Il vicesindaco Terenziano Di Stefano ripropone l’ordinanza sindacale che vieta la panificazione nelle giornate domenicali. Peccato che la stessa ordinanza come spiegato più volte dal coordinatore Ascia di CNA, è illegittima.
L’oordinanza sindacale n. 739 del 30 Settembre 2020 emanata dall’amministrazione Gelese commette l’ errore nel punto in cui obbliga tutti i panificatori a non panificare nella sola giornata domenicale. Ebbene come sempre, a detta del coordinatore Ascia di CNA, confrontatosi lo stesso con i vertici della stessa sigla i quali hanno diretto contatto con la questione e con l’assessorato Regionale, spiega che cosi come applicata l’ordinanza sindacale non garantirebbe al consumatore il prodotto fresco tutti i giorni.
Inoltre creerebbe una concorrenza sleale in favore della grande distribuzione, che contrariamente ai panificatori Gelesi ha la facoltà di sfornare pane caldo in qualsiasi ora e in qualsiasi giorno compresa la domenica. Non solo la grande distribuzione, ma tutte le attività che intendano commercializzare il pane congelato possono sfornarlo liberamente sempre.
Le maggiori sigle a livello Regionale CNA, Casartigiani, Confartigianato e altre, con un’interrogazione all’assessore Turano, facevano pervenire una nota chiarificatrice a riguardo, dove vengono chiarite definitivamente le modalità interpretative del decreto assessoriale.
Ebbene dalla nota viene chiarificato fra gli altri l’art.2 comma 2 che recita: Il Sindaco del Comune territorialmente competente, ove ricade l’esercizio commerciale, può con provvedimento motivato, sentite le principali associazioni di categoria, sostituire le giornate indicate al comma 1 predisponendo un apposito calendario che regolamenti la turnazione delle attività.
Dunque secondo il comma 2, il Sindaco di Gela può solo predisporre un calendario che regolamenta la turnazione in sostituzione delle giornate indicate nel comma 1, che fa riferimento alla prima e terza domenica di ogni mese. Ma non può assolutamente predisporre la giornata di chiusura per l’intera categoria, in quando mette tutta la categoria a rischio di concorrenza sleale da parte della grande distribuzione nella giornata domenicale, ma soprattutto non lascia libera scelta al consumatore di scegliere un prodotto fresco da quello congelato distribuito appunto dalla grande distribuzione nel giorno di chiusura collettivo.
Premesso quando sopra, il coordinatore Ascia della CNA continua, spiegando come procedere secondo sempre le direttive chiarificatrici Regionali. Annullando quando scritto sull’ordinanza sindacale n.739 del Comune di Gela, i panificatori di Gela hanno l’obbligo di comunicare presso la propria sigla sindacale la giornata scelta per il riposo settimanale, non scegliendo obbligatoriamente la domenica. La sigla di appartenenza a sua volta invierà la comunicazione del giorno del riposo dei propri associati al Sindaco di Gela, dove quest’ultimo in base ai giorni scelti da tutti i panificatori associati alle sigle, produrrà il calendario per il riposo settimanale, curandosi di inviare all’assessorato regionale il calendario con le turnazioni stabilite nella città di Gela.
Se il panificatore o i panificatori non invieranno la comunicazione della scelta del giorno di riposo settimanale, avrà valore il comma 1 dell’art. 2 cioè chiusura obbligatoria per la prima e terza domenica di ogni mese, gli altri due giorni delle settimane rimanenti saranno scelte dal Sindaco in base alla turnazione scelta dai panificatori che hanno comunicato il riposo, facendo attenzione a garantire il pane fresco in tutte le giornate della settimana.
Dunque come spiegato dal coordinatore, così facendo si otterrebbero entrambi i risultati, riposo settimanale per dipendenti e titolari ed inoltre i panificatori non sarebbero esposti ad una concorrenza sleale da parte della grande distribuzione, guai se cosi non fosse. Infine il consumatore avrà sempre, tutti i giorni, la scelta di acquistare un prodotto fresco da quello congelato.
Il coordinatore infine tiene a ribadire che quando spiegato, è perfettamente a conoscenza sia delle sigle sindacali, che del vice sindaco Terenziano Di Stefano, il quale con quest’ultimo si ha avuto modo in diverse occasioni di esporre quando detto, ma si nota che i risultati sono stati scarsi, visto e considerato il riproporsi dell’argomento della vietata panificazione senza nessuna modifica da parte dell’amministrazione.
Un’ordinanza sindacale applicata in questa maniera, non può che arrecare solo danno a tutta la categoria panaria di Gela, con un rischio concreto di essere impugnata anche in sedi giuridiche. Domani Mercoledì 10 Novembre 2021 è programmata una riunione proprio con il vicesindaco Di Stefano, in presenza delle sigle datoriali ed organi di controllo, per ribadire quando sopra, nella speranza che venga recepito quando inviato nella nota chiarificatrice dell’assessorato Regionale.
