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I deputati Cinquestelle contro l’ampliamento di Timpazzo

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“La decisione di sopperire alla saturazione della discarica di Lentini mediante l’aumento della capacità di trattamento dell’impianto di Timpazzo, certifica definitivamente, giunti quasi al termine di questa legislatura, il fallimento del Governo Musumeci nella gestione dei rifiuti. Ancora oggi, dopo quattro anni, è affidata ad un susseguirsi di provvedimenti emergenziali e ben lontana dal cedere il passo a un regime di ordinarietà. Per di più, apprendiamo del parere negativo, benché tardivo, espresso dalla Riserva Naturale Orientata Biviere di Gela nel quale si sottolinea il pericolo per la tenuta ambientale del territorio dall’autorizzazione di tale progetto”. A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle Ketty Damante, Nuccio Di Paola e Giampiero Trizzino a proposito della proposta di ampliamento dell’impianto di trattamento dei rifiuti a Timpazzo.

“Al netto di ogni questione di carattere strettamente procedurale – spiegano i deputati – ci auguriamo che l’interesse primario e non più rinviabile della difesa dell’ambiente e, più nello specifico, del nostro territorio prevalga, specialmente in una zona della nostra regione particolarmente offesa da decenni di cattiva amministrazione”.“Musumeci – aggiungono i deputati – consente senza batter ciglio quello che sembrerebbe un ulteriore disastro ambientale usando il territorio gelese come discarica per centinaia di comuni siciliani. Si ricorda di Gela solo quando ha bisogno di risorse usandola come bancomat e scippando le somme già programmate e impegnate da tempo per il rilancio economico e ambientale dell’area. Si ricorda di Gela solo quando deve risolvere problemi che riguardano tutta la Sicilia scaricando tutto su questo territorio” – concludono.

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Flash news

“Una buona idea” affida i rapporti provinciali a Giovanni Scicolone

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Nel giorno delle elezioni provinciali di secondo livello, il movimento politico Una Buona Idea fondato dal sindaco Terenziano Di Stefano guarda avanti fuori dai confini locali continuando il proprio percorso di crescita e radicamento sul territorio provinciale. In questa fase di consolidamento organizzativo e di progettualità condivisa,è con grande soddisfazione che il segretario Rino Licata annuncia la delega per i rapporti provinciali a Giovanni Scicolone .


Già fondatore del movimento, Giovanni Scicolone ha da sempre dimostrato un profondo impegno per i valori della partecipazione civica, della trasparenza e della buona amministrazione. La sua esperienza, la visione politica e la capacità di dialogo con le diverse realtà locali rappresentano un valore aggiunto per tutto il movimento.


“La delega di Scicolone Giovanni nasce dalla volontà di rafforzare la presenza del movimento in provincia, valorizzando competenze e percorso che si fondano sull’ascolto e sulla costituzione di proposte concrete per il territorio.Una Buona Idea guarda con entusiasmo al futuro, certa che, anche grazie al contributo di Giovanni Scicolone, sarà possibile dare voce a una politica fatta di idee, contenuti e impegno reale” – dice il segretario di ” Una buona idea Rino Licata

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Cronaca

Auto in avaria scarica l’olio sulla sede stradale in via Crispi

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Un guasto improvviso ad un’auto in transito stasera lungo la via Crispi con la conseguenza che la vettura ha perso l’olio nella sede stradale.

Si è venuta a creare una scia lunga circa 50 metri. Un pericolo soprattutto per pedoni e scooteristi in una via ad alto transito a tutte le ore. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e la ditta che si occupa di ripristino stradale dopo gli incidenti.

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Cronaca

Carte false per il reddito di cittadinanza, gelese arrestato

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Indebito ottenimento del reddito di cittadinanza: è l’accusa mossa ad un gelese di 46 anni, arrestato dai Carabinieri di Morolo, sotto il coordinamento della Compagnia di Anagni, nel Frusinate. L’uomo è destinatario di un’ordinanza di espiazione pena, emessa dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Gela: deve scontare due anni e 6 mesi di reclusione.

Il quarantaseienne aveva ottenuto il sussidio pubblico senza averne diritto, alterando la documentazione necessaria per accedere al beneficio.

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