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Grande partecipazione alla visita a Montelungo organizzata dal Club per l’Unesco

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Conoscere il territorio è il punto di partenza per il rispetto dei Beni archeologici e paesaggistici da parte della collettività e per porre le basi per la loro valorizzazione per fini turistici.


Piena soddisfazione del Presidente del Club per l’Unesco Giuseppe Nicoletti e degli organizzatori dell’evento per il successo dell’iniziativa di promozione culturale del territorio di Gela con visita alla collina di Montelungo che è stata realizzata con il Patrocinio del Comune.

La numerosa partecipazione è andata al di là di ogni aspettativa a dimostrazione della sete di cultura dei cittadini che hanno risposto all’invito con entusiasmo e molta curiosità. Più di un’ora e mezza di percorso sotto la calura e l’umidità, quasi da subito non avvertite, via via che l’Archeologo socio del Club per l’Unesco Eugenio Maniscalco, somministrava con dovizia di particolari le informazioni storiche sul Parco, sui reperti archeologici appena visibili e su altri la cui esistenza sotto il terreno era facilmente immaginabile, grazie alle indicazioni della guida.


Diversi studiosi in passato, tra cui Paolo Orsi e prima ancora nel 1800 Schubring, Holm, Evans, Freeman, Busolt, hanno attenzionato dal punto di vista archeologico la collina, per lo più orientati dalle indicazioni di Diodoro Siculo (80-20 a.C.) che nei suoi scritti citò gli eventi storici del 405 a.C.e della guerra con i Cartaginesi che si concluse con la battaglia di Gela e la successiva pace di Gela.

La collina di Montelungo è stata attenzionata anche dal compianto Prof. Sebastiano Tusa per i periodi storici degli insediamenti dell’uomo di molto precedenti le vicende greche, cartaginesi e bizantine. Eugenio Maniscalco sostiene che la collina di Montelungo andrebbe studiata ed indagata con un programma organico di scavi perché potrebbe essere fonte di tante sorprese archeologiche a dimostrazione che il nostro territorio è uno scrigno di tesori da scoprire e valorizzare.


Grande interesse dei partecipanti all’escursione è stato mostrato nell’apprendere notizie sui ruderi di un grande caseggiato che dalla collina sovrasta la grande Piana di Gela un tempo i Campi Geloi, citati da Virgilio nel libro terzo dell’Eneide.

L’illustrazione dell’archeologo Maniscalco di fatti ed aneddoti della vita agricola, tramandati sino ad oggi dalle precedenti generazioni e ricostruiti con la bravura di chi sa rappresentare i fatti del passato, ha tenuto con il fiato sospeso gli escursionisti, per la curiosità di sapere che ha stimolato tante domande. L’attenzione è stata massima e a mano a mano che si procedeva lungo il percorso lo sguardo veniva attirato dagli splendidi paesaggi della costa e dall’azzurro mare che si sviluppa da Manfria a Scoglitti e dal tramonto del sole che ci concedeva l’ammirazione di variegati colori di rosso, arancione, misti al grigio di qualche nuvola e nebbiolina da evaporazione delle acque del Mediterraneo, dopo una assolata giornata. Verso la conclusione del percorso la guida, stupiva i partecipanti con un accenno all’ ultima visita di Enrico Mattei a Gela. Il giorno prima di partire, il pomeriggio tardi, volle salire a Montelungo per ammirare ancora una volta il mare ed il paesaggio all’imbrunire, ne era incantato. Pare abbia confidato che gli sarebbe piaciuto, più avanti ancora con l’età, farsi una casa sulla collina e godersi quel magico ambiente. Per semplice coincidenza, a distanza di molti anni, quasi nella stessa ora dell’ultima visita di Mattei a Montelungo, volgeva al termine l’escursione del Club per l’Unesco con gli apprezzamenti immancabili per l’archeologo Maniscalco.

