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Gli esiti dei controlli su sicurezza e rapporti di lavoro:500 mila euro di sanzioni e 65 lavoratori in nero

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Lo scorso 9 agosto, in attuazione degli impegni assunti con il protocollo siglato il 19 novembre 2021, presso i locali del Palazzo del Governo, si è svolta una nuova riunione del Tavolo tecnico di coordinamento e monitoraggio istituito in seno al predetto accordo, finalizzata ad analizzare le risultanze dei controlli esperiti nel corso del primo semestre dell’anno.
Alla riunione, presieduta dal Prefetto di Caltanissetta, hanno partecipato i vertici provinciali delle Forze di Polizia e dai rappresentanti del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’INPS, dell’Inail, dell’Ispettorato del Lavoro e dello S.Pr.e.s.a.l.
Nella circostanza, sono stati esaminati i risultati della poderosa azione di controllo potenziata dopo la stipula del protocollo e volta ad incentivare il rispetto delle norme sulla sicurezza e sulla regolarità dei rapporti di lavoro.
In particolare, nel primo semestre dell’anno in corso, i componenti del cennato gruppo di monitoraggio, in linea con le direttive impartite, hanno sensibilmente rafforzato le attività ispettive nelle aziende del territorio, con particolare riferimento al settore dell’edilizia e dell’agricoltura, riscontrando irregolarità e violazioni di varia natura delle disposizioni afferenti la sicurezza.
Dai dati acquisiti è emerso che le forze dell’ordine hanno controllato ben 88 aziende, riscontrando nell’80% dei casi irregolarità di diversa natura che in alcuni casi (53) hanno determinato la sospensione dell’attività.
Ai cennati controlli si sono aggiunti anche quelli espletati dall’Ispettorato del lavoro – che, oltre ad aver affiancato le Forze dell’Ordine, ha eseguito più di 200 controlli nei settori di punta del protocollo – nonché i controlli eseguiti dallo SPRESAL, che ha ispezionato circa 75 aziende sotto il profilo prettamente sanitario, dall’INPS e dai Vigili del Fuoco.
La massiccia opera di controllo messa in atto nel semestre di riferimento, ha condotto anche all’irrogazione di diverse sanzioni amministrative e ammende come conseguenza delle irregolarità accertate. In particolare dal report è emerso che sono state elargite sanzioni amministrative per un ammontare complessivo superiore a € 500.000,00.
Nel corso delle predette verifiche aziendali, inoltre, sono state ispezionate più di 300 posizioni lavorative e tra queste sono stati trovati ben 65 lavoratori in nero.
Peraltro il report fornito dai presenti ha, altresì, consentito di acquisire un quadro chiaro ed esaustivo delle principali violazioni poste in essere dalla aziende che vede al primo posto l’assenza di iniziative di formazione e addestramento rivolte ai lavoratori, seguita dalla mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi e dalla mancata adozione di adeguate misure di protezione a salvaguardia dell’incolumità dei lavoratori. Tali risultati hanno indotto a ritenere necessario, fermo restando la prosecuzione dei controlli, a imprimere analogo impulso all’aspetto della formazione.
Sulla scorta di ciò nei mesi avvenire, fermo restando la prosecuzione dei controlli, l’obiettivo delle Istituzioni sarà quello compulsare forme di cooperazione sinergica sul piano della formazione/informazione e sensibilizzazione rivolte sia ai lavoratori che ai datori di lavoro, al fine di accrescere la consapevolezza circa l’importanza che riveste la prevenzione, la pratica della sicurezza e la rigorosa osservanza della normativa in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro a tutela della incolumità fisica.

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Attualità

“Ecce homo” del maestro Iudice alla collettiva di Parma “Se questo è un uomo”

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L’opera “Ecce homo” di Giovanni Iudice (olio su tela, 176 x 180 cm, 2008) sarà esposta a Parma dal 12 Aprile al 25 Maggio 2025: nell’ambito dell’ottantesimo anniversario delle Celebrazioni per la Liberazione, al Palazzo del Governatore di Parma si terrà infatti la grande mostra collettiva “Se questo è un uomo. L’Arte ricorda. L’Umanità resiste. Opere 1945-2025”, a cura di Chiara Canali e ispirata all’omonimo romanzo di Primo Levi.

La mostra propone, attraverso la rilettura del libro di Levi, un affresco sull’umanità del Novecento, che ha vissuto i drammi della guerra, la frammentazione dell’identità e l’irruzione dell’inconscio. L’esposizione costituisce una testimonianza dell’impegno morale dell’arte nel risvegliare le coscienze di fronte alla tragedia della guerra, alla follia dei campi di sterminio e alla strenua lotta delle resistenze.

