Sulla crisi idrica si consuma lo scontro tra l’ex sindaco Lucio Greco e l’attuale governo della città. Un duro attacco al suo successore ( ma anche al sindaco di Niscemi Massimiliano Conti) quello lanciato stasera dal primo cittadino. Pubblichiamo per intero l’intervento dell’avv.Greco, il primo da quando non è sindaco in cui usa questi toni forti verso il suo ex vicesindaco ed oggi primo cittadino:
“Sino a pochi giorni fa sostenevate di gestire l’emergenza idrica “governando processi e priorità con dirigenti, funzionari e gestori”. Aggiungevate, con molta malizia e inaccettabile cinismo, che a Gela, nei giorni del ballottaggio del 23 giugno, c’erano le autobotti in piazza, modello Burundi; e tutto questo “a causa di una strafottenza politica senza precedenti”. E adesso? Ora che una goccia d’acqua non si trova neanche a peso d’oro, di chi è la colpa? Se dovessi seguire le stesse vostre logiche dovrei attribuire la colpa di questa emergenza, che non è paragonabile neanche con certi paesi sub sahariani, solo alla vostra incapacità.
Ma l’esperienza accumulata in tanti anni di amministrazione e il rispetto che ho sempre avuto verso le persone, mi portano a fare delle considerazioni rigorose ma serie. Il problema dell’acqua nella nostra città è sempre stato grave per le seguenti ragioni: 1)Caltaqua si fa forte di un contratto trentennale e può vantare buoni rapporti con una certa politica; 2)gli organi di controllo come (l’ATI) costituita da tutti i sindaci della provincia, non hanno mai preso posizioni contro la società che gestisce il servizio idrico, che si è così, sentita libera di non dare conto a nessuno; 3) l’attuale presidente di questo organo di controllo, il sindaco di Niscemi Conti, non ha dato corso a quanto deliberato dalla commissione di valutazione dell’operato del gestore del servizio idrico, con cui si chiedeva la risoluzione del contratto. Per completezza d’informazione e per difendere la mia onorabilità, mi preme precisare che i sindaci che hanno chiesto la risoluzione del contratto sono stati quelli di Gela e di Caltanissetta. Speriamo che i sindaci che hanno preso il nostro posto faranno altrettanto. Tutto questo dovrebbe far riflettere gli attuali amministratori della nostra città, i quali dovrebbero evitare di lasciarsi andare a facili proclami di vittoria. Ci vuole serietà, sobrietà, conoscenza approfondita dei problemi e rispetto delle persone. Sono questi gli ingredienti che servono in questa fase così delicata e serviranno quando altre emergenze si presenteranno con tutta la loro gravità. Le crisi vanno affrontate con atteggiamenti rigorosi e consapevoli. Certe guasconate, sopratutto tramite social, lasciamole a chi non riveste ruoli così importanti.