La visita culturale si è conclusa con un arrivederci del Presidente del Club per l’Unesco Giuseppe Nicoletti ad altre iniziative nel contesto del Progetto per la Candidatura Unesco dell’Identità Culturale della Valle del fiume Gela, riguardante l’ampio territorio geografico tra Gela, Butera e Niscemi per la formazione dei dossier richiesti dalla severa procedura della candidatura Unesco tra i cui requisiti vi è la partecipazione e la condivisione del progetto da parte della collettività.

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Aumenta il contributo a fondo perduto per gli investimenti delle imprese artigiane

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Palermo – Implementato il contributo a fondo perduto per gli investimenti delle imprese artigiane.

Sbloccate le pratiche scorte rimaste al palo con “Più Artigianato”Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai hanno incontrato l’assessore TamajoSbloccate le pratiche scorte di Più Artigianato e innalzato il contributo a fondo perduto per gli investimenti delle imprese artigiane, dal 20 al 35%.

È stato un incontro produttivo quello di questa mattina tra le quattro sigle dell’artigianato, Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai con l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo. Un appuntamento voluto dalle organizzazioni degli artigiani che hanno chiesto un incontro urgente a Tamajo per dare una boccata di ossigeno a un settore indispensabile per l’economia siciliana.

“L’assessore Tamajo – hanno commentato Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai – ha subito centrato il problema ed è andato incontro a tutte le necessità che gli abbiamo rappresentato. Sono state così sbloccate le pratiche scorte di Più Artigianato, che erano rimaste al palo per problematiche sulle finalità del finanziamento”.Di rilievo, l’innalzamento del contributo a fondo perduto dal 20% al 35% per gli investimenti delle imprese artigiane. “Tamajo ha riconosciuto le esigenze del mondo dell’artigianato e non possiamo che essere soddisfatti – hanno concluso le organizzazioni –.

È necessario che la politica e le associazioni di categoria dialoghino insieme e portino a casa i risultati a vantaggio del tessuto dei piccoli imprenditori”.

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Alberi & biodiversità”: oltre 80 partecipanti all’evento organizzato a Caltanissetta da WWF Sicilia Centrale

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Caltanissetta-Si è svolta domenica scorsa a Caltanissetta l’eco-passeggiata alla scoperta degli alberi e arbusti autoctoni e della biodiversità dell’entroterra siciliano, organizzata da WWF Sicilia Centrale e dall’Associazione Vivaisti Forestali (AVIF) presso la sede di quest’ultima in contrada Misteci. In occasione della «Giornata nazionale degli alberi», l’evento “Alberi & biodiversità” ha consentito ad oltre 80 partecipanti (provenienti dalle province di Caltanissetta ed Agrigento) di conoscere, attraverso il cammino in natura, le essenze tipiche dei nostri boschi e la loro coltivazione in vivaio, dalla fase della raccolta dei semi fino alla messa a dimora nelle piantagioni di forestazione.

Grazie alla presenza di validi esperti dell’AVIF – gli agronomi Santi Di Fede e Riccardo Maira; il naturalista Amedeo Falci; i dottori forestali Bruno Marino, Giusi Napolitano e Francesco Matraxia – sono state affrontate, inoltre, varie tematiche – dall’allevamento dell’ape nera sicula alla lotta alla desertificazione; dalla riforestazione alla tutela dei suoli; dalle emergenze naturalistiche della zona alla salvaguardia della biodiversità boschiva alle misure di adattamento agricolo ai cambiamenti climatici – nell’ottica di far nascere nei cittadini maggiore consapevolezza sui temi ambientali, di rafforzare il rapporto con la Natura ed educare alla sostenibilità, favorendo un cambiamento nei comportamenti e nelle scelte degli stili di vita capaci di creare un futuro migliore, più ricco, più verde, sano ed equo per tutti. In diversi momenti dell’escursione, infatti, gli esperti relatori hanno accompagnato i numerosissimi partecipanti nell’esplorazione del territorio e nella “sperimentazione diretta” e sul campo delle informazioni e conoscenze teoriche esposte: una forma di educazione ambientale in modalità outdoor che ha come protagonista la Natura in una dimensione concreta e tangibile.

