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Cronaca

I controlli di Pasqua nel ragusano

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Ragusa – Anche in occasione delle appena trascorse festività Pasquali, sono stati intensificati tutti i servizi interforze di controllo del territorio così come disposti dal Questore della Provincia di Ragusa Dr. Vincenzo Trombadore con la condivisione dei Comandi Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e realizzati sulla base delle tematiche di settore approfondite in sede del Comitato per l’Ordine e La Sicurezza Pubblica.

I servizi hanno interessato le giornate da venerdì in poi, con particolare riguardo a Pasqua e Pasquetta.

Le Forze di Polizia, con il contributo della Polizia Locale di Ragusa, Vittoria e delle altre Polizie Locali, in piena sinergia, sono state presenti ed hanno operato presso i luoghi in cui maggiore è stato l’afflusso di persone in occasione delle cerimonie religiose nonché nei centri e sulla fascia costiera di tutta la provincia che in ragione delle favorevoli condizioni meteo, sono state meta della tradizionale gita all’aperto, soprattutto nella giornata del lunedì di Pasqua.

In questo contesto, sul litorale ibleo, sono stati sottoposti a controllo anche alcuni locali pubblici per la verifica del rispetto della normativa vigente. Sono in corso accertamenti della Questura Divisione Polizia Amministrativa e Sociale per aver i poliziotti rilevato irregolarità in tre casi (uno a Marina di Ragusa e due a Sampieri) in occasione di aree danzanti non munite di apposite autorizzazioni.

Al fine di garantire la sicurezza e il regolare transito del traffico veicolare diretto verso i maggiori luoghi di interesse, sono stati intensificati vigilanze e controlli anche lungo le principali arterie della provincia. Le numerose pattuglie interforze hanno permesso di effettuare controlli che hanno riguardato: n. 1958 persone e n.866 veicoli,  inoltre sono state contestate n. 34 violazioni delle norme del Codice della Strada, infine sono state controllate n.489 persone sottoposte agli arresti domiciliari e o ad altre misure di restrizione.

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Cronaca

Due arresti nelle ultime ore

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Si tratta di un 60enne, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, per il reato di atti persecutori e di un ventenne in esecuzione di provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, dovendo scontare una pena residua a seguito di condanna del Tribunale per i minorenni, confermata dalla Corte di Appello di Caltanissetta, per reati concernenti il traffico e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Entrambi gli arrestati, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti in carcere dagli agenti della Polizia.

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Cronaca

Chiesta condanna di un gelese titolare di una casa per anziani a Porto Torres

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Il Pm di Sassari Andrea Giganti ha chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione per il gelese Crocifisso Catania di 44 anni , titolare a Porto Torres della casa di riposo Pandora dove, secondo l’accusa gli anziani ospiti venivano presi a schiaffi, umiliati e ingiuriati.

Il Pm ha chiesto 4 anni per l’operatrice della struttura Maria Elettra Falchi accusata di aver picchiato gli anziani, tre anni e 4 mesi per Maria Grazia Carta, 43 anni di Porto Torres anche lei operatrice.

I fatti risalgono al 2016 e secondo le accuse della Procura della Repubblica di Sassari, i tre imputati avrebbero percosso gli anziani e fornito loro una alimentazione inadeguata e fatto patire il freddo. Il processo prosegue a giugno.

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Demanio marittimo: la Polizia Ambientale fa ‘pulizia’

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Il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Gela, con il fondamentale e prezioso supporto del 3° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Messina, ha concluso un’importante operazione volta alla tutela del pubblico demanio marittimo e al contrasto dell’abusivismo demaniale nel porto rifugio di Gela.

L’attività ha avuto come obiettivo la rimozione di una serie di “corpi morti” (strutture in cemento utilizzate per l’ormeggio delle unità navali), catenarie e gavitelli di ormeggio che nel tempo erano stati abusivamente collocati sul lato di ponente dello specchio acqueo, ostacolando l’uso pubblico e regolare dell’area portuale. Grazie all’intervento dei militari, sono stati rimossi oltre 38 “corpi morti” in cemento di varie dimensioni con relativi gavitelli di ormeggio, circa 400 metri di cime e 40 metri di catenarie.

L’operazione ha così permesso di ripristinare le condizioni di legalità di un tratto di mare di circa 120 metri di lunghezza per una superficie complessiva di oltre 1.900 metri quadrati di specchio acqueo.

Le unità da diporto che si trovavano illecitamente ormeggiate sono state rimosse e affidate in custodia a una ditta specializzata, opportunamente individuata dalla Capitaneria di Porto, dove i legittimi proprietari potranno andare a recuperarle. Tutto il materiale rimosso dal mare è stato invece posto sotto sequestro penale per il reato, attualmente contestato a carico di ignoti, di occupazione abusiva di area demaniale marittima di cui agli artt. 54 e 1161 del Codice della Navigazione.

L’operazione portata a segno dai militari rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno che la Capitaneria di Porto di Gela spende nella lotta all’abusivismo demaniale per la tutela del mare quale bene comune. Attraverso un’azione costante di prevenzione, vigilanza e repressione delle condotte illecite, il Corpo delle Capitanerie di Porto continua così a garantire il rispetto delle normative vigenti e contrastare ogni forma di utilizzo illecito del demanio marittimo, ribadendo il proprio impegno nella tutela dei primari usi pubblici del mare e della sicurezza della navigazione.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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