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Cronaca

Il Comune contro una bambina disabile…e perde!

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Un altro contenzioso in cui il Comune soccombe. Intentato dall’Ente locale pur di non erogare un servizio previsto dalla legge e destinato ad una bambina disabile. Il Comune per la causa e l’elenco delle somme da pagare si allunga…

“Il Comune preferisce spendere somme per pagare consulenti più o meno utili alla città, spendere soldi per pagare avvocati per procedimenti che potrebbero essere evitati solo se ci fosse un po’ di buon senso da parte degli amministratori e degli assessori”. Lo afferma il rappresentante legale dell’ Associazione H, Paolo Capici.

“Una causa persa in partenza in quanto il Comune è obbligato a fornire la figura dell’Asacom ad una bambina che ne ha veramente bisogno – continua Capici – un bisogno stabilito dalla legge e non certo dai familiari . Un contenzioso che poteva benissimo essere evitato posto che alla luce della sentenza emessa dal tribunale di Gela la bambina viene doppiamente discriminata. Continuando di questo passo il Comune continuerà a sborsare somme per le necessità dei disabili potendo, col buon senso, evitare questa ed anche altre spese come il trasporto gratuito o le barriere esistenti. Ancora per una causa presso la Corte d’appello di Caltanissetta e non so quale esorbitante cifra dovrà pagare il Comune se la Corte di appello dara’ ragione al sottoscritto in merito alle grandissime barriere che ci sono ma che anche certa magistratura fa finta che nulla fosse poiché archivia con estrema facilità. Speriamo che la nuova classe politica abbia la maturità e il buon senso di evitare le liti e rendersi partecipe sentendo gli operatori del settore che certamente vivono e ne sanno più degli altri anche sotto il profilo legislativo”.

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Cronaca

Truffe agli anziani: un altro episodio ad Enna

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Enna – L’attività dei Carabinieri del Comando Provinciale di Enna mirato al contrasto al fenomeno delle truffe agli anziani mediante il metodo dell’inesistente incidente stradale e del falso maresciallo. 

Il Reparto Operativo di Enna, coordinato dalla Procura della Repubblica di Enna, ha provveduto in questi giorni alla restituzione ad una donna dell’ennese della refurtiva provento di una truffa commessa nello scorso mese di agosto. Alla donna sono stati riconsegnati alcuni monili sottratti con l’inganno, allorquando alcuni soggetti, provenienti dal napoletano, erano riusciti a carpire la buona fede della donna con l’escamotage di un presunto incidente stradale provocato dal figlio della vittima con conseguenti lesioni nei confronti di una terza persona. 

L’anziana veniva raggiunta telefonicamente dapprima da uno dei malfattori il quale, qualificatosi come “maresciallo dei Carabinieri”, le proponeva al fine di porre in libertà il figlio nel frattempo arrestato per aver provocato l’incidente, di preparare una somma di alcune migliaia di euro per rimetterlo in libertà, soluzione successivamente confermata da altri complici.

Le indagini carabinieri del Reparto Operativo nelle ore successive alla truffa attraverso l’analisi numerosi sistemi di videosorveglianza – permettevano l’individuazione di due soggetti napoletani che dopo aver attraversato lo stretto Messina erano in transito lungo l’autostrada Reggio Calabria – Salerno.

I militari ennesi allertavano la Polstrada competente per territorio che fermavano l’autovettura precedentemente segnalata sulla quale i due viaggiavano. Dalla successiva perquisizione, era possibile rinvenire il bottino provento della truffa e una consistente somma di denaro per la quale gli stessi non erano in grado di giustificarne la provenienza; sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Enna dovendo rispondere tra l’altro del reato di truffa aggravata. 

Dagli esiti favorevoli di quanto narrato, si sottolinea l’importanza di segnalare immediatamente analoghi casi, seppur tentanti, al fine di porre nelle condizioni gli operatori di polizia di avviare celermente le ricerche degli autori, il tutto contattando il numero unico d’emergenza 112 per segnalare l’accaduto.

Si evidenzia che il procedimento penale pende in fase di indagini e che l’indagato non può definirsi colpevole fino a sentenza o decreto penale di condanna irrevocabili.

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Cronaca

Cumulo di condanne, nisseno in carcere

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Un nisseno di 59 anni, è stato arrestato dalla Squadra Mobile di Caltanissetta in esecuzione al provvedimento emesso dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso il locale Tribunale.

L’uomo deve scontare un cumulo di pene a 7 anni e 10 mesi di reclusione, poiché condannato definitivamente dalla stessa Autorità Giudiziaria, con sentenze divenute definitive, per i reati di ricettazione, detenzione di arma da fuoco, violazione degli obblighi e maltrattamenti nei confronti di familiari. L’arrestato, che aveva già espiato parte della pena in custodia cautelare in carcere, era stato trovato in possesso di una pistola con matricola abrasa con relativo munizionamento, con la quale aveva minacciato i familiari conviventi; per questi fatti era stato sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alle vittime, che lo avevano denunciato per maltrattamenti e minacce. Il Tribunale di Caltanissetta con la sentenza di condanna ha applicato anche le sanzioni accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici e la sospensione dell’esercizio della potestà genitoriale durante l’esecuzione della pena. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato condotto in carcere.

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Cronaca

Donna muore a 41 anni fulminata da un infarto

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Il nuovo anno si apre con una triste notizia.Una donna di 41 anni, Angela Cinzia Cuvato, madre di 4 figli, è venuta a mancare nella notte per un infarto che non le ha dato scampo.

La donna si è sentita improvvisamente male mentre era in casa e i familiari l’hanno trasportata al pronto soccorso. Ma quando è arrivata ormai la situazione sanitaria della donna era gravemente compromessa ed inutili sono stati i tentativi dei sanitari di salvarla.

Una giovane vita spezzata anzitempo e una tragedia immane per i familiari e gli amici. I funerali si svolgeranno domani alle 15.30 alla Chiesa dei Cappuccini.

Al marito Luigi Marotta, ai figli, al fratello il consigliere PD Antonio Cuvato e ai familiari tutti le condoglianze de “Il Gazzettino di Gela”

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