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Cronaca

Il comitato SOS Vittorio Emanuele III contro la matrigna Asp 2 e la politica

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Il comitato SOS ospedale Vittorio Emanuele annuncia azioni eclatanti per difendere il diritto dei gelesi ad una sanità equa. Dura la posizione assunta a seguito della vicenda della neurologia, nella nota a firma del portavoce Filippo Franzone che  di seguito riportiamo per intero : “Poi”, è una parola che tutti sentivamo dire ai genitori quando da bambini chiedevamo qualcosa. Poi è ciò che la “matrigna” ASP CL 2 è abituata a rispondere a fronte delle basilari esigenze dei gelesi.
Stavolta, dopo un lungo elenco di inefficienze create ad arte presso il Vittorio Emanuele III di Gela, è il turno della Neuropsichiatria: un’unità operativa complessa fantasma (frutto della fusione fra Neurologia e Psichiatria) la cui apertura è stata solo annunciata e mai inaugurata. Non solo, a causa della partenza del Dott. Nibali, ufficialmente trasferitosi presso la struttura ospedaliera di Siracusa, uno dei due reparti destinato a fondersi, vale a dire quello di Neurologia, era già destinato alla chiusura, senonché nella serata di ieri è arrivata la notizia che continuerà a funzionare con due medici. Ma i cittadini devono sapere che una Uoc (Unità operativa complessa) “deve” avere minimo un primario e quattro medici, nelle strutture ospedaliere della Repubblica Italiana, mentre a quanto pare in Sicilia, anzi a Gela, ne possono bastare due di medici. Qualcuno dirà meglio di niente, ma quel che noi diciamo è che – indubbiamente – e lo vedremo nei giorni a seguire – la pezza è peggio del buco!.
Per Gela il Decreto assessoriale 11 gennaio 2019, ultimo riordino tuttora in vigore, ha previsto una Unità operativa complessa di Neurologia con 8 posti letto ed una Unità operativa semplice di Psichiatria con 15 posti letto. Quindi, 1 Uoc + 1 Uos per un totale di 23 posti letto. A luglio “l’invenzione dell’Asp nissena: Neuropsichiatria. Una sola Uoc con soli 12 posti letto. Qualcuno in città la prese come una ottima notizia, ma se la matematica non è un’opinione… E poi, la Neuropsichiatria in Sicilia non esiste, non esiste nemmeno un codice della disciplina, esiste solo la Neuropsichiatria infantile, codice disciplina 33.
Quindi, niente Neurologia, niente Psichiatria, niente Neuropsichiatria, ma solo due medici… tuttofare. Con la politica gelese appiattita sul nulla. Si discute sugli inviti all’Hub vaccinale durante la visita dell’Assessore alla Salute, Ruggero Razza, ma nessun politico si è chiesto il perché l’Assessore neanche si avvicina all’ospedale gelese, ma tanti gelesi si chiedono perché nessun politico lo ha messo in difficoltà per le deficienze che l’ospedale gelese deve sopportare. A questo va aggiunto il silenzio del Sindaco, che assiste inerme alla depredazione dell’ospedale gelese.
Il futuro dell’ospedale Gelese? Sospettiamo che la Regione e l’Asp l’abbiano già scritto. Ma ci saranno amare sorprese per loro, hanno fatto i conti senza l’oste, hanno fatto i conti conoscendo bene la politica gelese, ma dimostrando di non conoscere assolutamente i cittadini gelesi.
Ieri sera si è svolta l’assemblea del Comitato “SOS Vittorio Emanuele III” di Gela, si è discusso sulle carenze dell’ospedale e si è deciso di rafforzare l’azione iniziando a programmare una serie di iniziative che la pandemia non ha permesso e strutturarsi in un’articolazione organizzativa che rimarrà snella, aperta ed un solo portavoce a rotazione. Votato all’unanimità dei presenti ad iniziare come portavoce del Comitato, Filippo Franzone ha accettato il mandato dell’assemblea.

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Cronaca

Arrestato nel milanese il latitante del clan Cammarata

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Paderno Dugnano – Un altro duro colpo alla malavita nissena. La notte scorsa e’ stato arrestato a Paderno Dugnano nel milanese, Giuseppe Montedoro. L’uomo era ricercato nell’ambito dell’operazione che ha colpito il gruppo di Riesi del clan Cammarata, di cui si è data notizia ieri.

E’ stato trovato dai carabinieri all’interno di un residence. Le indagini, condotte dai militari del reparto Operativo di Caltanissetta insieme alle stazioni di Riesi e Butera sotto la direzione della Procura distrettuale nissena, erano state avviate nel 2018 dopo la denuncia di un imprenditore, cui era stato imposto il pagamento di 30.000 euro da corrispondere al clan. Durante la consegna della prima tranche di 3mila euro, i carabinieri arrestarono Salvatore Cammarata.

Le investigazioni che ne erano seguite, hanno permesso di accertare la responsabilità di altri appartenenti allo stesso gruppo criminale. Nei giorni scorsi i militari del Comando provinciale di Caltanissetta avevano già eseguito un ordine di carcerazione, emesso dalla Procura generale presso la Corte di Appello di Caltanissetta, a carico di tre persone condannate per estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso.

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Cronaca

Pioggia desiderata e mezza città allagata

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Poco più di un’ora di pioggia. Sorella pioggia per tanti che hanno esultato. La pioggia tanto attesa e desiderata ci ricorda però le criticità mai risolte in città con la via Venezia che puntualmente si allaga. Zone critiche sono quelle nei pressi del mobilificio Varchi, del SuperConveniente dove ieri hanno operato i vigili del fuoco e di Cantina sociale. La pioggia ha creato allagamenti.

Il cavo di via Paci, nonostante le tante segnalazioni fatte dai cittadini nei mesi scorsi, non è stato pulito ed ora l’acqua non defluisce. Intasati tanti tombini.Dopo un’ora di pioggia mezza città in tilt.Un copione che si ripete.

Il video ritrae un tratto del Lungomare di fronte ad un bar molto frequentato .

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Cronaca

Auto in fiamme sulla Gela- Vittoria

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Auto in fiamme sulla strada che da Gela porta a Vittoria poco distante dalla rotonda di ingresso a Gela.

L’episodio è avvenuto intorno alle 17.00.

Lungo la strada si è creato tanto fumo e un ingorgo di auto. Nelle vicinanze dell’auto in fiamme c’era un capannello di gente che fotografava e filmava l’episodio. Non sembra ci siano feriti. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco.

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