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Grandi pulizie nel quartiere ‘Ospizio Marino’

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Il Comitato di quartiere ‘Ospizio marino’ fa sul serio. Ha deciso di riqualificare la zona che vive e va dritto all’obiettivo.
Un progetto grande semplice ed economico che richiede la partecipazione di quanti amano vivere in una città degna di tale nome. Ci proponiamo di rimuovere. L’anno scorso le grandi pulizia, con l’arrivo della primavera 2022 vuole riqualificare la Macchia Mediterranea con un progetto di pulizia di ciò che deturpa la meravigliosa natura che Gela possiede e della quale non si è mai accorta. E i residenti del quartiere Ospizio marino ce l’hanno sotto casa e pochissimi hanno il piacere di godersela. “Presto speriamo di poter realizzare un sentiero intorno ad essa – dice il presidente pro tempore Emanuele Sacco – percorribile a piedi dove si può fare anche running al sicuro dal pericolo e dallo smog delle auto e speriamo di essere autorizzati anche per qualche occasionale passeggiata a cavallo. Appuntamento sabato pomeriggio alle ore 14:30 nella spiaggia sottostante la foce del fiume Gela.

A Gela non c’è piena coscienza dei tesori che possiede la città. Non è mai stata diffusa una cultura adeguata per comprendere le radici del passato e l’importanza delle bellezze naturalistiche che fanno muovere flussi di studiosi che approfondiscono i temi naturalistici. Abbiamo fatto una piccola ricerca.

La macchia mediterranea è uno dei principali ecosistemi mediterranei. Si tratta di una formazione vegetale arbustiva costituita tipicamente da specie sclerofille, cioè con foglie persistenti poco ampie, coriacee e lucide, di altezza media variabile dai 50 cm ai 4 metri: spesso si tratta di formazioni derivanti dalla foresta mediterranea sempreverde.

La macchia mediterranea propriamente detta non va confusa con altre formazioni arbustive degli ambienti mediterranei, in particolare la Gariga, costituita da arbusti in genere di minore taglia, non sclerofilli, ma spinosi o malacofilli. Scientificamente le macchie rientrano nella classe Quercetea ilicis, mentre le garighe afferiscono ad altre classi, come Rosmarinetea officinalis e Cisto-Lavanduletea. Dal punto di vista dinamico ed ecologico le garighe rappresentano prodotti di estrema degradazione delle macchie e crescono su suoli pietrosi.

La macchia mediterranea si può diversificare per composizione floristica e sviluppo strutturale. Macchia alta. La vegetazione dello strato superiore è prevalentemente composta da specie a portamento quasi arboreo, con chiome che raggiungono i 4 metri d’altezza. In questa macchia sono rappresentative le specie del genere Quercus (leccio e sughera), quelle del genere Phillyrea (ilatro e ilatro sottile), ed inoltre Arbutus unedo, cioè il corbezzolo, alcune specie del genere Juniperus (in particolare Ginepro rosso), il lentisco e altre di minore diffusione. Queste macchie in certi casi possono evolvere verso il climax della foresta mediterranea sempreverde.

Macchia bassa. La vegetazione dello strato inferiore è prevalentemente composta da specie a portamento arbustivo, con chiome che raggiungono al massimo i 2-3 metri d’altezza. Nella composizione floristica possono entrare specie delle garighe, come l’euforbia arborea, le ginestre e altre cespugliose quali i cisti e il rosmarino. Questa macchia in realtà è una forma di passaggio alla vegetazione di gariga.

La macchia mediterranea presenta una distribuzione prevalente nelle zone caldo-aride, caratterizzate da inverni miti e umidi ed estati calde ed aride, con scarse precipitazioni. Ad effetto di tali condizioni, specie fra gli arbusti, ed in generale, è diffuso il fenomeno della estivazione totale o parziale, cioè le piante concentrano la fase di maggiore vegetazione in inverno o in primavera, mentre sono in parziale o totale stasi vegetativa in estate.

