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Dall'Italia e dal Mondo

Il “Fuori dal G7” per salvare l’agricoltura

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Siracusa – Stamane dalle 12:30, a Siracusa, nello spazio antistante la chiesa parrocchiale di Bosco Minniti, Gianni Fabbris ha presentato in conferenza stampa i contenuti della tre giorni “Fuori dal G7 con gli 8 miliardi di uomini e donne difendendo la Terra” che sarà realizzata da Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare tra il 26 ed il 28 settembre 2024, negli stessi giorni durante i quali si terranno gli incontri tra i ministri del G7 Agricoltura, che vedranno anche la partecipazione di molti ministri provenienti da Paesi dell’Africa e da altri Paesi in via di sviluppo.

Fabbris ha spiegato che nei locali e negli spazi della chiesa parrocchiale di periferia di Bosco Minniti, nel quadro della tre giorni si terrà il Forum Nazionale “Contro il WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), per un commercio giusto e per la nuova riforma della pesca, dell’agricoltura e per i diritti al cibo, al lavoro degno e alla Terra”.

Il forum riprende in pieno l’appello lanciatoda Via Campesina Internazionale per ricordare con un rinnovato impegno alla lotta contro globalizzazione nel mese di settembre il sacrificio di Lee Kyung Hae, un contadino coreano che durante il vertice dell’Organizzazione mondiale del Commercio di Cancun, il 10 settembre 2003 si uccise in pubblico con al collo un cartello: “L’Omc uccide gli agricoltori”.

“Nel frattempo a Siracusa in Ortigia si terrà l’incontro tra i ministri del G7 e dei principali paesi africani e del Sud America – ha ricordato Fabbris – l’incontro dei ministri è accompagnato da una vera e propria fiera mercato, dove le aziende sono state mobilitate, insieme alle organizzazioni agricole, tutto pagato dai soldi pubblici, una commistione tra scelte politiche pubbliche e un mercimonio finanziato da soldi pubblici che ci lascia perplessi”.

“Altra cosa sarà la nostra manifestazione – ha aggiunto Fabbris che si terrà qui nella parrocchia di Don Carlo D’Antoni. Porteremo in questi giorni la protesta degli agricoltori e dei pescatori contro la crisi e la richiesta di una profonda e nuova riforma agraria. Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare respinge il modello di agroalimentare che poggia sulla globalizzazione, che ha trasformato i nostri prodotti del Made in Italy in qualcosa di omologato nelle mani delle multinazionali italiane del cibo e che ha schiacciato i piccoli produttori artigianali”.

Il Forum – che sarà solo il primo di tre eventi della tre giorni – inizierà il 26 settembre nella chiesa di Bosco Minniti, dove sarà elaborata la bozza di documento finale, che poi sarà definita e resa pubblica sabato 28 settembre “in contemporanea con il documento che sarà elaborato dai ministri dell’agricoltura del G7 – ha sottolineato Fabbris. “Sabato 28 settembre nel pomeriggio verificheremo la bozza di documento iniziale e adotteremo il provvedimento finale – ha aggiunto.

Nel quadro del Forum prenderanno vita i seminari tematici, ben cinque, che toccheranno argomenti scottanti dell’agroalimentare:

1)     Agroecologia per sfamare il mondo e dare reddito alle imprese, promosso dal Coordinamento per l’agroecologia della Sicilia;

2)     Lavoro in agricoltura, promosso dal Sindacato siciliano braccianti e lavoratori forestali;

3)     Pesca, organizzato e gestito dai pescatori;

4)     Accordi internazionali di libero scambio e Piano Mattei per l’Africa

5)     Sessione conclusiva della Campagna dei 99 giorni per salvare l’agricoltura e la pesca a cura del Coapi

Al Forum sono stati invitati Vandana Shiva, agroecologa di rango internazionale e João Pedro Stedile, leader di Via Campesina internazionale. “A tema di questa tre giorni c’è anche un’ipotesi che si possa stabilire un’agenda stabile, per costruire l’unità del movimento – ha sottolineato Fabbris, per il quale il Forum “Non è una iniziativa contro il Governo, non saremo al G7, ma presenteremo le nostre proposte, non da oppositori, né da sostenitori dell’esecutivo in carica.

Già lunedì invieremo una missiva al ministro per l’agricoltura Francesco Lollobrigida, per chiedere un incontro dopo il G7 Agricoltura nel quale illustrare le nostre proposte e per chiedergli la sua visione di sovranità alimentare.”

Il secondo evento sarà invece “Te lo do io il Made in Italy”:“Un atto forte, un atto che darà voce alla rabbia degli agricoltori di questo Paese e che metterà la distanza tra quello che viene reclamizzato dai padroni dei marchi e dei brand e la realtà che vivono i piccoli e medi imprenditori agricoli e della pesca, per rendere ai media il vero racconto del nostro agroalimentare.  Su tale evento Fabbris mantiene ancora un certo riserbo.

Terzo evento finale sabato che concluderà la tre giorni una sana festa popolare a base di cibi del territorio: “Per noi il cibo è importante, è comunità e penso che concludere in tale modo sarà un modo per dire che la sovranità alimentare è innanzitutto il diritto dei popoli a poter scegliere il proprio cibo, cosa mangiare.”

