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Il comitato SOS ospedale Vittorio Emanuele:”è arrivato il tempo di reagire”

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“Siamo contenti che il Sindaco di Gela, Lucio Greco, abbia subito accolto la nostra richiesta di fare una riunione, in merito alla
bozza di DDL che prevede nuove Aziende Ospedaliere, alla presenza della deputazione nazionale e regionale, unitamente al Presidente del Consiglio Comunale, e ovviamente, i rappresentanti del Comitato S.O.S. ospedale VITTORIO EMANUELE III”: lo scrivono in un comunicato i portavoce del comitato Filippo Franzone e Luciana Carfì.

Che affermano: “Lo studio di rimodulazione ospedaliera a cui sta lavorando l’Assessorato Regionale della Salute è deleterio per Gela e i suoi cittadini, in quanto prevede la ricostituzione delle Aziende Ospedaliere soppresse nel 2009, una per Provincia.La conseguenza quindi, che gli ospedali di Siracusa, Ragusa, Enna, Caltanissetta, Agrigento e Trapani, secondo la bozza, torneranno ad essere Aziende Ospedaliere, mentre quelle di Gela, Sciacca e Caltagirone, che fino al 2009 erano anch’esse Aziende Ospedaliere, saranno accorpate agli ospedali dei rispettivi capoluoghi.A poco servono le dichiarazioni dell’Assessore Volo, che ha dichiarato che si tratta di una “mera ipotesi di studio che necessitadi un lavoro di approfondimento per essere trasformato in qualcosa di strutturato”.
“Ovviamente queste timide rassicurazioni non bastano: c’è una base, un punto di partenza che è intollerabile per la comunità
gelese, già fortemente provata dalla malagestione ASP. L’ospedale di Gela deve tornare ad essere Azienda Ospedaliera, non per rispondere ad un capriccio, ma per rispondere ad una reale necessità. Gela è una zona ad alto rischio di crisi ambientale e registra da decenni un alto alto tasso di natalità dibambini malformati, di diagnosi di patologie tumorali su soggetti di qualsiasi età, nonché il riscontro di diverse malattie del sangue e di malattie strettamente collegate all’industrializzazione (come certificato dall’OMS).Gela è una città di 75.000 abitanti, al centro di un vasto comprensorio che va oltre gli antiquati confini provinciali ed agglomera oltre 400.000 abitanti a soli 35 km di raggio in linea d’aria. A tutto questo va aggiunta una gestione ASP che dal 2009 non ha fatto altro che depotenziare il sito gelese ed incrementare
la migrazione sanitaria, fino al punto di spostare, durante la pandemia Covid, per carenza di personale medico, sette pazienti
di Terapia Intensiva, intubati e trasportati a Caltanissetta, con il tragico epilogo del decesso di tutti e sette i pazienti” .

Per il Comitato è arrivata l’ora di reagire tutti insieme.

“Da questo incontro ci aspettiamo che tutti mettano da parte appartenenze e colorazioni politiche, per far sì che si decide il percorso da seguire, insieme, senza dannose divisioni. Maggioranza ed opposizione, Sindaco e consiglieri, scuole,
commercianti, artigiani, operai, aziende, sindacati, chiese, comitati di quartiere, associazioni e comitati, circoli politici e no,
ordini professionali, ecc. Insomma, tutti siamo chiamati a prendere le difese del nostro ospedale, una volta per tutte e ad
oltranza, fino al raggiungimento dell’obiettivo”- concludono.

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Al via oggi il nuovo servizio di trasporto

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Oggi inizia il il nuovo servizio di trasporto pubblico locale a Gela. All’Ast subentra la Sais che lo gestirà per 2 anni. “Con impegno, e nonostante la totale emergenza- dice l’assessore ai trasporti Simone Morgana – siamo riusciti a garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale. Cominceremo lentamente, garantendo le corse esistenti, non tutto sarà immediato, ma nei prossimi mesi , gradualmente, arriveranno ulteriori mezzi, anche piu piccoli e dinamici, verranno aumentate le corse e le linee, saranno rinnovate le fermate e sarà digitalizzata tutta la comunicazione”.

Per i primi trenta giorni sarà possibile utilizzare i tesserini di abbonamento validi con il precedente servizio.

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Commissariato di Gela, cambio alla guida

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Cambio alla guida del Commissariato di Gela. Il Primo Dirigente della Polizia di Stato, Felice Puzzo, è stato trasferito al Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, quale Dirigente. Al suo posto arriva il Vice Questore della Polizia, Emanuele Giunta (nella foto sotto) che lascia l’incarico di Capo di Gabinetto del Questore.

E’ quanto disposto dal Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani. In attesa di una nuova nomina, le funzioni di Capo di Gabinetto del Questore saranno svolte dal Commissario della Polizia di Stato Salvatore Falzone (nella foto sotto)


Il Questore Pinuccia Albertina Agnello ai due Dirigenti della Polizia di Stato ha augurato un buon lavoro per i nuovi impegni che devono affrontare nelle nuove sedi, ringraziandoli per quanto fatto in questi anni al servizio del cittadino e della comunità, con alto senso del dovere ed encomiabili livelli professionali.

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La Passio Christi a Butera il 12 aprile

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Butera – Butera si prepara alla Passio Christi: il 12 aprile Piazza Castello diventa palcoscenico di fede e memoriaIl prossimo 12 aprile, l’antica Piazza Castello di Butera tornerà a farsi luogo sacro e scenico, accogliendo la straordinaria rappresentazione della Passio Christi.

Un evento che non è solo teatro, ma preghiera viva, memoria collettiva, dolore condiviso.Ogni anno, le pietre del centro storico si caricano di un silenzio denso e solenne. Le luci si abbassano, i volti si fanno intensi: comincia un racconto che attraversa i secoli e tocca il cuore. A Butera, la Passione di Cristo non si guarda: si vive, si respira tra le vie, si sente vibrare nelle voci, nei gesti, nelle lacrime.Tutto nasce da una volontà profonda: ridare vita all’antico “Martuoriu”, la sacra rievocazione che un tempo segnava la Settimana Santa.

Grazie all’associazione “Volta la Carta”, al patrocinio del Comune di Butera e alla regia poetica e intensa di Orazio Taibbi, quella tradizione è tornata ad emozionare, trasformandosi in un rito moderno capace di unire la comunità attorno al mistero della croce.Ogni scena è curata nei minimi dettagli: il Castello Arabo-Normanno si fa Gerusalemme, gli attori – tutti cittadini del luogo – diventano testimoni e strumenti di una narrazione che commuove e interroga. Le musiche si intrecciano con le parole, e tra le note risuonano i canti dei Lamentatori, struggenti preghiere in dialetto, tramandate con amore da generazioni.

La Passio Christi è molto più di uno spettacolo. È uno specchio dell’anima, una chiamata al silenzio interiore, un invito a guardare dentro il dolore di Cristo per riscoprire la forza della speranza.Il 12 aprile, a Butera, non si assiste a una rappresentazione. Si entra, in punta di piedi, in un mistero che ancora oggi parla all’uomo. E il cuore, inevitabilmente, si lascia toccare.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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