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Cronaca

Il bilancio dei controlli estivi dei Nas in provincia

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Con la fine dell’estate si è concluso un articolato piano di controllo sviluppato sull’intero territorio nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute d’intesa con il Ministero della Salute, finalizzato a verificare il rispetto della qualità e della sicurezza dei servizi offerti durante il periodo vacanziero e turistico.


Durante un controllo di una struttura ricettiva per anziani nella provincia di Caltanissetta, il preposto settore comunale, al netto dell’attività ispettiva comunicata dal Nas di Ragusa, ha emesso un provvedimento di sospensione dell’attività ricettiva per anziani e disabili, esercitata in sovrannumero rispetto ai titoli autorizzativi.

Per quanto riguarda invece il comparto alimentare e turistico, i Carabinieri del NAS hanno controllato attività impegnate nel particolare settore o situate in aree a preminente vocazione vacanziera quali ristoranti, agriturismi, punti di ristoro delle vie di comunicazione, stabilimenti balneari, villaggi turistici, stabilimenti termali e centri benessere.


In particolare, a Gela, a seguito di una visita ispettiva presso una nota trattoria, il Nas ha
rilevato gravi insufficienze igieniche nei locali cucina e la detenzione di alimenti privi di etichettatura, motivi per i quali la competente ASP nissena ha proceduto all’emissione di un provvedimento di sospensione dell’ esercizio commerciale.
Sempre a Gela, un posto di ristoro è stato scoperto operare in assenza di titoli autorizzativi e sanitari, oltre che in condizioni igieniche insalubri, motivi per i quali l’interpellata Azienda Sanitaria ha disposto la sospensione immediata dell’attività esercitata abusivamente.

Al titolare sono state contestate sanzioni per l’ammontare di oltre 7.000 euro.
In un piccolo paese della provincia, invece, nel mese di luglio, a conclusione di controlli
sanitari presso un locale stabilimento balneare, i Carabinieri del Nas hanno accertato che la struttura era stata avviata in assenza dei previsti titoli autorizzativi, ragione per cui il Comune ha emesso apposita ordinanza di chiusura dell’ attività

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Cronaca

Barbagallo (Pd) su Caltaqua:”La Regione valuti la possibilità di rescindere il contratto”

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“Il blitz della Guardia di Finanza nella sede di Caltacqua, questa mattina a Caltanissetta, è l’ennesimo atto che dimostra la gestione torbida attorno all’erogazione idrica a fronte di servizi insufficienti e costi elevati per i cittadini. Lo abbiamo denunciato da tempo e continueremo a farlo, ricordando che proprio la provincia di Caltanissetta è una delle più colpite dall’emergenza idrica, determinata non solo dalla carenza di piogge ma soprattutto per le reti colabrodo e la scarsa manutenzione degli invasi”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, in seguito all’operazione della Guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Caltanissetta, nella sede di Caltaqua.

“E’ un fatto che – aggiunge – la commissione tecnica per verificare gli inadempimenti contrattuali, attivata anni fa su nostre sollecitazioni, evidenziò una serie di disfunzioni che per anni la regione e l’Ati ha sottaciuto. Per questo invitiamo la Regione a valutare- conclude – la sussistenza dei presupposti per l’eventuale diritto di recesso dalla convenzione con Siciliacque spa, ai sensi dell’ art. 6 della legge regionale 19/15”. 

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Cronaca

Perquisizione su scala europea per Caltaqua e Aqualia

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I reati per i quali la Guardia di Finanza ha proceduto nella perquisizione nella sede di Caltaqua sono quelli previsti dagli Artt. 356 (Frode nelle Pubbliche Forniture) e 452 bis
(Inquinamento ambientale) del Codice penale

I militari del Nucleo Pef di Caltanissetta, diretti dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito una perquisizione locale e informatica contestuale, con conseguente sequestro di documentazione, presso le sedi legali di Caltaqua S.p.A. e di Fcc Aqualia S.A. a Caltanissetta, dell’Assemblea Territoriale idrica (Ati) a Caltanissetta e di Fcc Aqualia S.A. a Madrid.


L’attività in territorio estero è stata eseguita in collaborazione con la Policia Nacional spagnola, in esecuzione di un ordine europeo di indagine.

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Cronaca

Sequestro atti Caltaqua dopo un esposto del consigliere M5s Gambino. Coinvolto presidente Ati idrico

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L’indagine, che ha portato oggi a sequestri di atti di Caltaqua a Caltanissetta e Aqualia in Spagna, sarebbe scattata dopo l’esposto contro ignoti presentato dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle ed ex sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino.


Analizzando bilanci e flussi finanziari della societa partecipata è emerso che, sin dai primi anni di affidamento del Servizio Idrico Integrato, le due società hanno sviluppato operazioni infragruppo di natura strategica con particolare riguardo all’acquisto di beni e servizi anche di natura progettuale, in danno della controllata italiana che gestisce la risorsa pubblica.

In questa vicenda ora sarebbero coinvolti i
dirigenti di Caltaqua e FCC Aqualia, nonché il Presidente dell’Ati Idrico e sindaco del comune di Niscemi Massimiliano Conti in carica e per concorso nei reati di frode nelle forniture pubbliche.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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