Si profilano novità per la discarica di Timpazzo gravata dal peso dei rifiuti di mezza Sicilia.
L’emergenza sui rifiuti in questi mesi è stata fronteggiata solo grazie alla discarica Timpazzo. Il 16 Novembre decade l’ordinanza del Governo regionale sull’ampliamento della discarica sita in contrada Timpazzo e il Governo siciliano sta stanziando fondi per il trasferimento dei rifiuti dei 150 comuni che hanno conferito nel territorio gelese. Queste sono state le risposte dell’assessore ai rifiuti ed energia Daniela Baglieri ai quesiti posti dal deputato del Movimento 5 stelle on. Nuccio Di Paola nell’intervento di oggi all’Assemblea regionale:
“In questi 4 anni il Governo Musumeci ha adottato la politica del Bla-bla-bla – ha detto di Paola nell’intevervento in aula – l’assessore all’energia oggi si trova a fare scudo ad un governo che per 4 anni che non ha pensato ad una soluzione praticabile. Siamo stati chiusi all’interno di una commissione fra assessori che si avvicendavano ma il Governo avrebbe dovuto iniziare a pensare alla costruzione degli impianti per avere una soluzione pratica al problema dei rifiuti. Ma questo non è stato fatto o comunque non è stato fatto in maniera adeguata . C’è una data che certifica il vostro fallimento: Dichiaratelo, questo vi servirà per la concertazione con lo Stato per ottenere maggiori somme per la gestione dell’emergenza che è anche emergenza sanitaria: questa data è il 13 aprile 2021. In questa data, e dopo appena 4 giorni dalla pubblicazione del Piano dei rifiuti, avete emesso un’evidenza pubblica per portare i rifiuti all’estero. A questa evidenza hanno risposto diverse società a maggio. Nell’ordinanza RiF di Musumeci è compreso l’ampliamento della discarica Timpazzo perché è stato aumentato il quantitativo di tonnellate di conferimento ed avete chiesto alla Srr di accettare la nuova capienza. Nel documento ci sono prescrizioni che avrebbero dovuto essere attuate e adesso sono già vecchie perché si riferiscono alle indicazioni Aia del 2013. Le prescrizioni avevano un tempo di realizzazione di sei mesi e non sono state realizzate, quindi l’ampliamento non può essere fatto. La Srr ha già comunicato che al regime di 1000 tonnellate al giorno per 150 comuni, la discarica sarà satura entro un anno. Qui si parla di costruire inceneritori, impianti di compostaggio ma non si sa come risolvere l’emergenza nell’immediatezza. Si potranno fare tutti gli impianti che si vuole ma dopo questo momento difficile sempre che produca un compost di qualità. Dovete dire ai siciliani cosa farà il Governo. Al momento avete 45 mln per gestire l’emergenza fuori dalla Sicilia, ma ce ne vogliono 100 solo per la provincia di Palermo. Ecco perché vi dico dichiarate il vostro fallimento, nel frattempo i sindaci sono in trincea e fra poco avremo i rifiuti per strada”.
Dopo l’intervento dell’on. Di Paola ha risposto l’assessore Daniela Baglieri che ha ammesso che tutta l’emergenza rifiuti in questo lasso di tempo ha retto solo grazia alla discarica di contrada Timpazzo; inoltre l’assessore ha fatto intendere che il Governo regionale è pronto a stanziare dei fondi per far sì che i rifiuti dei comuni siciliani che in questo momento conferiscono a Gela vengano portati all’estero per i prossimi tre mesi. “Avevamo ragione noi nell’ aprile scorso, quando dissi che la scelta di far conferire nella discarica di Gela o in altre era sbagliata perché andava ad esaurisi gli impianti di territori che avevano costruito nel tempo strutture ma che al ritmo di 900 tonnellate al giorno, la discarica è destinata alla saturazione con la conseguenza che anche questo territorio è trascinato nell’emergenza con un aggravio ulteriore dei costi. A pagare questo stato di cose è il territorio di Gela, la città è stata trasformata in pattumiera della Sicilia e che stiamo pagando un prezzo altissimo in termini ambientali e di costi per i cittadini nel caso di saturazione della discarica ”. Il decreto sull’ampliamento della discarica decade, quindi non ci sarà più conferimento allargato. Domani l’assessore avrà un incontro con le Srr per sentire quali sono le loro proposte