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Cronaca

I controlli dei Nas nel ragusano

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Ragusa – A conclusione dell’estate si è concluso un articolato piano di controllo sviluppato sull’intero territorio nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute d’intesa con il Ministero della Salute, finalizzato a verificare il rispetto della qualità e della sicurezza dei servizi offerti durante il periodo vacanziero e turistico: dalle attività ricettive per anziani ai villaggi turistici, dagli stabilimenti termali fino ai centri benessere.

Tra i vari interventi, a luglio, in un comune della provincia, i militari del nucleo hanno rinvenuto e sequestrato presso un noto resort stagionale, oltre 40 kg di prodotti ittici conservati in pessimo stato di conservazione e pronti per essere somministrati all’utenza e 50 kg di merce sprovvista di documentazione attestante l’origine, criticità che, sommate alle precarie condizioni igieniche delle cucine sporche e trascurate e alle omesse procedure di autocontrollo HACCP, hanno portato, nei confronti del titolare, alla contestazione di sanzioni amministrative per oltre 12.000 euro. Problematiche legate invece alla rintracciabilità dei prodotti alimentari sono state riscontrate presso un’attività di ristorazione sita nel comune di Modica, ove si è proceduto al sequestro di oltre 30 kg di alimenti sprovvisti di etichettatura.

Sempre a Modica, a conclusione di un’attività ispettiva in un altro esercizio pubblico, considerate le precarie condizioni igienico sanitarie della cucina e la mancata registrazione dei locali del ristorante alla competente Azienda Sanitaria Provinciale, personale del Nas ha proceduto, in collaborazione con tecnici della predetta azienda, alla chiusura dell’ esercizio commerciale elevando, nell’occasione, sanzioni per l’ammontare di 4.400 euro.

Le verifiche estive del Nas di Ragusa si sono estese anche alla verifica del rispetto dei livelli di assistenza e cura presso le strutture socio-assistenziali per anziani e disabili. In questo caso, le irregolarità riscontrate hanno riguardato soprattutto l’ampliamento arbitrario della capacità ricettiva con conseguente riduzione del benessere e degli spazi vitali dei soggetti fragili albergati.

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Cronaca

Barbagallo (Pd) su Caltaqua:”La Regione valuti la possibilità di rescindere il contratto”

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“Il blitz della Guardia di Finanza nella sede di Caltacqua, questa mattina a Caltanissetta, è l’ennesimo atto che dimostra la gestione torbida attorno all’erogazione idrica a fronte di servizi insufficienti e costi elevati per i cittadini. Lo abbiamo denunciato da tempo e continueremo a farlo, ricordando che proprio la provincia di Caltanissetta è una delle più colpite dall’emergenza idrica, determinata non solo dalla carenza di piogge ma soprattutto per le reti colabrodo e la scarsa manutenzione degli invasi”. Lo dichiara il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, in seguito all’operazione della Guardia di finanza, coordinata dalla Procura di Caltanissetta, nella sede di Caltaqua.

“E’ un fatto che – aggiunge – la commissione tecnica per verificare gli inadempimenti contrattuali, attivata anni fa su nostre sollecitazioni, evidenziò una serie di disfunzioni che per anni la regione e l’Ati ha sottaciuto. Per questo invitiamo la Regione a valutare- conclude – la sussistenza dei presupposti per l’eventuale diritto di recesso dalla convenzione con Siciliacque spa, ai sensi dell’ art. 6 della legge regionale 19/15”. 

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Cronaca

Perquisizione su scala europea per Caltaqua e Aqualia

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I reati per i quali la Guardia di Finanza ha proceduto nella perquisizione nella sede di Caltaqua sono quelli previsti dagli Artt. 356 (Frode nelle Pubbliche Forniture) e 452 bis
(Inquinamento ambientale) del Codice penale

I militari del Nucleo Pef di Caltanissetta, diretti dalla locale Procura della Repubblica, hanno eseguito una perquisizione locale e informatica contestuale, con conseguente sequestro di documentazione, presso le sedi legali di Caltaqua S.p.A. e di Fcc Aqualia S.A. a Caltanissetta, dell’Assemblea Territoriale idrica (Ati) a Caltanissetta e di Fcc Aqualia S.A. a Madrid.


L’attività in territorio estero è stata eseguita in collaborazione con la Policia Nacional spagnola, in esecuzione di un ordine europeo di indagine.

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Cronaca

Sequestro atti Caltaqua dopo un esposto del consigliere M5s Gambino. Coinvolto presidente Ati idrico

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L’indagine, che ha portato oggi a sequestri di atti di Caltaqua a Caltanissetta e Aqualia in Spagna, sarebbe scattata dopo l’esposto contro ignoti presentato dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle ed ex sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino.


Analizzando bilanci e flussi finanziari della societa partecipata è emerso che, sin dai primi anni di affidamento del Servizio Idrico Integrato, le due società hanno sviluppato operazioni infragruppo di natura strategica con particolare riguardo all’acquisto di beni e servizi anche di natura progettuale, in danno della controllata italiana che gestisce la risorsa pubblica.

In questa vicenda ora sarebbero coinvolti i
dirigenti di Caltaqua e FCC Aqualia, nonché il Presidente dell’Ati Idrico e sindaco del comune di Niscemi Massimiliano Conti in carica e per concorso nei reati di frode nelle forniture pubbliche.

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