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I parcheggi selvaggi e l’amministrazione che sta a guardare

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Il parcheggio c’è, il divertimento pure, non parliamo del senso civico. L’unica cosa che manca sono i controlli. Prendiamo in prestito, oggi, lo sfogo a cui ha dato fondo la rabbia ed il rammarico di un cittadino molto conosciuto in città, l’avv. Emanuele Maganuco che su Facebook ha mostrato una foto che da sola parla da sé. E’ una foto del sabato sera quando i giovani gelesi motorizzati grazie ai genitori, seguono la orda della moda e vanno a fare festa in piazza Sant’Agostino, via Rossini e zone limitrofe. Si perché a Gela si va per mode: prima c’era Macchitella che ‘tirava’, poi la via Francia con il famoso Jachie’O e adesso il centro storico. Il problema è che in centro storico non ci sono grandi parcheggi. O meglio c’è il parcheggio Arena ma non tutti lo usano perché l’auto deve essere parcheggiata a pochi metri dal luogo di destinazione. E quindi la situazione è quella che si vede nella foto. L’avv. Maganuco ha fatto pure un esperimento: “ho provato con il passeggino ad attraversare il marciapiedi – scrive – nel tratto di strada del nostro corso Vittorio Emanuele che parte dalla via Marconi ed arriva sino alla zona Calvario. Sono stato alla fine costretto a percorrere la sede stradale provando a schivare le autovetture essendo sostanzialmente impossibile attraversare il marciapiedi”.  Davanti a questi spettacoli discutibili ci sono da fare due valutazioni: da un lato il cittadino incurante dei diritti alla mobilità altrui e le responsabilità di chi gestisce la città. E l’amministrazione davanti a questi comportamenti che fa? Questa amministrazione che adotta la politica-struzzo, mette la testa sotto la sabbia, si scorda che ha la responsabilità di risolvere i problemi e per quello ha chiesto i voti e riesce solo a commissionare al comunicatore di turno la vignetta con la scritta ‘incivili’ . La solita, quella che con la quale , da buon Pilato, si lava le mani e punta il dito contro il cittadino a cui ha chiesto il voto promettendo di risolvere i suoi problemi. Si, perché gli automobilisti indisciplinati sanno che la sera non ci sono controlli dei vigili urbani. Sanno grazie agli articoli dei giornali , che l’amministrazione non paga lo straordinario agli agenti della Polizia Municipale che finiscono di lavorare alle 20 e quindi, senza deterrenti, parcheggiano dappertutto senza freni.  La solita frase ‘non ci sono soldi’ vale per i servizi destinati ai cittadini e non per gli incarichi agli amici o anche ai nemici perché la nuova tendenza è questa. L’incarico come tappo in bocca, dolce però….. col sapore dei soldi, spicci.

Poi c’è la questione del rimpinguamento della dotazione del personale della Polizia Municipale. Miraggio anche quello. I Vigili urbani sono 42 vigili più comandante e due ufficiali. La legge dice che ogni città dovrebbe disporre di vigile per ogni 800 abitanti, quindi a Gela ce ne dovrebbero essere almeno 100.

L’ultimo concorso è stato espletato nel 2000. Nel frattempo sono state adottate soluzioni tampone con l’assegnazione di articolisti che pur di essere stabilizzati sono transitati nella Polizia Municipale ma nel tempo sono passati in altri uffici e la ferita è rimasta sempre aperta. La cosa più preoccupante è che l’età dei vigili si aggira attorno ai 56 anni quindi fra qualche anno andranno in pensione se non si corre ai ripari. L’assessore è il sindaco e questo parla da sè. Col decreto sicurezza si potevano assumere nuovi vigili ma non è stato intercettato neanche questo treno che è passato.

Nel 2019 è stata presentata in conferenza stampa la solita idea meravigliosa: un concorso per tre vigili urbani. Tre, quando ce ne vorrebbero 60. Nelle more del concorso di cui si è tanto scritto ma che non mai stati espletato è stata messo in moto l’istituto della mobilità: sono stati individuate tre vigili ( una donne e due uomini) che lavorano in Sicilia, uno a Melilli ed uno  a Ragusa, quindi  è stato bloccato il concorso pubblico.  Ma i vigili designati non arrivano ancora per i soliti cavilli burocratici. Risultato non ci sono neanche i tre vigili previsti nel 2019.

