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Attualità

Gli infermieri trattati come eroi ‘usa e getta’

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Nessun riconoscimento per gli infermieri, eroi usa e getta dimenticati dalle istituzioni, ma sempre in prima linea. È il duro affondo del sindacato Nursind di Caltanissetta che in una lettera aperta ricorda le tante promesse ricevute e mai rispettate. “Ancora oggi siamo purtroppo le ultime persone che i pazienti Covid vedono prima di morire – scrive il sindacato – Ci siamo ammalati e tanti colleghi sono morti. Quello che hanno fatto le istituzioni dopo mesi di duro lavoro è sotto gli occhi di tutti. È una parabola paradossale quella degli infermieri che lavorano e che hanno lavorato durante l’emergenza pandemica”.E ancora, la segreteria guidata da Giuseppe Provinzano prosegue: “Dall’ottobre 2020, mese in cui ci siamo ritrovati nella seconda ondata, non abbiamo smesso di lavorare intensamente per limitare gli effetti mortali che il Covid provoca su chi si ammala. Ma in questi mesi nulla è cambiato per la nostra professione: siamo sempre in pochi, trattati come l’ultima ruota del carro e sovraccaricati di lavoro. Siamo arrivati quasi al punto che per avere un riconoscimento bisogna rimetterci la vita. Non sono bastati tutti gli infermieri che a causa del Covid sono morti per salvare altre vite. Sono passati 14 mesi dall’annuncio della pandemia globale – prosegue il sindacato degli infermieri -,e in tutto questo tempo abbiamo continuato a lottare insieme ai medici ed operatori sanitari a stretto contatto con il Coronavirus, mettendo spesso a repentaglio la nostra salute e quella dei nostri cari. Siamo stati i primi nel mondo occidentale a dover fronteggiare l’emergenza pandemica e fornendo anche un esempio per gli altri paesi”. Il Nursind quindi conclude: “Purtroppo come sempre la nostra professione, l’impegno, il sacrificio pagato anche con la vita, tutto è finito nel “dimenticatoio”. E tutte le volte che rivendichiamo i nostri diritti e le promesse, fatte dal governo, dalla politica, dalle istituzioni e dalle Direzioni aziendali, l’unica risposta che riceviamo è un assordante silenzio”.

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Attualità

Il gelese Holy Francisco sfila alla Fashion Week di Milano

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Gela ed i suoi talenti sempre protagonisti nel mondo delle arti e dello spettacolo.

La terza giornata della Milano Fashion Week si e’ aperta con un talento gelese il cantautore Holy Francisco già conosciuto al grande pubblico per la sua partecipazione a talent nazionali quali Amici ed Xfactor e non be vuole sapere di lasciare il suo sogno di calcare le scene del mondo dello spettacolo e ci riprova. E con successo anche..!

Holy Francisco a sorpresa apre la giornata della fashion week milanese tra lo stupore dei partecupanti indossando un insolito abito di Simon Craker, fatto di biglietti variopinti. Il marchio indossato riscuote molto successo tra i buyer di Hong Kong e Giappone.

Eccolo mentre sfila, con la disinvoltura che lo contraddistingue.

Holy (Francesco Guarnera) si presta alla moda come forma artistica per ricercare , come già fatto nelle sue canzoni, condizioni di rottura. La parola crack, appunto rottura, contenuta nel marchio indossato ne è la dimostrazione. In particolare Holy indossa un capo che è inno al riciclo per un mondo sostenibile da un punto di vista ambientale.

Per chi ha vissuto ed è cresciuto a Gela un inno al riscatto della città. Una città che molto probabilmente i nostri giovani artisti vorrebbero più pulita meno inquinata e magari che possa garantire ai giovani talenti maggiori opportunità.

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Auser e Spi per la ‘Giornata della memoria’

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In occasione della ‘Giornata della memoria’, lunedì 27 gennaio, alle ore 18,00 presso il salone ‘Pio La Torre’ della Cgil di Gela , l’Auser e lo Spi “organizzano un incontro sul tema : “Parricidio e Memoria”, a cura del prof. Luciano Vullo .
Interverrà la prof.ssa Tiziana Faraci .
Un’occasione per riflettere sull’importanza del ricordo come strumento di consapevolezza nel presente.

“Il Giorno della Memoria ricorda uno dei periodi più oscuri della storia dell’umanità, quando si compì lo sterminio nei campi di concentramento nazisti contro gli ebrei, oppositori, minoranze e persone vulnerabili.

“Commemorare questa tragedia è un dovere morale – dicono il vicepresidente dell’ Auser, C. Guastella ed il responsabile dello Spi Emanuele Scicolone – Ogni essere umano nasce con diritti fondamentali che tutti dobbiamo rispettare, senza distinzione di colore della pelle, lingua, religione, età o condizione fisica. È fondamentale promuovere valori di libertà, uguaglianza e dignità umana.
Il caos verso il quale ci stiamo incamminando rischia di produrre sistemi totalitari. Urge proteggere la democrazia .
La conoscenza storica come antidoto al male”.

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Nuovo direttivo per i comitati di quartiere: Terlati coordinatore

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Tornano a lottare per la vivibilità urbana i comitati di quartiere.

Sin quando non saranno definitivamente delineate ed approvate le nuove aree urbane, i presidenti degli storici quartieri restano coesi per il bene della collettività gelese.

Nella serata di martedì, riuniti in assemblea, con voto palese, é stato eletto Coordinatore dei presidenti di Quartiere Salvatore Terlati per il quartiere Settefarine, Vice Coordinatore Salvatore Ciscardi per il quartiere Cantina Sociale e segretario Francesco Di Silvestre per il quartiere Fondo Iozza e Zampogna.

Gli eletti, con in testa il coordinatore Salvaatore Terlati, fermo restando l’autonomia dei singoli quartieri, faranno da collante e saranno sempre pronti a interfacciarsi con gli amministratori locali per ottenere una città più vivibile e con i quartieri di pari dignità.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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