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Ghelas: i danni del nuovo contratto mai approvato

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“Ennesima proroga o nuovo contratto per la Ghelas?” Sulla vicenda interviene il segretario di Una Buona idea Giovanni Giudice per sottolineare come il consigliere Rosario Faraci in tempi non sospetti chiese che venisse sottoscritto un nuovo contratto.
La sottoscrizione di un nuovo contratto avrebbe evitato preoccupazioni e malumori ai lavoratori della Ghelas ed avrebbe consentito, agli stessi lavoratori, di avere quelle garanzie che oggi non hanno.
“Lo avevamo chiesto, lo avevamo detto, lo avevamo previsto ma a nulla è valsa la proposta e la battaglia in consiglio. Cronaca di una morte annunciata. E lo avevamo detto quando non c’era nemmeno l’ombra delle difficoltà finanziarie dell’Ente”- sottolinea Giudice.

“Oggi che l’Ente è sprofondato nelle difficoltà che conosciamo – continua – la Ghelas rischia di essere travolta quando, invece, oggi avrebbe potuto beneficiare di un contratto triennale e per ciò stesso eliminare il rischio, oggi concreto, di qualsivoglia coinvolgimento a tutto danno della sopravvivenza della partecipata e della sopravvivenza professionale dei dipendenti. Si è ritenuto di non prendere in considerazione la nostra proposta ed oggi lo scenario che si sta verificando, è esattamente quello che avremmo voluto evitare: una partecipata del Comune che rischia di naufragare per colpe che dovranno essere precisamente ascritte a chi ne è responsabile, una partecipata nelle cui casse, allo stato, mancano 241 mila euro dovute dal Comune e stipendi ai lavoratori non corrisposti per tempo. Questo è il risultato della scelta compiuta allora tra ennesima proroga o nuovo contratto della Ghelas.
Quale era quindi, considerato lo sfacelo di oggi, la scelta più saggia? Non avevamo dubbi allora e non ne abbiamo ora ma immaginare che sarebbe bastato intraprendere la strada da noi proposta per consentire ai lavoratori, che ringraziamo per l’impegno prezioso che mettono nel loro lavoro, di non dovere subire quel che stanno subendo, non ci piace e distorce i principi fondanti in materia di tutela dei lavoratori. Sicuramente, nelle scelte che si è ritenuto di compiere, più di qualcosa non ha funzionato, lo dicono i fatti.
Sul tema non abbiamo cambiato visione, la nostra posizione è stata sempre chiara: le proroghe altro non sono che un modo per tenere in uno stato di sospensione perenne i lavoratori e quindi ora come allora, spingeremo perché si arrivi alla definizione di un nuovo contratto ed in giornata chiederemo un incontro con i dipendenti della Ghelas”.

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Attualità

La “carramatta”, che passione….al Nord Italia

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E’ perfettamente riuscita (come era prevedibile) la manifestazione prettamente gelese che si svolge ogni anno, di questi tempi, a Busto Arsizio, nel Varesotto: si tratta della gara di carramatte.

L’evento, dedicato a Giuseppe Cascino, ha visto la partecipazione di 24 iscritti che si sono sfidati sullo storico mezzo rudimentale. All’iniziativa, promossa dal gelese Nunzio Cascino, ha partecipato anche Francesco La Cognata, alias Celentano 2.

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Attualità

Eni e Saipem estendono la collaborazione per la bioraffinazione

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Eni e Saipem hanno esteso l’accordo di
collaborazione sottoscritto tra le due società nel novembre del 2023 volto a unire le rispettive competenze e specializzazioni in campo industriale per nuovi progetti di interesse di Eni.