Don Carlo D’Antoni, parroco della chiesa di Bosco Minniti è intervenuto in conferenza stampa e citando gli enunciati del Concilio Vaticano II, ha affermato “Per la Chiesa andare a scoprire che agricoltori e pescatori sono capaci di darci un punto di vista altro sull’economia, sull’ecosistema e sulla politica, è importante, perché è forse ancora più credibile proprio perché viene dal basso”.

“A mio parere – ha continuato il sacerdote – è provvidenziale che vi saranno questi incontri a Siracusa nella periferia, perché metteranno al centro la persona e non il profitto. Perché noi come Chiesa dobbiamo andare lì dove c’è la carne viva, le persone e immaginare con loro percorsi di liberazione. Come nel caso degli immigrati, il cui sfruttamento è progettato e programmato scientificamente. Oggi abbiamo bisogno invece di persone umili che si mettano in cammino, poiché se i potenti hanno il monopolio del pensiero, tuteleranno solo il profitto, così come anche tanti capi di stato Africani, che saranno ad Ortigia, che spesso sono complici delle multinazionali, che ottengono profitti nei loro territori senza dare vero reddito ai propri connazionali”.

“Avremo tra le altre persone che condurranno i tavoli di discussione anche un teologo – ha rivelato Don Carlo – perché la chiesa deve interessarsi anche delle persone in carne ed ossa e non solo delle loro anime”.

Tano Malannino, presidente di Altragricoltura ha concluso così la conferenza stampa: “Lancio oggi un appello a tutti gli agricoltori che quest’inverno si sono riversati nelle strade per manifestare il malessere dell’agricoltura e che sarà ignorato dal G7 Agricoltura, dove utilizzeranno il Piano Mattei per rendere ancora più schiavi i coltivatori africani: il mio appello è quello di aderire al Forum di Siracusa, per avviare un nuovo percorso unitario, che abbia come obiettivo di unirci nella lotta contro gli accordi di libero scambio e a favore di una profonda riforma dei settori dell’agricoltura e della pesca.

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Farmacie rurali in provincia di Palermo: 50 vite salvate grazie alla telemedicina

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Palermo – Vivere in una masseria, in un borgo montano o in una frazione o piccolo centro rurale, a decine di chilometri di distanza dal primo presidio sanitario aperto h24 e raggiungibile solo percorrendo strade dissestate o interrotte da frane o poco agibili per neve, e avvertire un malore: in quel momento l’unica possibilità di soccorso immediato è rappresentata dalla farmacia rurale, sempre presidiata e che, grazie ai fondi del “Pnrr” e alla sperimentazione del modello di “farmacia di comunità”, ha acquistato elettrocardiografo, holter cardiaco, holter pressorio e spirometro e ha attivato il servizio di telemedicina.

Un rapido esame, l’arrivo della diagnosi che avverte di un problema cardiaco e la chiamata al 112 o al 118: ecco che in questi casi la farmacia si trasforma eccezionalmente in un punto di soccorso d’urgenza, la farmacia salva la vita.In provincia di Palermo sono 65 le farmacie rurali e, fra queste, ben 15 hanno utilizzato i fondi del “Pnrr” per trasformarsi in “farmacie di comunità”. Da febbraio a oggi nelle 163 farmacie di città e provincia che hanno utilizzato le opportunità offerte dalla norma sulla “farmacia dei servizi”, 143 pazienti si sono rivolti al farmacista avvertendo dolore toracico, 59 un cardiopalmo e 18 dispnea.. Eseguiti gli accertamenti diagnostici e ottenuto il referto a distanza, in 3 casi è stato chiamato subito il 112 e in altri 46 casi il paziente è stato inviato al pronto soccorso, la maggior parte di questi episodi è avvenuta presso farmacie rurali. Ad altri pazienti è stata consigliata una consulenza cardiologica (22), una valutazione cardiologica non essendo nota l’aritmia (20), una visita cardiologica (12), un ecocardiogramma (48), un holter cardiaco (32), una prova da sforzo (1).In totale sono stati eseguiti 3.837 elettrocardiogrammi, 795 holter e 293 monitoraggi della pressione, con conseguenti 107 richieste di valutazione da parte del medico curante, 277 suggerimenti di visite del medico curante.

“Questa sperimentazione – commenta Roberto Tobia, segretario nazionale e presidente provinciale di Federfarma – dimostra quanto sia prezioso il ruolo delle farmacie rurali e quanto sia necessario proseguire in tutte le farmacie il modello della farmacia di comunità: nelle grandi città per facilitare l’accesso del paziente ai controlli e alla prevenzione evitando liste d’attesa e nelle aree interne per evidenziare in tempo utile al medico curante e ai soccorsi eventuali situazioni di emergenza. L’importanza di questo modello sta nella valorizzazione del rapporto tra il farmacista e il medico curante”.

