Il Comune di Gela, prendendo spunto da una delibera di Giunta regionale del 29 gennaio scorso, si candida a diventare un Centro Nazionale di Alta Tecnologia per l’Idrogeno. Per farlo, il Sindaco Lucio Greco ha convocato una prima riunione propedeutica per lunedì 29 marzo 2021 alle ore 16 in videoconferenza con tutti i Comuni dell’Area di Crisi Complessa, la deputazione regionale e nazionale nissena, i sindacati, i rappresentanti di RaGe, Sicindustria e l’Università Kore di Enna.L’iniziativa intende coinvolgere tutti gli operatori di settore che hanno i requisiti per rendersi protagonisti nella promozione di investimenti in ricerca e sviluppo, produzione, distribuzione e utilizzo dell’idrogeno quale vettore energetico, combustibile e componente di processi industriali, funzionale anche alla riduzione dell’emissione di anidride carbonica in atmosfera. Il coinvolgimento si tradurrà in linee guida da inserire in un protocollo di intenti, per creare una sinergia finalizzata ad una forma di sviluppo economico – sociale inclusivo e sostenibile.“La Regione Sicilia, attraverso un avviso del Dipartimento Regionale dell’Energia dello scorso 18 marzo, – spiegano il Sindaco Lucio Greco e il suo vice, Terenziano Di Stefano, – ha messo in moto la macchina amministrativa per trovare l’area in cui ubicare questo centro nazionale. Per Gela, che produrrà l’idrogeno verde, su cui si sta spostando tutta l’attenzione, è un’occasione che non si può assolutamente perdere, perchè questo importante centro di ricerca avrà ricadute occupazionali enormi. Basti pensare che, a livello europeo, ci sono in gioco qualcosa come 820 miliardi a livello europeo e 5,4 milioni posti di lavoro, questi infatti sono gli obiettivi da raggiungere entro il 2050, per favorire la decarbonizzazione del sistema energetico e raggiungere gli obiettivi climatici. Serve, però, pianificare bene gli obiettivi e i programmi, perchè manca un quadro chiaro con misure programmatiche di breve, medio e lungo periodo. Il Comune di Gela, in tal senso, è pronto a fare la sua parte, proiettato com’è verso un futuro post industriale green e carbon free”.