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Greco pressa per il rientro di Di Stefano

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Stretta finale per la nuova Giunta. La nuova Dc ha deciso che darà un appoggio esterno al governo Greco. Quindi nessun nome di assessore da indicare a Greco.

In casa di Una Buona idea Terenziano Di Stefano ha ribadito che non tornerà al governo della città lasciando il suo gruppo libero di decidere e quindi di indicare il nome dell’assessore. Sarà il segretario Rino Licata? C’è un problema però. Greco è per un rientro convinto del suo vicesindaco Di Stefano.

L’ Mpa deciderà oggi. Proporrà ancora Ivan Liardi o è la volta di Ugo Costa?  Nel frattempo il sindaco  non è stato con le mani in mano ed appare sempre più chiaro che stia lavorando per una Giunta che sia aderente alla necessità del momento contattando persone di suo gradimento. Nella nuova Giunta appare molto probabile il rientro dell’assessore ai Lavori pubblici Romina Morselli.

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Il Pd a Tallarita e Balbo:”Zuccalà governerà fino al 2027″

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Butera. La risposta del Pd agli attacchi ricevuti in questi giorni dal presidente del consiglio Emilio Tallarita  e da altri consiglieri di opposizione tra cui l’ex sindaco Balbo è netta: ” il Sindaco Zuccalà e la Sua Amministrazione governeranno fino alla scadenza del mandato prevista nel 2027″.

Il Pd ritiene invece che sia il Presidente di parte, che non può più svolgere le sue funzioni. 

Nel documento del circolo buterese dei Dem si fa una premessa:il Sindaco è stato eletto mediante un voto diretto degli elettori e non può essere sfiduciato in alcun modo dai consiglieri attualmente guidati dal Consigliere-Presidente in quanto non raggiungono il quorum dei 2/3 del Consiglio Comunale. Il Presidente, invece, può essere sottoposto a revoca della carica se non rispetta i criteri di imparzialità e le regole previste dallo statuto. Il  consiglio ha funzioni di indirizzo controllo e propositive con proposte mozioni e interrogazioni in materie di sua competenza, tassativamente indicate dalla legge. Quindi non ha potere gestionale. Gli atti Esecutivi sono di competenza dei dirigenti su atti di indirizzo della Giunta comunale  quale organo esecutivo.

In sostanza essere maggioranza in Consiglio non significa poter governare la Città. 

Ma c’è di più ed altro nella nota del Pd.

“Nelle ultime sedute del Consiglio Comunale del 17 dicembre 2024 e del 22 gennaio 2025 – si legge nella nota-   abbiamo assistito ad uno spettacolo indecente, con protagonista principale il Presidente Tallarita che ha attaccato violentemente il Sindaco e la Giunta, nonché il Partito Democratico anche con illazioni e attacchi personali. Nella seduta del 17 dicembre 2024 ha abbandonato l’aula seguito “fedelmente” dalla Consigliera Chimera, violando così il suo ruolo di Presidente super partes.Nell’ultima seduta del 22 gennaio 2025 ha deliberatamente violato il regolamento del Consiglio Comunale. Ha attaccato violentemente Sindaco e PD.

Ha distribuito volantini fra gli “spettatori”.

-Ha tessuto gli elogi dell’ex Sindaco Balbo comunicando testualmente “che il Sindaco Filippo Balbo ha fatto assumere più di 40 persone alla SRR4”.

Non ha spiegato come ha fatto e con quali strumenti legislativi.Il Consigliere Balbo, molto compiaciuto, ha ritenuto di avere l’obbligo di ringraziare pubblicamente per le sue comunicazioni il Presidente. Al Presidente diciamo: non può svolgere la sua funzione, essendo diventato un Presidente di parte e dovendo inoltre chiarire ulteriormente quanto dichiarato in consiglio sulle 40 assunzioni alla SRR4.All’ex Sindaco Balbo, sconfitto sonoramente dagli elettori ribadiamo che  si deve rassegnare.

“Il Sindaco Zuccalà continuerà a governare fino al 2027, portando avanti una politica di servizio verso la nostra Butera, rispondendo ai bisogni della nostra collettività e non a interessi di bottega di gruppi di potere”Il PD sostiene questo progetto ed è aperto ad ogni confronto anche con gli avversari, purché rispettino le regole e non abbiano come scopo della loro azione lo sfascio e la distruzione delle Istituzioni democratiche”- concludono i Dem

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Pepata replica del sindaco Zuccalà al deputato di FdI Scuvera

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Butera. Alla guerra dichiarata dall’on.Totò Scuvera non fa mancare la sua risposta il sindaco Giovanni Zuccalà che non accetta certo l’accusa di speculazioni politiche.Scuvera, come è noto, ha disconosciuto l’assessore Donzella come componente di FdI nella Giunta e ha poi annunciato in pompa magna l’adesione al partito della consigliera Elisabetta Pasqualetto sostenendo in questa circostanza che l”esperienza Zuccalà è finita.Insomma ha fatto capire di voler prendere le distanze dal sindaco.

“Fino a qualche mese fa non era così – replica il primo cittadino di Butera- il deputato di FdI è venuto a Butera ben felice di farsi fotografare con me all’inaugurazione del Presepe ed alla sagra. Un mese fa circa ad un convegno a Villa Peretti da lui organizzato mi ha rivolto i saluti davanti al pubblico anche se io non c’ero.Non sono comportamento di chi vuole prendere le distanze”.

Zuccalà aggiunge altro: “mi ha chiesto di poter avere visibilità a Butera e l’ha avuta.
Akcuni giorni prima del rimpasto mi ha chiesto un altro assessore, non gli bastava la Donzella che era già in Giunta.Il deputato disconosce l’assessore Donzella ma poi gli chiede il voto utile come assessore per l’elezione del direttivo di FdI
Che delusione e che figuraccia fa il deputato.Dice che il partito si sta allargando a Butera perché vi ha aderito la consigliera Pasqualetto sua cugina. Ma non vorrei che invece si è ristretto come i maglioni di lana lavati a 100 gradi”.

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Inaugurazione anno giudiziario, il procuratore generale: “Troppe armi a Gela”

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“C’è una elevatissima propensione alla violenza e alla disponibilità di ingenti quantitativi di armi nel mandamento di Gela. In relazione al numero di residenti è forse la più ‘armata’ d’Italia ed ha disponibilità di molte armi, anche da guerra, fra i quali i micidiali kalashnikov che, com’è noto, non sono mai stati utilizzati da ‘Cosa Nostra’ in Sicilia per colpire obiettivi ‘ordinari’”. Lo ha detto il procuratore generale di Caltanissetta Fabio D’Anna nella sua relazione presentata oggi in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario.

“Il mandamento di Gela ha un modus operandi apertamente ‘corleonese’ con una chiara propensione al ricorso alla violenza più efferata”.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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