Seguici su:

Attualità

Greco contrario all’accesso alle Mura dal lato Est

Pubblicato

il

Il Sindaco Lucio Greco ha partecipato questa mattina ad una riunione in remoto del Comitato tecnico scientifico del Parco Archeologico di Gela. Nel corso della stessa, in cui sono stati affrontati svariati argomenti, è stata discussa nuovamente la proposta del Comune per un nuovo accesso alle Mura Archeologiche lato est.

Il primo cittadino ha ribadito la propria contrarietà alla scelta di traslare l’ingresso dalla posizione attuale al lato Sud (lato mare) spiegandone le motivazioni. Contrarietà supportata anche da associazioni culturali e semplici cittadini sollecitazioni che rivendicano un  migliore accesso al sito e soprattutto nuovi spazi per poter parcheggiare autobus turistici o semplici auto. La richiesta del Sindaco ha trovato la disponibilità della Sovrintendente ai Beni Culturali, Daniela Vullo, che porrà la questione all’esame della prossima riunione del CTS.

Sfruttare l’area verde adiacente la recinzione delle Mura Timoleontee consentirebbe, con un investimento contenuto, l’accesso diretto lato est, mantenendolo in viale Indipendenza. Diversamente, l’ipotesi di una strada di accesso attraverso il Lungomare presenta diversi elementi negativi, soprattutto durate la stagione estiva per il notevole flusso dei bagnanti in quel tratto. Senza dimenticare che si tratta di un’area a rischio franoso. Una idea sposata e sostenuta anche dal dottor Giuseppe Nicoletti, componente del CTS.

Durante l’incontro si è discusso anche della carenza di personale. “Il problema è di natura strutturale – ha detto il Sindaco Greco – così come accade da noi al Comune, anche i dipendenti del Parco Archeologico sono sempre meno per via dei pensionamenti. Ritengo sia indispensabile un intervento diretto della Regione, che deve porsi l’obiettivo di superare un problema atavico, soprattutto in prospettiva dell’apertura del Museo della Nave Greca e del  riqualificato Museo Regionale”.  

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

L’impianto biojet tassello importante nella bioraffinazione di Enilive

Pubblicato

il

Enilive annuncia l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione) nella
bioraffineria di Gela, in Sicilia.
La produzione è stata avviata nei giorni scorsi e l’impianto ha una capacità di 400mila tonnellate/anno, pari a quasi un terzo della domanda di SAF prevista in Europa nel 2025* in conseguenza dell’entrata in vigore della ReFuelEU Aviation. Il Regolamento (UE)
2023/2405 stabilisce, infatti, che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano che il jet fuel messo a disposizione degli operatori aerei in ogni aeroporto dell’Unione Europea contenga quote di SAF. L’immissione sul mercato di SAF dovrà avvenire in quantità crescenti secondo la seguente traiettoria: 2% minimo dal 1°gennaio 2025 e un incremento
della quota ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045)
fino a raggiungere il 70% dal 2050.
Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF dal settembre 2022, grazie alle prime produzioni realizzate in sinergia tra la bioraffineria Enilive di Gela e
altri impianti Eni a partire da materie prime di scarto. Entro il 2030 Enilive prevede di
aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno e di incrementare l’opzionalità della produzione di SAF fino a 1 milione di tonnellate/anno entro
il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030, anche grazie ai nuovi progetti in corso nella bioraffineria di Venezia e alla realizzazione di nuove bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud.


La bioraffineria di Gela ha una capacità di lavorazione pari a 736 mila tonnellate/anno di biomasse, prevalentemente da materie prime di scarto e rifiuti come oli alimentari esausti,grassi animali, sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. L’innovativa produzione di SAF a Gela è stata resa possibile grazie a modifiche impiantistiche, in particolare dell’unità isomerizzazione a cui sono stati aggiunti un reattore e una sezione di separazione prodotti,
e del parco serbatoi e strutture logistiche. A breve saranno ultimati anche gli investimenti per il potenziamento della sezione di pretrattamento delle cariche con la costruzione di una terza linea di degumming, che consentiranno di ampliare ulteriormente la tipologia delle
materie prime di scarto e residui da trasformare in biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrotrattato).
“Gli impianti e le tecnologie che stiamo sviluppando sono un’ulteriore conferma della strategia di Enilive, tra i leader nella produzione di biocarburanti HVO, caratterizzata da una forte crescita dell’offerta di prodotti sempre più sostenibili. Eni ha iniziato a investire in
questo settore più di dieci anni fa – ha commentato Stefano Ballista, Amministratore delegato di Enilive – e Enilive sarà tra le prime compagnie al mondo a produrre quantitativi
rilevanti di SAF. Entro il 2026 sarà operativo anche l’impianto per la produzione di carburante
sostenibile per l’aviazione a Porto Marghera, nella bioraffineria di Venezia, ed entro il 2030 si aggiungeranno i nuovi impianti in Italia e all’estero”.

Continua a leggere

Attualità

Al via la produzione a Gela di carburante sostenibile per aerei

Pubblicato

il

Nell’anno in cui, in base alle norme comunitarie, le aziende del settore del trasporto aereo sono obbligate ad utilizzare il 2% di carburante sostenibile non prodotto con fonti fossili, nel sito industriale di Eni viene presentato l’avvio della produzione di carburante Saf da un impianto denominato biojet.

Alla presenza del sindaco Terenziano Di Stefano e dell’assessore regionale all’industria Edy Tamaio è stato presentato l’impianto che produrrà 400 mila tonnellate annue di carburante sostenibile quasi un terzo della domanda di Saf in Europa.Si può utilizzare in miscela con i carburanti tradizionali fino al 50% e non è necessario modificare aerei

Continua a leggere

Attualità

Rinvio a giudizio del Vescovo, indagini del Visitatore apostolico

Pubblicato

il

Il Vaticano ha inviato ad Enna un visitatore apostolico per un’indagine sul comportamento che il vescovo di Piazza Armerina, monsignor Rosario Gisana, e gli altri prelati coinvolti, avrebbero avuto nella vicenda relativa al processo a Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato a 4 anni e mezzo di carcere per violenza sessuale su minori dal tribunale di Enna, lo scorso 5 marzo.

Gisana e il suo vicario giudiziale, Vincenzo Murgano, attualmente parroco della chiesa Madre di Enna, sono stati rinviati a giudizio per falsa testimonianza. Al visitatore apostolico toccherà relazionare direttamente a Papa Francesco sullo stato della diocesi piazzese.”Il Vescovo mons. Rosario Gisana, segue con serenità gli sviluppi del procedimento penale in corso. Nel ribadire l’estraneità alle accuse, rinnova la sua fiducia nell’operato della Magistratura”: è quanto si legge in un comunicato stampa della Diocesi.

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità