Il 2022, su cui solo un mese fa venivano riposte tutte le speranze per il futuro, si è manifestato. Ha spazzato già via tanti protagonisti della vita sociale e commerciale di Gela. Personaggi che, chi più chi meno, hanno fatto parte della vita dei cittadini che popolano questa città in caduta libera per tanti argomenti, non ultimo la sensibile diminuzione del numero degli abitanti. Abbiamo cominciato a ricordare questo o quell’altro amico e adesso sono i nostri lettori a segnalarci le mancanza dei nostri concittadini che si sono distinti nel loro lavoro, nella vita sociale, negli studi.
Oggi è la volta di Vincenzo Tranchina che è mancato all’età di 80 anni. Dipendente del Comune di Gela, fervido cristiano, innamorato della figura di Papa Ratzinger, poeta per diletto e protagonista nella realizzazione della Biblioteca comunale, quando nel 1986 su disposizione dell’assessore alla Pubblica istruzione Tommaso Cammilleri il materiale dell’archivio comunale fu trasferito nei locali a pianoterra dell’ex lazzaretto del convento agostiniano destinato a divenire sede della biblioteca comunale. Dopo una radicale bonifica indispensabile per le carte che erano state accatastate in maniera provvisoria e semidistrutte da un acquazzone, le vecchie carpette furono sostituite, il materiale cartaceo fu sottoposto ad una prima catalogazione con l’aiuto del personale della biblioteca: il caposezione Vincenzo Tranchina ed i funzionari Salvina Blanco, Maria Di Bartolo e gli ausiliari Michele Gammino, Benito Faraci e Augusto Tignino. Nel 1988, durante il mandato istituzione del sindaco Ottavio Liardi, su proposta dell’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Scaglione, venne concordato di catalogare ed inventariare gli atti dell’archivio. In questo frangente Tranchina trasformò il suo lavoro in una missione e oggi la sua impronta resta indelebile. Ecco una sua poesia:
VIENI FRATELLO – “E dopo la fatica, il riposo…. e dopo la croce, il cielo…. vieni fratello, il regno dei cieli è di tutti. E dopo il buio, la luce…. e dopo il pianto, il riso…. vieni fratello, l’amore di Dio è di tutti. E dopo il peccato’. Si è distinto anche nei concorsi di poesia.
Le esequie domani alle 11.30 nella chiesa San Giovanni Evangelista