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“Greco mantenga fede alla promessa e si dimetta”

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Il capigruppo di FdI chiede le dimissioni dopo le sue bugie narcotizzanti sulla situazione finanziaria dell’Ente.

“Si sono verificate ripetute segnalazioni, da parte della sezione regionale di controllo della Corte dei conti, sulle criticità della tensione di cassa -dice Vincenzo Casciana- che avrebbero dovuto suggerire un pronto intervento per garantire gli equilibri di bilancio, ovvero l’attendibilità dei dati di entrata preventivati in conto competenza, aggiunte a rilievi in merito ai controlli interni e alla relativa conciliazione delle partite debitorie e creditorie,alla spesa del personale, alla gestione del patrimonio, al basso recupero dell’evasione tributaria, all’attendibilità dei residui, all’assenza di un piano triennale di contenimento delle spese, al mancato aggiornamento dell’inventario”
“Nei quattro anni di gestione.- aggiunge – nonostante i solleciti e le criticità rilevate, l’amministrazione non s’è resa protagonista di alcuna azione tempestiva  prudente e correttiva anche in spregio alle continue sollecitazioni pervenute da componenti dell’Assise Civica e dallo stesso Segretario Generale. A fronte di tali fatti oggettivi, il disavanzo non si può imputare alla riforma relativa alla armonizzazione dei sistemi contabili, ma da un sostanziale occultamento negli esercizi di tutta una serie di manovre che avrebbero potuto evitare la creazione di una esposizione debitoria elevata, il cui valore è dipeso dai mancati accantonamenti e dalla sopravvalutazione dell’entità dei residui attivi, palesata (successivamente) dall’emersione di debiti fuori bilancio.
La decisione di dichiarare lo stato di dissesto finanziario doveva rappresentare da parte del Sindaco una scelta vincolata ed ineludibile in presenza dei presupposti di fatto fissati dalla legge ed acclarata da una situazione che esige misure straordinarie per assicurare la sostenibilità finanziaria dell’Ente”
Il Sindaco in tutti questi mesi ha continuato a tranquillizzare con interventi narcotizzanti ed evidenti bugie – incalza Casciana- le dimissioni ritirate dal Sindaco con la scusa di un “irrealistico “piano di riequilibrio restano invece una auspicabile soluzione alla gravissima crisi che attraversa il nostro Comune .Quello che si invocava, era un sussulto di presa coscienza da parte del Sindaco che oggi più che mai dovrebbe mantenere fede alla sua promessa”

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Oggi incontro tra il sindaco e Totò Scerra

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Se il gruppo di Romina Morselli ha avuto parte attiva in tutta la campagna elettorale di Terenziano Di Stefano e ha consentito alla lista del M5S di superare il 5% candidando e facendo eleggere Vincenzo Tomasi, non meno importante è stato il ruolo di Totò Scerra.

La sua candidatura a sindaco ha spaccato il centrodestra impedendo la vittoria al primo turno della candidata dei partiti maggiori Grazia Cosentino e al secondo turno Scerra ha appoggiato Di Stefano e non la Cosentino. L’abbraccio pubblico in piazza tra Di Stefano e Scerra ha confermato ciò che si sapeva già.

Di Stefano ha un impegno con Scerra ma anche resistenze interne per poterlo rispettare. I contatti tra i due riprenderanno oggi nel corso di un incontro previsto in mattinata. Scerra chiederà chiarezza e Di Stefano dovrà darla. Il sindaco però ha un impegno più urgente con il Pd che reclama il terzo assessorato.

Il quadro complessivo non è piacevole.La Giunta sembra la porta scorrevole di un hotel che gira continuamente perché c’è chi entra e chi esce.

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Va avanti bene il progetto di PeR e Sinistra futura per costruire l’alternativa al centrodestra di Schifani

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L’ex deputato Miguel Donegani può essere più che soddisfatto. Va avanti bene e si radica  nel tessuto politico regionale il processo di costruzione di un’alternativa al governo Schifani.

C’erano novanta delegati da tutte le province siciliane  all’affollata l’assemblea regionale tenutasi stamattina  all’ Hotel Politeama a Palermo nel corso della quale PeR e Sinistra futura hanno presentato la piattaforma programmatica di un governo della Regione alternativo al centrodestra. Oltre a Donegani e a Pippo Zappulla con Mariella Maggio leader dei due gruppi politici federati, c’erano vari ospiti della stessa area politica dal fondatore di Controcorrente Ismaele La Vardera al segretario regionale della Cgil Mannino ai rappresentanti di Sinistra Italiana e Verdi.

Un incontro per   definire il progetto comune. <Per prima cosa alleanze chiare – ha detto Miguel Donegani – Pd e M5s non sono nostri nemici ma nemmeno possono pensare di costruire da soli l’alternativa. Inoltre si deve stare insieme con chiarezza. Le alleanze per la Regione così come quelle per i territori devono essere di centrosinistra senza ambiguità>.

Un concetto questo che Donegani aveva ribadito anche durante la costruzione delle alleanze per le Amministrative di Gela. La sua uscita dall’Agorà fu determinata anche dalla presenza tra gli alleati Di Stefano del Mpa che governa a Palermo con Schifani. <Nel centrosinistra la questione non può solo essere chi andrà a fare il candidato alla presidenza della Regione – ha detto Donegani – dobbiamo essere nettamente alternativi al centrodestra, senza ambiguità. Guardiamo ai territori, dove si muore di liste di attesa nella sanità. Si parla tanto di nuovi ospedali ma prima di tutto miglioriamo quelli che già ci sono>.  Convergenze ci sono state con la Cgil, soprattutto riguardo ai quesiti referendari che PeR e Sinistra futura intendono sostenere.  

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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