Continua la denatalità. I morti sono ormai più delle nascite. Siamo in caduta libera. Il Covid e la crisi economico-finanziaria danno una mano a tutto ciò. L’individualismo narcisista, eletto a stile di vita, promosso dal postcapitalismo contribuisce a tenere i giovani, ma anche i meno giovani, costantemente infantili, irresponsabili, immaturi, acritici, consumistici.
Vivono giorno per giorno, senza un futuro.
Vivono l’apatia, l’afasia e l’abulia. Si trascinano nel vuoto e nell’assenza di ogni desiderio.
Inoltre non lavorano, un pò per via della crisi, un po’ per infantilismo.
Il Sistema nel frattempo accentra e privatizza quanto più possibile tutto quello che riesce ad accaparrarsi. Scompare la classe media tradizionale fatta di piccoli e medi commercianti, artigiani, imprenditori, professionisti sostituita da politici di professione, giornalisti, operatori dell’effimero e dello spettacolo televisivo. Un pugno di famiglie domina il mondo, pochissimi produttori e distributori, il resto tutti consumatori acritici. Tutti dipendenti. Dal cibo, dall’alcool, dalle droghe, da internet, dagli acquisti compulsivi, dal sesso senza amore.
Sembra che il Sistema voglia indurci a transitare velocemente, complice il covid-19, da un consumismo edonista a un controllo totale e autoritario.
Meno libertà e più controllo in nome della sicurezza.
La sicurezza ci sta uccidendo dentro le case, più ansia, più depressione, più paranoia, più infelicità.
Le persone sono incarcerate dentro le proprie case, ormai adibite a prigioni private, in sostituzione delle prigioni statali, riempite da immigrati. Ma le case private oggi sostituiscono anche i luoghi dello sballo del sabato sera. Sballi clandestini in case private, in barba a ordinanze e dpcm.
Tutto si fa in casa, anche lo sport, anche la cucina. L’uomo social, così come lo abbiamo conosciuto, non c’è più. L’uomo che viveva la polis è scomparso, ucciso dal Covid e dal postmodernismo. Adesso solo nuda carne. Ammassi di carne si trascinano senza uno scopo e senza un senso divorati dalla depressione.
Approfittando di tutto ciò un pugno di lgbtq cerca di fare diventare Legge dello Stato l’individualismo apolide e ateo, colliquando sesso e genere in una brodaglia indistinta di genere e di trans, creando ulteriore confusione e complicando la vita sino all’idiozia. Tutto a suon di anni di carcere, che puoi evitare solo auto condannandoti preventivamente all’afasia totale. Maschi che dicono di essere femmine, femmine che dicono di essere maschi. Il postcapitalismo legittima ogni desiderio che diventa diritto, che diventa iperconsumismo. Tutto fa brodo, “vietato vietare” gridavano i sessantottini. Ed i loro nipotini li hanno presi alla lettera. “L’utero è mio e lo gestisco io” dicevano le ragazze di allora, oggi nonne di nipotine che non sono più disposte a fare figli.
E mentre Il cristianesimo agonizzante tende a scomparire, ormai eterno secondo dietro il postcapitalismo ateo, i musulmani sono alle porte. Conquistarci per loro sarà uno scherzo. Gli stiamo spianando la strada noi stessi. La vecchia Europa, che fu cristiana, attende con ansia di essere stuprata dai giovani musulmani arrapati. Troveranno la tavola imbandita, il piatto già pronto. Questione di due tre generazioni ed il gioco è fatto.
E che ne sarà dei vari Zan, Scalfarotto, Boldrini e company?
La loro fortuna è che per allora saranno già morti.
Franco Lauria