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Il centrodestra: “Greco non ha la stoffa per fare il sindaco”

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Tutti i Segretari del centrodestra, dopo una riunione in casa di Forza Italia, in una conferenza stampa, hanno reso nota la loro preoccupazione per il disagio che vive la città a seguito delle situazioni che si sono create sotto il profilo economico ed amministrativo.

Alla conferenza stampa erano presenti pure i renziani e i centristi.

Totò Scuvera è partito dal ritiro delle dimissioni del Sindaco di cui non si conosce il motivo. “Greco ha fatto solo un monologo attaccando tutto e tutti. Oggi non si sa come vuole salvare la città. FdI chiede a Greco come vuole andare avanti”- ha detto.

Riguardo alla situazione politica Greco non ha maggioranza per governare ed è in grave difficoltà e però attacca tutti i partiti che lo avevano sostenuto senza fare autocritica. Della gestione finanziaria Greco non ha detto nulla finora. Dov’è l’operazione verità? Gela di fatto è commissariata perché non si può spendere un euro. Il centrodestra chiede la verità sul futuro della Ghelas, su edilizia scolastica, sanità, il progetto Macchitella Lab.

Enzo Pepe di FI ha sottolineato che “gli azzurri non hanno tradito Greco ma sono andati via dopo tanti richiami per tenere unita la coalizione e i consiglieri con cui non ha saputo fare squadra. Greco non ha la stoffa per fare il sindaco. È un autista di un bus che non sa guidare. Il vero traditore è lui”. Pepe è soddisfatto del centrodestra unito che vuole lavorare per risolvere i problemi della città. Ha proposto riunioni itineranti nelle sedi dei partiti in modo da avere tutti pari dignità.

“Gela da sola non ce la può fare- ha concluso- dobbiamo chiedere aiuto ai nostri rappresentanti nazionali e regionali”

Per la Lega Giuseppe Spata ha detto che si è iniziata un’azione per vigilare su questo anno di sindacatura cominciando dalle spese sullo Sbarco, i fondi del Pnrr. “Vogliamo creare una squadra forte per un progetto di centrodestra che governi la città”.

Rochelio Pizzardi di Italia viva ha definito farneticanti le dichiarazioni del rientro di Greco con “motivazioni che tira fuori per distrarre l’attenzione dal fallimento della sua esperienza politica. Se l’è presa con tutti inventando una congiura di carattere mondiale. Greco non è adatto a fare il sindaco. Non ascolta nessuno. Ora deve dire la verità sulle sue dimissioni e il ritiro e su come vuole governare in questo anno non avendo maggioranza. Noi siamo la vera opposizione a Greco. Stiamo bene insieme, dialoghiamo e ci sono le condizioni per costruire qualcosa di positivo per la città cui bisogna garantire la governabilità”.

Natino Giannone segretario Dc ha detto che il “problema è stata l’accozzaglia del 2019 per vincere. Greco è una parentesi chiusa. Noi andiamo avanti per costruire un’alleanza forte che dia alla città un governo di centrodestra e che dia risposte adeguate in un momento difficile. Basta liti e attacchi personali nella politica. La gente è stanca. Questa squadra di centrodestra che si sta creando ha tutte le premesse per andare avanti. Metteremo a disposizione tutti i nostri rapporti politici per dare a Gela la normalità che merita”.

Massimo Catalano di Noi moderati ha sottolineato che “non ha senso parlare dei giochi di prestigio del sindaco ma bisogna avere la capacità di evitare personalismi, essere uniti, creare la squadra migliore. Dobbiamo dire chiaramente alla città come vogliamo affrontare i problemi più urgenti a cominciare da quello finanziario. Ha inoltre evidenziato che la politica deve dare per prima il buon esempio”.

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Cronaca

Sparatoria dopo rissa in discoteca, gelese in manette

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Un gelese di 27 anni, è stato arrestato dai Carabinieri del Reparto Territoriale, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere: il ragazzo è ritenuto responsabile di porto e detenzione di arma clandestina e ricettazione. La misura, emessa dal Tribunale di Gela su richiesta della locale Procura della Repubblica, trae origine dalle investigazioni avviate dai Carabinieri a seguito di una sparatoria avvenuta a Gela la scorsa estate. In particolare, la notte del 28 luglio scorso, i militari dell’Arma erano intervenuti nei pressi di un’area di servizio, dove un 33enne era stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco rimanendo ferito agli arti inferiori.

I carabinieri, giunti sul posto, rivenivano nelle vicinanze del luogo dell’evento una pistola calibro 22 con matricola abrasa, utilizzata per la sparatoria.Le successive indagini hanno consentito di accertare che il ferimento a colpi d’arma da fuoco sia scaturito da una precedente rissa, avvenuta poco prima all’interno di una discoteca cittadina, che avrebbe visto coinvolti sia l’odierno arrestato che la vittima.Sulla base degli elementi acquisiti nel corso delle investigazioni, a carico dell’indagato sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza, in relazione ai quali l’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento restrittivo eseguito dai militari. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Gela, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Attualità

Lista unica per Terenziano.Candidati sono il dem Cuvato, Castellana per il M5s e per Una buona idea Faraci

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Stasera si è avuta una lumga riunione locale e provinciale delle forze politiche PD, 5 stelle e civici che sostengono Terenziano Di Stefano alla Presidenza del Libero consorzio di Caltanissetta.

Si va verso una lista unica di dieci candidati a sostegno di Terenziano. Il PD gelese ha designato il consigliere Antonio Cuvato quale candidato nella lista d A riguardo i consiglieri comunali del PD di Gela, escluso Cuvato perchè candidato, hanno firmato per la presentazione della lista. Nella lista unica i Cinquestelle schiereranno Francesco Castellana e Una buona idea Rosario Faraci.

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Il Partito Liberale fa notare i limiti del sistema elettorale delle ex Province

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Nel corso della riunione di ieri diversi esponenti della sezione locale del PLI hanno espresso serie preoccupazioni sull’esito delle ormai imminenti elezioni provinciali.
Il tema è stato affrontato nel corso di un lungo dibattito organizzato dal Coordinatore cittadino, dr. Gianni Incardona sul tema della Rappresentatività politica dei territori, aperto agli iscritti e ai simpatizzanti.
Nel suo lungo e articolato intervento, l’Avv. Giuseppe d’Aleo ha tenuto a precisare i limiti insiti nel sistema della “elezione di secondo livello” del Presidente della Provincia e del Consiglio provinciale, soffermandosi, in particolare, sui pericoli insiti nella frammentaria composizione dello stesso corpo elettorale chiamato a eleggere e dare vita agli organi rappresentativi della intera provincia o libero consorzio dei comuni di Caltanissetta che dir si voglia.


<<…L’eccessivo proliferare di liste civiche e le stesse anomale alleanze politiche con cui risultano costruite le stesse maggioranze dei governi locali – e Gela ne è purtroppo l’esempio più evidente – rischiano di tagliare fuori da una vera strategia di sviluppo proprio quei territori che, in quanto più fragili, avrebbero bisogno di maggiore attenzione invece che essere lasciati, come purtroppo rischia di accadere, ai margini dell’azione politica, in una posizione residuale rispetto ad altre realtà in cui è più visibile una armonica e coerente concentrazione di forze politiche rette da una comune visione identitaria che, in quanto espressione della stessa rappresentanza politica nazionale, è anche garanzia di una possibile strategia di lungo periodo, in quanto tale capace di imprimere una direzione di sviluppo armonico tra più territori vicini …>>, ha spiegato l’Avv. d’Aleo.

<<…Il pericolo è certamente concreto, visto che il sistema di elezione imposto dalla riforma della rappresentanza degli enti di vasta area vede nei singoli consiglieri comunali in carica i possibili candidati all’elezione dei relativi organi rappresentativi e al tempo stesso anche i loro unici possibili elettori, impedendo che siano invece i singoli cittadini a scegliere i loro rappresentanti e decidere democraticamente con il loro voto la direzione politica del governo del loro territorio verso l’una o l’altra delle possibili offerte politiche della stessa rappresentanza democratica del Paese…>>.
<<…in tali condizioni, si rischia davvero che alleanze politiche studiate a tavolino solo per contingenti necessità elettorali legate all’elezione di singoli candidati, il più delle volte composte da liste o gruppi privi di una loro identità, storia e visione politiche, vanifichino l’idea stessa posta alla base di un sistema elettorale di tal fatta, secondo cui il governo delle comunità locali debba avere una sua diretta proiezione anche in quello degli Enti di vasta area cui appartengono, per una sorta di continuità delle linee programmatiche dell’azione del governo delle realtà locali che nei fatti diventa pressochè impossibile vederla soddisfatta. A proposito di Gela, per esempio, dove appare più evidente il carattere disomogeneo della maggioranza di governo e dove più di ogni altro risulta essere stata decisiva la strategia delle concentrazioni di liste civiche a supporto delle elezioni del Sindaco, le linee programmatiche del governo cittadino sembrano essere decisamente incompatibili con il governo della provincia, annoverando tra i suoi obbiettivi, guarda caso, l’uscita di Gela dalla provincia di Caltanissetta, il che rimanda all’importanza di una elezione diretta dei relativi organi di governo e della loro diretta derivazione dal solo voto popolare…>>.


Soffermandosi poi sulle vicende locali, il coordinatore Dr. Gianni Incardona, ha poi fatto notare come sia davvero emblematica la vicenda di Gela e del modello Gela con riferimento all’elezione del Presidente della provincia e del Consiglio provinciale che i singoli consiglieri sono chiamati a esprimere- ha aggiunto il Dr. Incardona.

<<…che rischia di allontanare i cittadini dalla politica e di isolare sempre di più Gela dal resto della sua provincia, qualunque sia il risultato delle ormai imminenti elezioni provinciali>>.
Sulla coerenza in politica, come valore da tenere sempre nella dovuta considerazione, è intervenuto l’Ing. Ignazio Russo, esponente storico del PLI che ha tenuto a passare in rassegna alcuni tra i profili più illustri dei rappresentanti storici del partito liberale, dalla figura di Giovanni Giolitti a Gaetano Martino <>.
A conclusione del dibattito, la sezione cittadina del PLI ha tenuto a votare, per mozione d’ordine, un documento da portare all’attenzione degli stessi vertici nazionali del Partito in cui si evidenzia la necessità di una controriforma sul sistema di elezione delle province che ponga al centro il voto diretto e popolare, con il sistema proporzionale.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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