Ragisa – La Terra Barocca è senza dubbio una delle destinazioni turistiche più affascinanti e suggestive della Sicilia. Non hanno dubbi i tre travel blogger olandesi che sono stati ospiti della prima fase del “Social Trip” promosso dalla Dmo Enjoy Barocco. Tim Vermeer, Shauna Mols e Anne Claessens , hanno vissuto una straordinaria esperienza di cinque giorni nella Terra Barocca, scoprendo le meraviglie della destinazione turistica unica proprio durante la Settimana Santa.
Riti, funzioni, feste di popolo che, assieme a monumenti barocchi, a prodotti enogastronomici d’eccellenza e ad una straordinaria accoglienza, hanno conquistato l’interesse dei travel blogger stranieri. In più giornate hanno visitato i territori dei Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina che fanno parte del GAL Terra Barocca, scoprendo tradizioni secolari, le famose celebrazioni religiose e le prelibatezze gastronomiche.
Enjoy Barocco ha invitato i travel blogger olandesi a scoprire la bellezza dei monumenti barocchi, la storia e la cultura di questa terra, ma anche a gustare le specialità culinarie tipiche della zona. Durante il “Social Trip”, i partecipanti hanno avuto modo di assistere alla Madonna Vasa Vasa a Modica, l’emozionante celebrazione in cui la statua della Madonna lascia il manto nero a lutto non appena vede il Cristo Risorto per poi baciarlo tre volte grazie ad un particolare meccanismo azionato a mano. Hanno poi partecipato alla festa del Gioia a Scicli, una delle feste più belle della Sicilia, in cui la statua del Cristo Risorto viene portata in processione in un ritmo frenetico, tra continue e suggestive giravolte osservate da uno dei balconi di Scicli Albergo Diffuso.
Ma i travel blogger olandesi hanno anche avuto modo di scoprire le chiese e i monumenti barocchi divenuti Patrimonio dell’Umanità. Hanno inoltre potuto scoprire la gastronomia locale, un’altra delle attrazioni principali di questa terra, gustando le specialità culinarie tipiche della zona, come le “scacce”, i “pastizzi” di carne e le cassatelle di ricotta, realizzando il cioccolato di Modica nell’omonimo museo, assaggiando la ricotta calda dell’azienda Massari appena dopo la visita al Castello di Donnafugata o il tour tra i palazzi nobiliari del circuito Ibla 1860.
Un vero e proprio viaggio tra i sapori e i profumi della tradizione siciliana che i travel blogger hanno avuto modo di scoprire anche grazie ai partner, come Palazzo degli Antoci a Ragusa, con le sue ricche colazioni all’interno dei sontuosi saloni liberty, o ancora la rivisitata cucina della tradizione promossa dall’agriturismo Cozzo di Papaleo a Ragusa, con una straordinaria vista sul mare al tramonto, per poi godersi i riflessi della luna sul Mediterraneo, osservati dalla spiaggia esclusiva del Varo a mare a Punta Braccetto dopo una passeggiata sulle bici elettriche di Rasi Rent al porto turistico di Marina di Ragusa o di ebike motion tra i vicoli di Ibla. Hanno inoltre stimolato l’olfatto perdendosi tra i percorsi verdi e profumati dei Vivai del Valentino dove hanno anche partecipato, nelle collegate Dimore, ad un laboratorio sul pane, con farine e grani antichi. Dalle chiese barocche alle coste di spiaggia dorata, dal Convento di Santa Maria del Gesù a Modica, alla Fornace Penna a Scicli, da Cava Ispica agli storici palazzi nobiliari. I travel blogger olandesi hanno già in parte raccontato queste esperienze sui propri canali social ma presto scriveranno i propri articoli dando così ulteriore visibilità alla destinazione turistica unica. La Terra Barocca è un vero e proprio tesoro nascosto della Sicilia, che aspetta solo di essere scoperto. E grazie alla Dmo Enjoy Barocco, e al primo “Social Trip”, c’è chi se ne è praticamente innamorato in pochi giorni.
L’acqua ancora non è sufficiente per il fabbisogno dei quartieri ed in considezione dei quantitativi di acqua, ancora ridotti, che Siciliacque sta fornendo ai serbatoi Caposoprano e Montelungo, Siciliacque ha comunjcato la programmazione della distribuzione con i turni:
25/01 Marchitello, Manfria
26/01 baracche, Caposoprano basso, Fondo Iozza27/01 Caposoprano alto, San Giacomo alto, San Giacomo basso, Scavone
28/01 Marchitello
Rimane invariata la distribuzione nelle zone servite dal serbatoio Spinasanta
“C’è una elevatissima propensione alla violenza e alla disponibilità di ingenti quantitativi di armi nel mandamento di Gela. In relazione al numero di residenti è forse la più ‘armata’ d’Italia ed ha disponibilità di molte armi, anche da guerra, fra i quali i micidiali kalashnikov che, com’è noto, non sono mai stati utilizzati da ‘Cosa Nostra’ in Sicilia per colpire obiettivi ‘ordinari’”. Lo ha detto il procuratore generale di Caltanissetta Fabio D’Anna nella sua relazione presentata oggi in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.
“Il mandamento di Gela ha un modus operandi apertamente ‘corleonese’ con una chiara propensione al ricorso alla violenza più efferata”.
Butera – A Butera se cade qualche calcinaccio da una parete umida, non si chiude una struttura, come è accaduto a Gela con la scuola Solito. Si trova una soluzione e si ripristina, come avviene in tutte la abitazioni private se si s rosta un muro interno.
Ed è così che sono iniziati i lavori di ripristino sugli interni del Castello medievale di Buemtera. L’amministrazione comunale ha acceso un mutuo a tasso zero con l’Istituto di credito sportivo per la somma di 430 mila euro ed ha affidato i lavori ad una ditta nissena, previa supervisione della Soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta che ha già inviato un professionista per la custodia dell’Antiquarium che il Castello custodisce al suo interno.
Il Caterina di Butera costituiva il nucleo centrale di una roccaforte la cui difesa era affidata, oltre che alla poderosa cinta muraria, alle scoscese pareti della collina sulla quale si erge, a quota 400 metri s.l.m., il centro storico di Butera.
Per la sua posizione strategica fu ambita preda di tutti i conquistatori della Sicilia. In origine il castello era costituito da un sistema di torri collegate tra loro da cortine murarie, delle quali restano oggi parti inglobate in edifici di epoca successiva.
L’ampia corte, racchiusa tra le mura del castello, è oggi adibita a pubblica piazza. Recenti scavi ivi effettuati hanno consentito l’individuazione di tre ampie cisterne interrate all’interno delle quali sono stati recuperati frammenti ceramici di età medievale.
La struttura attualmente esistente è soltanto una delle torri dell’antico complesso. Sul fronte prospicente la piazza Vittoria è visibile l’unica bifora originaria. Con i restauri degli ultimi anni è stata recuperata interamente la scala esterna d’accesso al secondo livello della torre, sono state consolidate le murature e ricostituiti gli ambienti superstiti nei volumi originari.
Sul lato nord della torre, a quota del terzo livello, è stato ricostruito il volume mancante con una struttura in ferro e vetro. Il terzo livello è coperto da una splendida volta a crociera costolonata con stemma gentilizio. La proprietà attuale è pubblica e ciò che rimane del castello è adibito a spazio espositivo