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Nuove regole dalla Regione per snellire la redazione dei Pudm

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Nuove regole per snellire le procedure di approvazione dei Piani di utilizzo delle aree demaniali marittime (Pudm) sono state pubblicate con decreto dall’assessorato all’Ambiente della Regione Siciliana con l’obiettivo di aiutare i Comuni balneari, che non hanno ancora presentato i loro Pudm, a redigerli quanto prima e avere a disposizione gli strumenti per affidare le concessioni balneari.

«È stata nostra cura far approvare all’interno della Finanziaria regionale una norma che consente una pianificazione regionale delle aree marittime, strumento indispensabile con la nuova disciplina nazionale – ha affermato l’assessore al Territorio e all’ambiente, Giusy Savarino – . Oggi, con questo nuovo decreto a mia firma, si snellisce l’iter per l’adozione dei Pudm da parte dei Comuni, rendendo più veloci tutte le fasi ed evitando i doppi passaggi. Anche la Commissione tecnico scientifica, dietro mio input, darà una corsia preferenziale nella valutazione ambientale ai Pudm che arrivano dagli enti locali. Col presidente Schifani abbiamo concordato di muoverci su due binari – ha aggiunto Savarino –  una pianificazione regionale a monte che ci garantisca sull’assenza di regolamentazione comunale e dall’altro, con questa misura, sosteniamo i centri balneari che hanno riscontrato difficoltà nell’elaborare i loro piani, ancora tanti nell’isola. Cerchiamo inoltre di garantire che le concessioni balneari, sia quelle brevi che quelle più lunghe, siano affidate con un’adeguata regolamentazione che darà finalmente ai gestori la serenità di poter programmare investimenti e assumere personale».

A breve saranno pubblicate le linee guida sui bandi per quei Comuni che sono in stato avanzato sui Pudm

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Per la sicurezza del Capodanno Rai a Reggio Calabria anche le donne e gli uomini della Europolice 

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Nell’imponente servizio d’ordine richiesto per il Capodanno Rai anche le donne della Europolice srl, che svolgono il servizio di vigilanza presso il tribunale di Gela. Un’esperienza professionalmente molto importante, nell’evento tenutosi in piazza Indipendenza a Reggio Calabria: presenti anche il loro responsabile e guardie provenienti da altri paesi.

Il grande spettacolo, intitolato “L’anno che verrà” e condotto da Marco Liorni, è stato un vero successo: sul palco artisti del calibro di Anna Oxa, Diodato, Arisa, J-Ax, Ermal Meta, Sal Da Vinci e tanti altri. Sul piano della sicurezza, tutto sotto controllo anche grazie al contributo delle donne e degli uomini della Europolice srl.

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Fondi Democrazia partecipata salvati in extremis.Acquistati arredi per San Giacomo

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Evitato in extremis al Comune di dover rimandare indietro alla Regione i 60 mila euro assegnati per finanziare il progetto di Democrazia partecipata di due anni fa. Allora il più gettonato fu il progetto sugli arredi urbani di San Giacomo presentato dal comitato di quartiere di cui allora faceva parte Massimiliano Giorrannello oggi consigliere comunale di Una buona idea.

 Ed è stata la caparbietà dell’assessore ai Lavori pubblici Luigi Di Dio e di Giorrannello che ha trascorso l’ultimo giorno dell’anno negli uffici comunali a portare a compimento la procedura per acquistare gli arredi. Panchine e fioriere a prova di ladri perché molto pesanti e, quindi, difficili da asportare, dissuasori meccanici, faretti per illuminare l’arco: sono alcuni degli arredi acquistati nell’ultimo giorno utile.

<Un paio di mesi – il tempo della fornitura e l’installazione – e la piazza San Giacomo avrà  un nuovo look-  commenta Massimiliano Giorrannello –   sono contento anche per gli anziani del quartiere che non dovranno più trascorrere le giornate seduti  sui dissuasori di cemento ma avranno a disposizione le panchine. La piazza sarà più gradevole e vivibile. Per questo risultato, giunto in extremis, ringrazio l’assessore Di  Dio e i Lavori pubblici del Comune che, come me,non si sono risparmiati l’ultimo giorno dell’anno>

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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