Il sindaco di Gela commenta la nuova ordinanza del Governo Musumeci e, come di consueto, prende di petto i cittadini tacciandoli di superficialità nel non volere vaccinarsi.
“La nostra città rientra tra i 55 comuni per i quali, da domani, entrerà in vigore il nuovo provvedimento del Presidente della Regione, Nello Musumeci. Un’ordinanza che prevede nuove regole, più restrittive, e un tavolo permanente tra Asp e Sindaci. L’obiettivo, come si legge nell’ordinanza stessa, è ridare slancio alla campagna vaccinale, imporre l’utilizzo di mascherine all’aperto e ribadire il divieto di assembramento in pubblico e le misure di contenimento per gli eventi privati (green pass da vaccino o da tampone nelle 48h antecedenti).
Sono tutte misure che, in realtà, a Gela erano già in vigore, dato che, alla luce dei dati allarmanti che hanno caratterizzato tutta l’estate, ho firmato diverse ordinanze. Di conseguenza, per la nostra città cambia poco o nulla, le norme anticontagio restano quelle di sempre.
Quello che deve fare riflettere, però, è che, nonostante i reiterati appelli, c’è uno zoccolo duro che resiste e si oppone alla vaccinazione, per superficialità o perché teme effetti avversi. Così, anche Gela, archiviato lo sprint iniziale, si è arenata su una bassa percentuale di vaccinati, inferiore al 60%, e ha registrato una incidenza di contagi nei giorni dal 13 al 19 agosto superiore a 150 casi per 100 mila abitanti.
E’ a queste persone che voglio rivolgermi ancora una volta, affinché mettano da parte le paure e si affidino alla scienza. Quella stessa scienza che, in passato, ha debellato altre gravi pandemie ed emergenze sanitarie. Non è più tempo di tergiversare, è tempo di prendere il coraggio a due mani e agire, per la nostra salute e quella degli altri. Tra l’altro, l’anno scolastico è alle porte e nessuno di noi vuole che sia come gli ultimi due, ostaggio di continue quarantene e chiusure che privano i nostri studenti della serenità che meritano e del diritto alla socializzazione.
A loro chiedo di recarsi all’hub allestito al PalaCossiga e di vaccinarsi. Per tutti, invece, l’appello è a rispettare le norme anticontagio che, ormai, abbiamo imparato a conoscere bene: mascherina, igienizzante per le mani e mantenere almeno un metro di distanza. Le nuove varianti sono molto aggressive e si propagano con estrema velocità, e solo noi abbiamo il potere di fermarne l’avanzata”.