“L’orientamento sessuale può ancora essere oggetto di discriminazione. In un Paese in cui, secondo i dati Istat, una persona su due dichiara di aver subito minacce ed evita di dichiarare il proprio orientamento per paura di subire aggressioni è doveroso accelerare l’applicazione delle norme pensate per contrastare la discriminazione determinata dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”. Lo dice Ersilia Saverino parlamentare regionale del Partito Democratico che sull’argomento ha presentato un’interrogazione condivisa da tutti i deputati del gruppo.
“La giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, indetta con la risoluzione del Parlamento Europeo, che si celebra domani, ci impone una riflessione sulla necessità di un maggior impegno a rispettare, proteggere e realizzare il pieno ed equo esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender (LGBT+). Nel 2015 – aggiunge – la Sicilia ha approvato una legge che promuove la realizzazione e l’implementazione della Rete regionale di prevenzione e contrasto delle discriminazioni, per realizzare e promuovere attività di educazione sui diritti umani, provvedendo ad assicurare percorsi di inserimento e di integrazione sociale, di informazione ed inclusione – aggiunge – che sono certamente le chiavi per affrontare i problemi di discriminazione”.
Occorre sviluppare percorsi di formazione su identità di genere e orientamento sessuale rivolti in particolare ai professionisti e alle professioniste dei servizi sociali e sanitari, coinvolgere i sindacati e le associazioni di categoria per progettare insieme azioni di contrasto alle discriminazioni e alle violenze determinate da orientamento sessuale e identità di genere soprattutto sui luoghi di lavoro. Il Governo – conclude Saverino – avvii ogni iniziativa utile ad applicare la norma in armonia con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e con il dettato costituzionale”
In occasione del 17 maggio, giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, istituita nel 2004 per denunciare e richiamare la responsabilità dei governi, dei politici, della società civile e dei media sulla questione della discriminazione e la violazione dei diritti umani delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuate (LGBTI+), vittime ancora oggi di atti di bullismo e di violenza, nel balcone della facciata di Palazzo di Città sventolerà la bandiera arcobaleno, simbolo della realtà delle persone LGBT+. L’iniziativa di esporre tale bandiera è portata avanti dall’associazione A.GE.D.O. Ragusa e dal Gruppo 228 Amnesty International, affinché possa passare il messaggio che il rispetto e la dignità toccano a ciascun cittadino al di là del suo orientamento sessuale o della sua identità di genere.