Poi ci sarebbe la questione dell’educazione civica da inculcare ai cittadini per evitare comportamenti discutibili : ma se non la conoscono i governanti come possono dare il buon esempio?

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Il gelese Holy Francisco sfila alla Fashion Week di Milano

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Gela ed i suoi talenti sempre protagonisti nel mondo delle arti e dello spettacolo.

La terza giornata della Milano Fashion Week si e’ aperta con un talento gelese il cantautore Holy Francisco già conosciuto al grande pubblico per la sua partecipazione a talent nazionali quali Amici ed Xfactor e non be vuole sapere di lasciare il suo sogno di calcare le scene del mondo dello spettacolo e ci riprova. E con successo anche..!

Holy Francisco a sorpresa apre la giornata della fashion week milanese tra lo stupore dei partecupanti indossando un insolito abito di Simon Craker, fatto di biglietti variopinti. Il marchio indossato riscuote molto successo tra i buyer di Hong Kong e Giappone.

Eccolo mentre sfila, con la disinvoltura che lo contraddistingue.

Holy (Francesco Guarnera) si presta alla moda come forma artistica per ricercare , come già fatto nelle sue canzoni, condizioni di rottura. La parola crack, appunto rottura, contenuta nel marchio indossato ne è la dimostrazione. In particolare Holy indossa un capo che è inno al riciclo per un mondo sostenibile da un punto di vista ambientale.

Per chi ha vissuto ed è cresciuto a Gela un inno al riscatto della città. Una città che molto probabilmente i nostri giovani artisti vorrebbero più pulita meno inquinata e magari che possa garantire ai giovani talenti maggiori opportunità.

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Auser e Spi per la ‘Giornata della memoria’

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In occasione della ‘Giornata della memoria’, lunedì 27 gennaio, alle ore 18,00 presso il salone ‘Pio La Torre’ della Cgil di Gela , l’Auser e lo Spi “organizzano un incontro sul tema : “Parricidio e Memoria”, a cura del prof. Luciano Vullo .
Interverrà la prof.ssa Tiziana Faraci .
Un’occasione per riflettere sull’importanza del ricordo come strumento di consapevolezza nel presente.

“Il Giorno della Memoria ricorda uno dei periodi più oscuri della storia dell’umanità, quando si compì lo sterminio nei campi di concentramento nazisti contro gli ebrei, oppositori, minoranze e persone vulnerabili.

“Commemorare questa tragedia è un dovere morale – dicono il vicepresidente dell’ Auser, C. Guastella ed il responsabile dello Spi Emanuele Scicolone – Ogni essere umano nasce con diritti fondamentali che tutti dobbiamo rispettare, senza distinzione di colore della pelle, lingua, religione, età o condizione fisica. È fondamentale promuovere valori di libertà, uguaglianza e dignità umana.
Il caos verso il quale ci stiamo incamminando rischia di produrre sistemi totalitari. Urge proteggere la democrazia .
La conoscenza storica come antidoto al male”.

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Nuovo direttivo per i comitati di quartiere: Terlati coordinatore

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Tornano a lottare per la vivibilità urbana i comitati di quartiere.

Sin quando non saranno definitivamente delineate ed approvate le nuove aree urbane, i presidenti degli storici quartieri restano coesi per il bene della collettività gelese.

Nella serata di martedì, riuniti in assemblea, con voto palese, é stato eletto Coordinatore dei presidenti di Quartiere Salvatore Terlati per il quartiere Settefarine, Vice Coordinatore Salvatore Ciscardi per il quartiere Cantina Sociale e segretario Francesco Di Silvestre per il quartiere Fondo Iozza e Zampogna.

Gli eletti, con in testa il coordinatore Salvaatore Terlati, fermo restando l’autonomia dei singoli quartieri, faranno da collante e saranno sempre pronti a interfacciarsi con gli amministratori locali per ottenere una città più vivibile e con i quartieri di pari dignità.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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