Impossibile riuscire a descrivere quanto ha raccontato ieri sera al Museo civico di Niscemi Franca Schininà. Fra quei muri qualcuna delle sue foto: echeggiavano le bombe della guerra della Palestina di tanti anni fa , ancora troppo attuali. Gli spari sui bambini di ogni angolo della terra. Il freddo delle capanne delle terre di conquista di mondi lontani sembrava scendere come una coltre su un uditorio rapito dalle parole vive.
E il battito di cuori impazziti che non trovano corrispondenza nelle menti malate dei manicomi, dove Franca avrebbe voluto salvare qualche essere umano e quasi si è colpevolizzata per non averlo potuto fare. Un percorso fotografico che ha toccato il mondo intero. Niente lustrini o scenografie patinate ma solo volti affranti dal dolore dell’anima. La storia dell’essere umano che trasuda in sguardi persi, in corpi raggomitolati in abitazioni povere.
“Il mondo nelle mie immagini…non chiedo attraverso le mie immagini compassione; solo responsabilitàperché non spariscano dalla memoria ma restino per porre degli interrogativi – scrive nel libro “Senza confini’, che ha presentato sollecitata dalle domande del critico d’arte, Salvatore Parlagreco.
“Realizzate i vostri sogni – ha detto ai giovani- anche quelli più difficili. Io ho visto guerre, esplosioni e sono o ancora qui”. Una carica inesauribile ad 82 anni. Ha avuto tutto: carriera, famiglia, esperienze. Ha toccato con mano le invasioni dei popoli e le notizie del telegiornali riferite all’incontrario. Cuba, Yemen, Stati Uniti, Brasile sono solo alcuni dei paesi fotografati.
La conversazione dopo i saluti del Presidente del Consiglio comunale Angelo Chessari, dell’assessore alla cultura Marianna Avila, del direttore del Museo Civico Enzo Liardo. Gli interventi sono stati a cura di Lucia Di Paola Guzzardi past President dell’intervento Wheel. La presentazione a cura di Salvatore Parlagreco in qualità di critico d’arte.
Franca Schininà e’ nata a Caserta, vive e lavora a Ragusa. La sua passione per la fotografia nasce nel 1980. E’ stata allieva del fotografo siciliano Peppino Leone, che l’ha indirizza al bianco e nero intuendo la capacità di sintesi fotografica.
“Franca Schininà si e’ accostata alla fotografia come un pittore in erba a tele e pennelli – si legge nel grande volume- animata dall’esigenza vitale di ritrovarsi ed esprimere sé stessa nella creazione di un’immagine. La sua ricerca percorre a tappe forzate la strada verso l’auto-consapevolezza, la raggiunge e spinge il traguardo più in avanti, in direzione dell’universale comune senso dell’uomo. La definizione di Giuliana Traverso, per cui “le donne fotografano puntando l’obiettivo contro sé stesse”, la guida e le indica il cammino. I segni di questa ri-voluzione interiore rappresentano il senso profondo di alcuni tra i suoi più commoventi lavori. Nel 1983 realizza il reportage sugli ospedali psichiatrici “Emarginazione e solitudine”, al quale appartengono le immagini selezionate, nel 1999, per la Mostra sulla Storia del Manicomio di Palermo “000 Mondo della follia e oltre”, tenutasi in seno all’omonimo Convegno, presso la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo. Nel 1993 pubblica “Fin qui sei giunto…”, immagini di un viaggio-ricerca effettuato nel Tibet nel 1991.Dalle Lofoten alla Sicilia, dalla Patagonia all’Africa, dal Perù allo Yemen, dalla Cina al Portogallo, al Marocco nasce, nel 1996, il lavoro autobiografico “Un silenzio attorno a una voce”.Il tratto comune a molte delle sue fotografie – l’attenzione istintiva all’uomo ed ai contesti, dualisticamente composti nella classicità del suo fotografare in B/N – la rende protagonista a più riprese di importanti iniziative sul tema dei DIRITTI UMANI: l’Istituzione Salvatore Fiume di Comiso (RG) espone da Marzo a Giugno del 2000 circa 110 sue immagini, nell’ambito di quattro seminari sui diritti umani.Nel 2001, l’Istituto Buddista Italiano SOKA GAKKAI la sceglie per la Mostra itinerante sui “DIRITTI UMANI VIOLATI”, inaugurata a Matera dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.Nel 2002, una selezione di 13 sue fotografie, aventi ad oggetto la condizione dei minori in diversi paesi del mondo, viene utilizzata per la realizzazione del calendario Unicef dedicato al “Progetto ZAMBIA, assistenza ai bambini orfani dell’Aids”.Nel Novembre 2003, partecipa al 4° World Summit of Nobel Peace Laureates: ”Roma, Città dei Diritti Umani”, svolto ai Mercati di Traiano, presentato dal Summit mondiale dei Premi Nobel per la Pace, dal Comune di Roma, dalla Fondazione Gorbaciov e dall’Istituto italiano Soka Gakkai.
