Vent’anni. L’associazione Interporto di Gela festeggia un compleanno importante. Il 15 gennaio 2004 il presidente Marco Fasulo l’ha tenuta a battesimo.
Il nuovo traguardo apre una strada fondamentale per il raggiungimento dei nuovi obiettivi L’organismo associativo vuole porre le basi per creare una rete di intermodalità finalizzata a favorire i trasporti marittimi, e realizzare un’infrastruttura che rappresenti un punto di riferimento ineludibile per il circondario
Oggi si procede a grandi passi verso le grandi affermazioni.
L’Interporto del Golfo di Gela è stato inserito tra gli enti che figurano nel registro unico nazionale del terzo settore. Il decreto è stato diramato dalla Regione. Ha un ambasciatore per i rapporti con la Regione, in Patrizia Coscenza, un ufficio stampa, una rete di rappresentanza in grado di tessere rapporti favorevoli con gli enti istituzionali per tentare la carta vincente sulla realizzazione dell’infrastruttura.
Insomma tutto quanto serve per permettere al porto di Gela di uscire dall’ impasse in cui ha arrancare per mezzo secolo. L’associazione Interporto persegue lo scopo di favorire la realizzazione del porto sia turistico che commerciale ed industriale del porto di Gela e del suo Hinterland.
Vent’anni fa, nei primi giorni di vita dell’Associazione ed il Comitato ristretto, presieduto dal Marco Fasulo, ha avviato azioni volte a sollecitare le istituzioni a prendere in considerazione alcune iniziative che ,secondo l’allora neonato organismo, porterebbero un serio e concreto sviluppo economico all’area di Gela.
“Oggi il porto di Gela – osserva Fasulo – soffre della mancanza di un porto turistico e di un containers dove possono essere importate ed esportate merci in contenitori e questo crea un’enorme gap per gli prenditori del nostro territorio, i quali sono costretti ad usare per le loro esigenze i porti di Pozzallo, Catania, Palermo e Trapani, penalizzando così l’intera economia del nostro territorio e della provincia”. La posizione di Gela, posta sulle principali rotte, che attraversano il mediterraneo – dice Fasulo – è ideale per la realizzazione di un porto contanier che può garantire sicure prospettive di sviluppo al territorio. L’economica della città soffre anche per il blocco delle attività della Raffineria”