L’intesa riguarda in particolare la realizzazione di nuove bioraffinerie, la conversione di raffinerie tradizionali in bioraffinerie e, più in generale, lo sviluppo di nuove iniziative di Eni nell’ambito della trasformazione industriale.
Attraverso questo accordo Eni, in linea con il proprio obiettivo di decarbonizzazione dei processi e dei prodotti, intende sviluppare ulteriormente la propria capacità di bioraffinazione
attraverso lo sviluppo di nuove iniziative per la produzione di biocarburanti sia in ambito aviazione (SAF, Sustainable Aviation Fuel) sia per la mobilità terrestre e marittima (HVO,Hydrotreated Vegetable Oil). Al contempo, Saipem rafforza ulteriormente le proprie competenze distintive nell’ambito della bioraffinazione e della decarbonizzazione.
In linea con l’accordo, Eni ha assegnato di recente a Saipem un contratto per l’avvio delle attività di ingegneria di dettaglio, servizi di approvvigionamento e acquisto delle apparecchiature critiche per il potenziamento della bioraffineria Enilive di Venezia, a Porto Marghera. Il progetto prevede l’incremento di capacità dell’impianto, dalle attuali 400mila
tonnellate/anno a 600mila e a partire dal 2027, anche la produzione di biocarburante
sostenibile per l’aviazione (SAF).
Sempre nell’ambito dell’accordo, Eni ha assegnato a Saipem, nel mese di novembre 2024, un contratto per la conversione della raffineria di Livorno in bioraffineria con una capacità di 500mila tonnellate di carica biogenica: il progetto prevede l’applicazione della tecnologia
Ecofining™, sviluppata da Eni e Honeywell UOP, per la produzione di biocarburanti
idrogenati HVO. L’impianto di Livorno sarà realizzato in modo tale da permettere, con
opportune modifiche tecniche, un eventuale successivo upgrading per la produzione di SAF.
Sia per il progetto di Livorno che per quello di Venezia, Saipem ha svolto anche tutte le
attività di ingegneria propedeutiche alla fase esecutiva quali gli Studi di Fattibilità ed i Front End Engineering Design. Il valore complessivo di entrambi i contratti è attualmente pari a circa 320 milioni di euro.
Eni, attraverso la controllata Enilive, ha oggi una capacità produttiva in ambito
bioraffinazione pari a 1,65 milioni di tonnellate/anno e l’obiettivo è di incrementarla a oltre 5 milioni entro il 2030.
Eni è stata la prima compagnia al mondo a convertire due raffinerie tradizionali, a Venezia Porto Marghera e a Gela, in bioraffinerie per la lavorazione di materie prime di scarto, come oli esausti da cucina, grassi animali, residui dell’industria agroalimentare e oli vegetali.
Saipem, in qualità di Engineering, procurement service and Construction Management contractor, ha infatti già seguito il progetto di conversione della bioraffineria di Venezia e in
parte, per la sola ingegneria, anche di quella di Gela, e ha pertanto maturato competenzedistintive nell’ambito di soluzioni per la riduzione dell’impronta carbonica di impianti nuovi ed esistenti.
Attraverso questa collaborazione Eni e Saipem confermano inoltre l’impegno per una trasformazione che valorizzi l’intera filiera energetica, coinvolgendo tutti i fornitori interessati dai progetti nell’alleanza di sistema Open-es, per un rafforzamento della competitività
dell’industria italiana.

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“Scerra-big” interviene al congresso dei Civici. Ma stavolta Terenziano deve cedere il passo a Massimiliano

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Di cose fuori dagli schemi tradizionali se ne sono viste e sentite durante il congresso di Una buona idea.

Non solo la confessione del deputato di FdI Totò Scuvera (nel 2016 fui uno dei fondatori di Una buona idea) e il giudizio positivo sull’operato di Di Stefano come sindaco da parte del vice presidente del consiglio il forzista Antonino Biundo (siamo all’opposizione ma alcune cose buone il sindaco le ha fatte – ha detto) che di certo non collima con quella dei dirigenti provinciali azzurri Cirignotta e Gnoffo (per il match finale si aspetta il congresso gelese), c”è stato pure il fuoriprogramma dell’intervento di Totò Scerra. Glielo hanno chiesto quelli di Una buona idea e lui stesso è rimasto stupito. Perché l’ex candidato a sindaco a capo di liste civiche del centrodestra, non ha oggi cariche istituzionali. Non era quindi necessario un intervento come quello dei deputati, senatori, segretari di partito e sindacalisti. Uscito da FdI, ora si è avvicinato al Mpa senza ufficialità dell’adesione. Scerra ha sostenuto al secondo turno l’amico di adolescenza Terenziano dandogli un grande aiuto per le elezioni e il sindaco a settembre lo stava per nominare assessore.

“Ho sostenuto – ha detto- un vero progetto civico e ho fatto bene”. Nell’attesa che Di Stefano mantenga l’impegno preso con lui al secondo turno, Scerra (lo dicono in tanti). è in campo a contattare gli amici che ha in provincia e a Gela per sostenere Massimiliano Conti, avversario di Di Stefano alla presidenza della Provincia. Anche Scerra ha preso i suoi impegni da candidato a sindaco. Ha avuto un forte aiuto da Conti che è venuto da Niscemi a fare campagna elettorale con lui e ora non può non aiutarlo. Anche lui è un amico. Terenziano stavolta dovrà fare a meno dell’aiuto che può arrivare dall’amico Totò nel tessere alleanze e cercare consensi. Non è poi proprio Terenziano che dice in tutte le salse che gli impegni elettorali si rispettano?

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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