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Il dott.Puzzo promosso primo dirigente di Polizia

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Felice Puzzo, Dirigente del Commissariato di Polizia di Gela, è stato promosso alla qualifica di Primo Dirigente. L’alto funzionario, laureato in scienze politiche, scienze giuridiche e scienze della pubblica amministrazione, ha frequentato il corso di specializzazione per i servizi della polizia stradale, il corso della scuola internazionale di alta formazione e quello per la prevenzione e il contrasto al crimine organizzato. Originario di Calascibetta (En), 55 anni, sposato e padre di una figlia, è stato Capo di Gabinetto alla Questura di Caltanissetta, Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Enna, ha diretto il Commissariato di Niscemi, l’Ufficio Immigrazione, l’U.P.G.S.P. e l’U.R.P. della Questura di Caltanissetta e, prima ancora, ricoperto gli incarichi di funzionario addetto al Commissariato di Gela e al Reparto Mobile di Catania. Il dr Puzzo, assunta la nuova qualifica, permarrà alla dirigenza del Commissariato di Gela dove è prevista la presenza di un Primo Dirigente.

Stamattina il Questore Pinuccia Albertina Agnello, assieme al Capo di Gabinetto Vice Questore Emanuele Giunta e a tutti i funzionari della Questura, si è complimentata con Puzzo per l’importante traguardo raggiunto e ha accolto il Vice Questore Aggiunto Giovanni Minardi, trasferito dalla Questura di Agrigento al Commissariato di Polizia di Gela nel quale svolgerà le funzioni di funzionario addetto. Il dr Minardi, ha maturato una lunga esperienza nel campo della polizia giudiziaria, prima nella sua qualifica di ispettore della Polizia di Stato in provincia di Caltanissetta e poi, da funzionario della Polizia di Stato, nel territorio agrigentino, guidando il Commissario di Licata e la Squadra Mobile.

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Attualità

“Insieme cerchiamo l’invisibile”

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Caltanissetta- Al via il nuovo programma radiofonico dedicato alla prevenzione oncologica e all’impegno sociale nelle nuove generazioni.

Martedì 29 aprile alle ore 16:00 andrà in onda la prima puntata di “Insieme cerchiamo l’invisibile”, il nuovo programma radiofonico trasmesso da Radio Opportunity, nato con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione oncologica e valorizzare il ruolo attivo dei giovani e del terzo settore nella promozione della salute.Il progetto è ideato da Fabio Ruvolo, presidente della Cooperativa Etnos, già noto per il suo impegno nel sociale e per iniziative inclusive di successo come Aut Cafè e N’Arancina Speciale.

Da questa visione nasce la collaborazione con la LILT di Caltanissetta, partner nella gestione e conduzione del programma.Protagonisti della trasmissione saranno i giovani della Consulta Giovanile LILT, portavoce di un messaggio di consapevolezza e responsabilità rivolto a tutta la comunità.Ospiti della puntata inaugurale:Ileana Papanno, rappresentante della Consulta Giovanile LILT;Oriana Mannella, testimonial e presidente dell’Associazione Traina Albaverde di volley;Aldo Amico, presidente della LILT Caltanissetta.

Il programma sarà arricchito dalla partecipazione attiva degli studenti degli istituti scolastici aderenti alla Consulta Giovanile e dal contributo della Consulta Femminile LILT, coordinata dalla dott.ssa Alessandra Di Bartolo.Alla regia, il direttore artistico di Radio Opportunity, Carlo Rizioli, bolognese doc, che accompagnerà l’ascolto con gradevoli intermezzi musicali pensati per rendere ogni puntata dinamica e coinvolgente.”Insieme cerchiamo l’invisibile” sarà disponibile in formato podcast su Radio Opportunity, trasmesso anche sulle frequenze di Radio Amore.

È possibile seguire la trasmissione in diretta o in replica tramite l’app di Radio Opportunity oppure dal sito ufficiale: www.radioopportunity.it, dove sarà disponibile la registrazione di ogni puntata. Nel corso delle puntate si alterneranno ospiti dal mondo scientifico, culturale, scolastico e istituzionale, tutti impegnati nella promozione di corretti stili di vita e nella diffusione dei principi della prevenzione oncologica, con particolare attenzione alla prevenzione secondaria e terziaria.

Dalla LILT l’ invito all’ascolto per scoprire, informarsi e partecipare: un’occasione per costruire insieme un percorso di salute, consapevolezza e impegno sociale, attraverso una comunicazione innovativa e vicina alle persone.

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Il 25 aprile a Gela

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Il Comune di Gela ha celebrato la Libertà, la Democrazia, il coraggio di donne e uomini che hanno lottato per consegnarci un’Italia libera dall’oppressione e dalla dittatura con un raduno di associazioni e rappresentanze istituzionali per la classica deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti .

Gela ha ricordato ed onorato la memoria di caduti della Resistenza e di tutti coloro che, con il sacrificio e l’impegno civile, hanno reso possibile la nascita della nostra Repubblica.

” L’Amministrazione Comunale – ha sottolineato il sindaco Di Stefano- ribadisce con forza il valore dell’antifascismo e della partecipazione democratica come fondamenti imprescindibili della nostra comunità.

Il 25 Aprile non sia solo una data da ricordare, ma un impegno da rinnovare ogni giorno, per costruire una città più giusta, libera e solidale”.

Peccato che questa testimonianza è stato ascoltato da uno sparuto numero di cittadini adulti! Messaggi di questo tipo dovrebbero essere destinati alle giovani generazioni.

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25 aprile, Festa della Liberazione

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Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma il 25 aprile è considerato una data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.

La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.
La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio, il giorno di Natale e la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. La guerra in Italia non finì il 25 aprile 1945, comunque: continuò ancora per qualche giorno, fino agli inizi di maggio.

Durante la seconda guerra mondiale furono molti i volontari, uomini e donne, che rischiarono tutto per sconfiggere il nazifascismo. Il secondo conflitto mondiale ha infatti due facce. La prima è quella rappresentata dalle schiere degli eserciti regolari, di cui sono noti i nomi dei generali e dei capi di stato, dei luoghi delle battaglie decisive. La seconda è invece la guerra clandestina dei popoli vinti, combattuta nell’ombra dalle formazioni partigiane. La Resistenza in Europa assume caratteristiche che variano da paese a paese, ma il fine è ovunque identico: la liberazione del territorio nazionale, da cui dipende l’avvenire di tutti

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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