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Giudice (Cgil) a Domenico Dolce:”la Sicilia non ha bisogno di lezioncine e stereotipi”

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Monta il dibattito sulle esternazioni sui giovani siciliani dello stilista Domenico Dolce. Ignazio Giudice, esponente regionale della Cgil, si offre come cicerone per un tour di conoscenza di tanti giovani siciliani virtuosi. Ecco cosa scrive il sindacalista gelese:

“Se ancora si parla di questione meridionale è perché nessuno (di quelli che possono decidere le sorti) l’ha mai affrontata. E non è un caso che essa sia fonte di disperazione di milioni di genitori preoccupati per i figli disoccupati e, allo stesso tempo, è ragione di stress per tantissimi giovani che da decenni preparano il trolley (non esiste più la valigia di cartone) per realizzarsi fuori: nord Italia e estero. Per tali premesse, da siciliano che vive in Sicilia non sono disposto a credere che un industriale dell’alta moda come Dolce sconosca il fenomeno, anzi sono convinto che le sue recenti esternazioni siano una sottovalutazione o forse la semplificazione di uno stereotipo. Uno stereotipo che ci potremmo aspettare da chi qui viene solo in vacanza ma non da un artista che proprio della Sicilia e della sicilianità (anche quella più dura e paradossale) ne ha fatto vessillo nel mondo e anche fatturato. Fatturato che, data la strigliata ai nostri giovani, mi auguro possa essere investito anche in questa terra dove D&G non hanno un punto di produzione né una boutique (a differenza dei grandi nomi del lusso che stanno arrivando a Taormina, incluso il palermitano Dell’Oglio)”.

“La Sicilia- continua- conosce la deindustrializzazione e anche i provvedimenti che provano a rianimarla (vedi le 2 aree di crisi complessa: Gela e Termini Imerese) con tanti benefici per chi investe. Conoscendo, come tanti miei colleghi, la triste realtà mi offro volontario per fare da cicerone a Dolce e presentare anche tanti giovani siciliani con idee valide che per le banche non sono nessuno e quindi non possono realizzare i loro progetti. La Sicilia non ha bisogno di lezioncine ma semplicemente di gente che, qui e ora, ha voglia di scommettere sulla sua bellezza. Infine, fra qualche giorno invierò personalmente il materiale prodotto dalla Cgil Sicilia in merito alle proposte per rilanciare il Sud partendo dalla terra che Noi amiamo: la Sicilia”.

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Il 25 aprile a Gela

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Il Comune di Gela ha celebrato la Libertà, la Democrazia, il coraggio di donne e uomini che hanno lottato per consegnarci un’Italia libera dall’oppressione e dalla dittatura con un raduno di associazioni e rappresentanze istituzionali per la classica deposizione della corona d’alloro al monumento dei caduti .

Gela ha ricordato ed onorato la memoria di caduti della Resistenza e di tutti coloro che, con il sacrificio e l’impegno civile, hanno reso possibile la nascita della nostra Repubblica.

” L’Amministrazione Comunale – ha sottolineato il sindaco Di Stefano- ribadisce con forza il valore dell’antifascismo e della partecipazione democratica come fondamenti imprescindibili della nostra comunità.

Il 25 Aprile non sia solo una data da ricordare, ma un impegno da rinnovare ogni giorno, per costruire una città più giusta, libera e solidale”.

Peccato che questa testimonianza è stato ascoltato da uno sparuto numero di cittadini adulti! Messaggi di questo tipo dovrebbero essere destinati alle giovani generazioni.

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25 aprile, Festa della Liberazione

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Il 25 aprile in Italia si celebra la festa della Liberazione dal nazifascismo. L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma il 25 aprile è considerato una data simbolo perché nel 1945 coincise con l’inizio della ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della Repubblica di Salò dalle città di Torino e di Milano, dopo che la popolazione si era ribellata e i partigiani avevano organizzato un piano coordinato per riprendere il controllo delle città.

La decisione di scegliere il 25 aprile come “festa della Liberazione” (o come “anniversario della Liberazione d’Italia”) fu presa il 22 aprile del 1946, quando il governo italiano provvisorio – il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia – stabilì con un decreto che il 25 aprile dovesse essere “festa nazionale”.
La data fu fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata da De Gasperi in Senato nel settembre 1948. Da allora, il 25 aprile è un giorno festivo, come le domeniche, il primo maggio, il giorno di Natale e la festa della Repubblica, che ricorre il 2 giugno. La guerra in Italia non finì il 25 aprile 1945, comunque: continuò ancora per qualche giorno, fino agli inizi di maggio.

Durante la seconda guerra mondiale furono molti i volontari, uomini e donne, che rischiarono tutto per sconfiggere il nazifascismo. Il secondo conflitto mondiale ha infatti due facce. La prima è quella rappresentata dalle schiere degli eserciti regolari, di cui sono noti i nomi dei generali e dei capi di stato, dei luoghi delle battaglie decisive. La seconda è invece la guerra clandestina dei popoli vinti, combattuta nell’ombra dalle formazioni partigiane. La Resistenza in Europa assume caratteristiche che variano da paese a paese, ma il fine è ovunque identico: la liberazione del territorio nazionale, da cui dipende l’avvenire di tutti

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Interruzione della condotta Ancipa – Blufi

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Caltanissetta- Il fornitore di sovrambito Siciliacque ha comunicato nella tarda serata di ieri che, a causa di un guasto riscontrato lungo la condotta Ancipa – Blufi, ha dovuto interrompere la fornitura destinata ai comuni di Caltanissetta, San Cataldo e Serradifalco.

Caltaqua – Acque di Caltanissetta SpA, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta, ha consequenzialmente rimodulato la programmata distribuzione come di seguito indicato in dettaglio:

Caltanissetta: restando operativa solo la fornitura dall’acquedotto Madonie per circa 75 l/s, non sarà possibile garantire l’erogazione H24 ad eccezione delle utenze Ospedale e Carcere che saranno regolarmente servite. Distribuzione garantita altresì nel centro storico Sant’Anna e Centro Balate.

San Cataldo: distribuzione sospesa.

Serradifalco: distribuzione sospesa

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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