Al tempo stesso, la mostra indaga il volto e la figura umana nel Novecento, sempre più spesso espressione del male e della sofferenza, riflesso di un’ “umanità dolente”. I volti e i corpi, privi di tratti fisionomici definiti, sono sfigurati da smorfie o urla e recano impresso il marchio di un dolore acuto e l’assenza di speranza dell’uomo contemporaneo. Nella sezione del contemporaneo, cui è inserito il pittore gelese, sono presenti le opere degli artisti della corrente della cosiddetta Nuova Figurazione Italiana, nati tra gli anni Sessanta e gli Ottanta, dallo stile post-espressionista oppure iper-realista, dalla linea dolce oppure più graffiante, dal tono pittorico evocativo e simbolico oppure marcatamente crudo.

Qui la figura umana sembra vivere in una prigionia di terrore, solitudine e sofferenza interiore, come se fosse in un pre-Inferno terreno, dove l’uomo perde il suo nome, il suo volto, la dignità e la speranza. Per il maestro Iudice, l’ennesimo riconoscimento della sua arte in un contesto di notevole spessore. 

(L’opera “Ecce homo” di Iudice)

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Bloccato dalla burocrazia regionale il progetto della rete fognaria a Manfria

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“L’Assemblea Territoriale Idrica (ATI) di Caltanissetta, a seguito della mia richiesta di accesso agli atti sul progetto di completamento della rete fognaria nella zona di Manfria , è stata chiara: nonostante il progetto sia stato approvato e finanziato per 3,3 milioni di euro, la Regione ha bloccato l’avvio dei lavori per delle ‘verifiche’, impedendo di fatto il completamento dell’assetto idrico-fognario dell’area.La denuncia viene dal senatore Pietro Lorefice.


“Un film già visto: il Governo dei ‘pronti’ che non è pronto.L’ennesimo caso – dice- di intoppi burocratici figli di una politica disiniteressata alla Sicilia, se non a favore di selfie. Mi rendo conto che l’argomento ‘fogne’ non sia così di moda come un mastodontico Ponte sullo Stretto o una borsa ‘fake in Italy’. Ma la Regione Sicilia,a braccetto con ilGoverno centrale, ha l’obbligo morale ancor prima che politico di occuparsi anche di zone di cui non sa probabilmente neanche l’esistenza. Che la Regione sblocchi tempestivamente l’iter e autorizzi i lavori per un’ infrastruttura necessaria per raccogliere e smaltire le acque reflue e migliorare le condizioni igienico-sanitarie di quella zona. Al contrario, Manfria resterà senza un sistema fognario adeguato, con il rischio, anzi la certezza, di inquinamento, disagi per i cittadini e uno spreco di fondi pubblici.
Infine, ricordo sommessamente che il progetto, al di là delle volontà dei patrioti, deve essere attuato poiché riguarda un’area coinvolta nella procedura di infrazione avviata dall’UE per il mancato rispetto della Direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane. Il suo adeguamento è dunque indispensabile per garantire la conformità alle normative ambientali europee.”

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L’arte delle donne, ancora nascosta….

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Niscemi – “La tela di Penelope. Arte di donne. Donne di arte”. In occasione del Marzo, tradizionalmente legato alla figura della donna, l’Inner Wheel di Niscemi, presieduto da Carmelinda Pepi ha organizzato una singolare iniziativa: una passeggiata nel mondo dell’arte al femminile.

Quell’arte pittorica che c’è sempre stata ma nessuno ha visto abbastanza perché coperta da una coltre di segreto che la società ha permesso per millenni. Una tela intessuta finemente da centinaia di donne ma mai esposte per essere apprezzate, mai quanto gli uomini.

L’elenco è lungo: Sofonisba Anguissola , Giada Policicchio, Adriana Capriotti, Lavinia Fontana, Consuelo Lollobrigida. Fede Galizia Artemisia Gentileschi, Rosa Bonheur, tanto per citarne qualcuna, ma non figurano nei testi di arte….

Dopo i saluti del sindaco Massimiliano Conti, dell’assessore alla cultura del Comune di Niscemi, Marianna Avila, del direttore del Museo Civico Enzo Liardo che ospita la conferenza, della presidente dell’Inner Wheel, con la moderazione della segretaria Tiziana Liardo, ne parlerà, sollecitato dalla giornalista Liliana Blanco, lo storico dell’arte Prof. Giuseppe Ingaglio, al Museo Civico venerdì 7 marzo a partire dalle 18.

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