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Politica

I 70 deputati eletti all’ Ars: 4 in bilico

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Concluso lo scrutinio e definiti i 70 eletti all’Ars, adesso il presidente della Regione Renato Schifani può convocare la prima seduta dell’Ars. Si terrà mercoledì 10 novembre. Entro quella stessa settimana la giunta potrà giurare in Parlamento e insediarsi. Si svolgerà, invece, il 7 e l’8 novembre la cerimonia di accoglienza dei deputati eletti all’Assemblea regionale siciliana. Nel giorno dell’insediamento dei deputati verrà anche eletto il presidente dell’Ars. Chi sarà? Il nome da tempo più accreditato è quello di Gaetano Galvagno, catanese di Fratelli d’Italia. Su di lui, secondo gli accordi presi durante la campagna elettorale, dovrebbe convergere tutto il centrodestra. C’è però una mina vagante, ed è Gianfranco Micciché che potrebbe sparigliare le carte e tentare il bis, rinunciando al seggio in Senato. Il coordinatore di Forza Italia, oltre al sostegno dei suoi fedelissimi, potrebbe sfruttare anche quello di parte dell’opposizione. In particolare potrebbero appoggiarlo gli 8 deputati della lista civica Sud chiama Nord che fa capo a Cateno De Luca.Oltre a Miccichè, dovranno scegliere tra l’Ars e il Parlamento nazionale anche Anthony Barbagallo, segretario del Pd, eletto anche alla Camera e il leader di M5S Nuccio Di Paola. Se Miccichè e Barbagallo scegliessero Roma, lascerebbero il posto ai primi non eletti. Per Forza Italia ci sarebbe il palermitano Pietro Alongi, per il Pd l’etnea Ersilia Saverino. Per M5s la situazione è più complessa. Di Paola, infatti, era candidato a Caltanissetta, Catania e Palermo, dunque due dei tre posti dovrà cederli. Ma quali? In corsa per l’Ars ci sono la palermitana Roberta Schillaci, la catanese Matina Ardizzone e il nisseno Filippo Ciancimino.

Da Qds.it

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Assunzioni alla SRR4: Tallarita fa precisazioni sul suo intervento in aula

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Butera. A margine della già infuocata seduta consiliare di mercoledì anche la polemica sulla vicenda delle 40 assunzioni di lavoratori presso la SRR4. Il tema è stato trattato nel suo intervento dal presidente del consiglio Emilio Tallarita che precisa il senso del suo intervento per evitare strumentalizzazioni.

“Lungi da me pensare che la SRR 4 possa aver agito contra legem -dice Tallarita- e preciso che he le assunzioni, 30 e non 40, sono state operate in forza della clausola sociale (24) e attraverso agenzia interinale (6) per sopravvenuta esigenza di servizio per interventi straordinari.( pulizia spiagge , costone , spazzamento , ecc).Le assunzioni sono avvenute in forza di una norma, previa acquisizione di parere legale, durante la presidenza del sindaco di Mazzarino dott. Marino che ha consentito, tra le altre cose, la stabilizzazione di ben 240 lavoratori di tutti i Comuni della SRR”

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    Dopo il cortocircuito sulla sanità, il sindaco ha convocato la sua maggioranza

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    Il sindaco Terenziano Di Stefano ha convocato per lunedi della prossima settimana una riunione della maggioranza.

    L’iniziativa è stata assunta dopo il cortocircuito creatosi attorno alla mozione Pd sul nuovo ospedale.Il primo cittadino non ci sta e vuole mettere ordine.

    “I miei alleati devono aiutarmi non crearmi problemi. Fino al bilancio riequilibrato non voglio distrazioni di nessun genere.Questo devono capirlo e agire concordando le cose da poter fare e poter dire.Gli alleati veri concertano e non litigano” – è stato lo sfogo del sindaco che ora cercherà di rimettere pace nella sua coalizione

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    Sulla sanità il PCI la pensa come i Civici e auspica unità e lotta

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    Il segretario del Partito Comunista Nuccio Vacca,esprimere la posizione del partito in merito al progetto del nuovo ospedale.

    “Pur non essendo contrari a questa iniziativa- dice- riteniamo che prima di tutto sia fondamentale potenziare l’ospedale esistente, sia per quanto riguarda le strutture che per il personale. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un continuo depauperamento dei servizi sanitari fondamentali per i cittadini del nostro comprensorio, e questa situazione non può più essere tollerata. Gela non deve accettare supinamente una realtà che compromette il diritto alla salute dei suoi abitanti”.

    ” Non intendiamo entrare nel merito delle polemiche interne alla maggioranza- aggiunge- ma riteniamo che sia giunto il momento di agire con responsabilità. È essenziale, pertanto, convocare un incontro per promuovere quella necessaria unità e chiarezza che i cittadini ci richiedono. Solo attraverso il dialogo e la collaborazione possiamo restituire dignità alla nostra città e garantire che la salute venga tutelata come diritto inviolabile. In un clima di incertezze e conflitti politici, ci teniamo a mantenere il focus sui bisogni reali della comunità. , non escludiamo la possibilità di proporre azioni di protesta, incluso uno sciopero generale, per far sentire la nostra voce e quella dei cittadini. La salute è un diritto fondamentale, e non possiamo permettere che venga messa in discussione. È ora di agire con determinazione per il bene della nostra comunità, per assicurare che ogni cittadino possa accedere a servizi sanitari adeguati e dignitosi. La lotta per la salute e il benessere dei cittadini è una battaglia che dobbiamo affrontare uniti. La nostra voce sarà più forte se saremo insieme in questo percorso, perché solo uniti possiamo garantire che i diritti di tutti siano rispettati e che nessuno venga lasciato indietro. Insieme, possiamo fare la differenza”

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