Al termine delle escursioni divulgative, tutti i partecipanti sono stati direttamente coinvolti nella messa a dimora di decine di alberelli di Sorbo domestico (Sorbus domestica) nei pressi del laghetto artificiale realizzato nell’ambito di un progetto di contrasto alla desertificazione, che oggi è diventato una piccola oasi naturale ed un prezioso bacino di biodiversità. Con l’occasione, è stata ufficializzata la collaborazione tra il WWF e l’AVIF – formalizzata con un accordo quadro sottoscritto nei giorni precedenti dai rappresentanti dei due enti del terzo settore – che prevede anche l’affidamento del laghetto per la sua destinazione a “sito di osservazione faunistica e della flora autoctona” a disposizione dei soci e volontari del WWF nisseno. Con azioni mirate, il laghetto diverrà un “laboratorio naturalistico” sperimentale con vari micro-habitat in cui osservare direttamente non solo le diverse forme di viventi, ma anche la relazione alla base delle reti ecologiche, attirando la piccola fauna, in particolare insetti e uccelli, e offrendo luoghi-rifugio a piccoli animali. 

Un alberello di Sorbo domestico è stato donato dall’AVIF a ciascun partecipante quale specie “incoronata” come albero del 2024 in Europa: può vivere fino a 200 anni, regalando a varie generazioni di osservatori la bellezza dei suoi fiori bianchi e color crema in primavera, foglie variopinte in autunno e frutti particolarmente utili per l’ecosistema.

«La collaborazione con l’Associazione Vivaisti Forestali AVIF proseguirà anche nei prossimi mesi con altre iniziative comuni ed azioni concrete – spiega Ennio Bonfanti, presidente di WWF Sicilia Centrale – sempre volte alla salvaguardia del territorio e ad offrire l’opportunità di arricchimento della conoscenza di tutti gli amanti della natura. In questo modo intendiamo far conoscere alla collettività anche gli sforzi che WWF e AVIF sostengono per la conservazione della natura e del patrimonio di biodiversità dei nostri territorio, condividendo con la comunità momenti di formazione, informazione, sensibilizzazione ed anche semplice svago e piacere di trovarsi a contatto con la Natura

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Il progetto del porto c’è,vanno aggiornate le autorizzazioni ambientali

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Questa mattina, insieme al Sindaco di Gela, Terenziano Di Stefano, alla sua Giunta e al Dirigente Provinciale di FDI, Vincrnxo Casciana Vincenzo,l’on Scuvera ha partecipato a un incontro determinante con il Presidente dell’Autorità Portuale della Sicilia Occidentale, Dott. Pasqualino Monti, il quale merita un particolare riconoscimento per la sua alta professionalità, preparazione e per la piena disponibilità a collaborare attivamente con il nostro territorio.

Nel corso della riunione, ho avuto l’opportunità di confrontarmi direttamente con il Presidente Monti- rende noto Scuvera- e sono stati delineati i progetti per il futuro porto di Gela, insieme ai passaggi operativi che guideranno il processo nei prossimi mesi. Il primo passo sarà la richiesta al Ministero dell’aggiornamento delle autorizzazioni ambientali, fondamentale per l’avanzamento del progetto e la realizzazione dell’opera di allungamento del braccio di ponente.Questo incontro ha rappresentato un momento di dialogo e collaborazione proficua tra tutte le parti coinvolte, tutte unite dall’obiettivo comune di realizzare un’infrastruttura strategica per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Un sentito ringraziamento va al Governo regionale, guidato dal Presidente Schifani, e all’Assessore Regionale On. Alessandro Aricò, e On. Carolina Varchi per l’impegno costante e il supporto concreto che stanno offrendo alla città di Gela.Il Porto di Gela è un’opportunità concreta. Bisogna crederci con determinazione e lavorare insieme per renderlo una realtà per la nostra città”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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