Nel 2004 presenta, assieme alla mostra, in svariate città e sedi universitarie, la pubblicazione “SETE D’AFRICA”, seguita da una seconda edizione nel Febbraio 2005, con i cui proventi della vendita realizza svariati progetti in Africa.Nell’Ottobre 2006, svolge, per conto dello I.O.M. (International Organization Migration) e con la collaborazione della Fondazione PARADA (creata nel 1995 dal clown Miloud), il lavoro “I Ragazzi di Bucarest”, relativo ai bambini e ragazzi di strada in Moldova e in Romania.Il 27 Gennaio 2007, per la Giornata della memoria, presenta a Scicli, Pal. Spadaro, “Conoscenza – Coscienza – Clemenza”, realizzato ad Auschwitz e Birkenau.Nell’Aprile 2007, un interessante lavoro su “Pasqua in Guatemala” (Antigua, S. Pedro Salcatepequez, Playa Grande ecc.) e “On the road”, reportage sulle condizioni di vita del Guatemala, Nicaragua e Costa Rica.Nell’Agosto 2008, si reca in Brasile per ultimare il lavoro sui bambini e ragazzi di strada. In cantiere “FIHAVANANA”, pubblicazione sul Madagascar e sulla Missione, a Marovoay, della quale si occupa, con grandi risultati, l’Associazione Progetto Missione Madagascar Onlus, di cui fa parte a tempo pieno.Febbraio 2009: Palestina: Pellegrinaggio di Pace e Giustizia, un lavoro che verrà richiesto e presentato, dai Comitati palestinesi, in parecchie città d’Italia. Nel Luglio 2014, al Castello di Donnafugata, un’antologica: Camminando per il mondo…La sua ricerca continua sui ragazzi di strada in Brasile, meninos de rua, e in Sud Africa.
Ecco la ragazza col ciuccio che cerca ancora la sua mamma.
E ancora, l’inospitale, ma straordinaria Dancalia (tra Eritrea ed Etiopia), il mitico Giappone e ultimamente il Vietnam, che la conquista per la gentilezza, la dignità e l’affettuosa ospitalità della sua gente…Il percorso di una vita, la ricerca di una verità,per il conseguimento di una speranza”.
L’iniziativa è stata resta possibile grazie all’Inner Wheel di Ragusa Centro e Niscemi, della Fidapa, del Soroptimist e UniTre, dell’associazione Progetto Madagascar Odv. La mostra resterà aperta dal 28 aprile al 30 maggio
Riportato il danno alla condotta San Leo che serve le zone di San Giacomo, Caposoprano e quartieri balneari, la società di gestione della erogazione idrica Caltaqua, ha comunicato la ripresa della fornitura idrica da parte di Siciliacque.
Ecco il calendario aggiornato:
28.04.2025 Macchitella dal pomeriggio
29.04.2025 Caposoprano basso, San Giacomo alto, Fondo Iozza e Marchitello
30.04.2025 Caposoprano alto, San Giacomo basso e Scavone.
A seguite la consueta turnazione a giorni alterni.
Il Rotary di Gela presieduto da Ugo Granvillano ha organizzato per martedì 29 Aprile 2025, alle ore 19.30 al Palazzo Mattina: i rotariani incontreranno la squadra vincitrice Regione Sicilia tutta gelese che ha conquistato il primo posto alle Olimpiadi di Primo Soccorso della Croce Rossa Italiana e che apre il varco alle prossime gare nazionali.
Saranno presenti durante la serata l’Aministrazione Comunale di Gela con il Sindaco Terenziano di Stefano, Giuseppe Di Cristina Assessore alle Politiche Giovanili ed all’Istruzione, Anita Lo Piano Presidinte della Croce Rosssa Italiana Comitato di Gela, la Prof.ssa Serafina Ciotta Dirigente del Liceo Scientifico di Gela “E.Vittorini”, la referente del progetto prof.ssa Maria Scebba e la presenza di tutta la squadra delle studentesse del Liceo Scientifico “Elio Vittorini” di Gela, che hanno conquistato il primo posto alla III Edizione delle Olimpiadi Regionali di Primo Soccorso per Studenti, che si sono svolte a Ortigia, Siracusa!
Il team, guidato da Cristina Corallo e composto da Aurora Carfí, Sofia Granvillano, Eleonora D’Arma, Delia Maria Dominante ed Elisa Giudice, la squadra ha brillato nelle prove pratiche e ha vinto anche la competizione social con un video che verrà pubblicato sulla pagina Social Giovani Crisicilia. Ora, si preparano a rappresentare la Sicilia alle Olimpiadi Nazionali! Avremo modo di conoscerle meglio e assaporare assieme a loro le emozioni che hanno provato nonchè l’orgoglio tutto gelese che si apprestano a rappresentare nella competizione nazionale.