Domani, 24 novembre, alle ore 10,30, presso la Biblioteca comunale di Polizzi Generosa, i farmacisti rurali della provincia di Palermo si riuniranno con il presidente provinciale del sindacato Sunifar, Salvatore Cassisi, per discutere le prossime strategie di potenziamento di queste fondamentali realtà.“La farmacia rurale deve affrontare maggiori disagi e ostacoli rispetto ad una farmacia urbana – spiega Cassisi – : ad esempio, le difficoltà logistiche che allungano i tempi e fanno lievitare i costi della distribuzione intermedia nella consegna dei farmaci, che talvolta diventa persino impossibile; gli aggravi di spesa per l’energia e le altre utenze; le incombenze amministrative al banco che gravano spesso su un unico soggetto di turno; e tante altre.

Noi – annuncia Cassisi – intendiamo attivare reti di servizi coinvolgendo la distribuzione intermedia per ottimizzare la consegna dei farmaci, creare gruppi di acquisto comune per ottenere migliori condizioni di mercato e ottenere la riduzione delle incombenze amministrative al banco”.

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Il Gusto dei libri al Taormina Food Expo 2024, 23 e 24 novembre

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Taormina – La presentazione dei romanzi di Salvo Toscano e Gerardo Rizzo e un talk dedicato al maestro Andrea Camilleri sono gli appuntamenti della rubrica Il gusto dei libri, che si terrà sabato 23 e domenica 24 novembre, nell’ambito del Taormina Food Expo 2024, presso il Palazzo dei Congressi della città ionica.

Sabato 23, alle ore 19, i due autori dialogheranno con la giornalista culturale Cristina Marra. Salvo Toscano presenterà “L’ultimo presagio”, la nuova indagine della serie “I Fratelli Corsaro”, da cui è tratta l’omonima fiction tv di grande successo trasmessa quest’anno su Canale 5, interpretata da Beppe Fiorello e Paolo Briguglia, con la regia di Francesco Micciché.Gerardo Rizzo, invece, presenterà il romanzo “Le pentole del diavolo”, in cui l’omicidio di un avvocato famoso, nella primavera messinese del 1889, fa tornare in scena e in libreria il delegato di pubblica sicurezza Edoardo Baldassa.

Domenica 24, alle ore 10,30, si terrà, infine, il talk “La cucina nei romanzi di Andrea Camilleri”.“Quest’anno – dichiara Costantino Di Nicolò, presidente nazionale di Cna Editori – abbiamo voluto arricchire il programma della manifestazione con un momento dedicato alla letteratura che spesso esprime attraverso la bellezza delle parole il gusto del cibo e della cucina. Lo abbiamo fatto con la presentazione di due libri prestigiosi e con l’organizzazione di un talk dedicato al maestro Andrea Camilleri, alla vigilia del centenario della sua nascita che si terrà nel 2025.

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Da ex-allieva a funzionaria delle istituzioni Europee. L’esperienza di Roberta Dirosa al servizio degli studenti nisseni

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Bruxelles – Si chiama Roberta Dirosa, è nissena e lavora da 14 anni per l’Unione Europea a Bruxelles. Dopo aver lavorato per il Parlamento Europeo, la Commissione Europea e il Servizio Europeo d’Azione Esterna, oggi ricopre il ruolo di Consigliera politica e amministratrice al Segretariato Generale del Consiglio dell’Unione Europea e oggi si occupa di questioni legate all’allargamento dell’UE in particolare si occupa di Ucraina e della Repubblica di MoldaviaLa dott.ssa Roberta Dirosa ha pianificato un incontro il 19 dicembre alle ore 9.00 nell’aula magna del Liceo Classico Coreutico Ruggero Settimo di Caltanissetta per incontrare le quarte e le quinte classi dell’istituto.

“L’Unione Europea – spiega Roberta Dirosa – ha organizzato una sessione informativa che mi permetterà di far visita al mio ex liceo per spiegare ai ragazzi l’Unione Europea partendo dalla mia esperienza personale da ex-allieva a funzionaria europea. Come funzionaria europea, condividere la mia conoscenza e rispondere alle domande che verranno poste aiuterà i partecipanti a comprendere il motivo della creazione dell’Unione, il ruolo e il funzionamento delle istituzioni europee, i metodi di lavoro così com lo sviluppo delle politiche e la loro implementazione nei paesi membri.Gli studenti potranno anche scoprire le opportunità che l’UE offre ai giovani, come tirocini presso le istituzioni europee o programmi educativi, culturali, sociali e di ricerca aperti a loro.

“Sarà un piacere – continua la dottoressa Dirosa – condividere la mia esperienza personale nell’ambito europeo e parlare del Progetto Europeo, delle istituzioni europee e delle questioni che influenzano la vita quotidiana dei cittadini del nostro territorio.Sono certa che questo potrebbe rappresentare un momento molto prezioso per gli studenti, permettendo ai partecipanti di discutere, tra l’altro, delle prospettive di mobilità transfrontaliera, dei programmi giovanili e delle opportunità di carriera nelle istituzioni europee” – conclude.

L’incontro cui prenderanno parte rappresentanti istituzionali locali e regionali sarà riservato agli studenti del liceo e alla stampa.Per info contattare il prof.Liborio Giunta vice preside del Liceo Ruggero Settimo.

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