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Ghelas: fuori Trainito, occhi puntati sulla scelta del sindaco

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Domani il  sindaco nominerà il nuovo amministratore della Ghelas multiservizi. Appare ormai scontato che non sarà riconfermato l’uscente Francesco Trainito. Riflettori accesi sulla scelta del primo cittadino, del partito o movimento cui fa riferimento l’amministratore nominato e sugli effetti che la nomina avrà sulla tenuta della maggioranza in un momento delicatissimo in cui ci si prepara alle elezioni nazionali e regionali.  Insieme all’ amministratore (incarico che ha un peso quasi simile a quello di un assessorato) sono da nominare i tre componenti del collegio dei revisori. All’ assemblea di oggi non sarà presente Francesco Trainito che è ufficialmente in ferie, di fatto impegnato  nella campagna elettorale del dott. Rosario Caci alle Regionali.

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“Si istituisca la giornata nazionale dell’antiracket”

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Palermo  – L’istituzione della giornata nazionale dell’antiracket il 10 gennaio: è la proposta del presidente della commissione Antimafia, all’Ars, Antonello Cracolici, approvata all’unanimità dai componenti della commissione, per tenere alta l’attenzione della cittadinanza sul racket delle estorsioni.

Il disegno di legge (n.861) di cui è primo firmatario il presidente Cracolici, sarà inoltrato al Parlamento dopo il voto dell’Assemblea Regionale Siciliana. 

La data del 10 gennaio coincide con la denuncia fatta dall’imprenditore Libero Grassi attraverso le pagine del Giornale di Sicilia contro le richieste di pizzo alla sua azienda da parte di un fantomatico “geometra Anzalone”. Un rifiuto, quello di Libero Grassi, che con coraggio nel 1991 ha rotto il clima di omertà attorno al pizzo, al punto da essere ucciso dalla mafia il 29 agosto dello stesso anno.

Il presidente Cracolici ha raccolto l’appello lanciato nei giorni scorsi da alcune associazioni antiracket che hanno sollecitato maggiore sensibilizzazione sul fenomeno.

“Il racket delle estorsioni oltre a foraggiare le casse della mafia resta la spina dorsale del suo sistema di controllo del territorio – ha detto Cracolici – un tema pericolosamente sottovalutato, alla luce dei dati che oggi mostrano come la mafia abbia cambiato pelle, senza tuttavia essere ancora sconfitta.

Le richieste di pizzo si presentano sinuosamente ‘più accettabili’  e si registrano persino casi di imprenditori che cercano preventivamente il mafioso locale per mettersi sotto la sua ‘protezione’”. 

“Una giornata nazionale è necessaria  – ha concluso il presidente della commissione Antimafia – non solo per ricordare il coraggio di quanti come Libero Grassi si sono opposti al racket, ma anche per dare un futuro all’economia legale della Sicilia”.

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Gela alla Bit di Milano, la città si lega al Distretto turistico della Valle dei Templi

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Gela parteciperà alla Bit di Milano, in programma dal 9 all’11 febbraio. La Borsa internazionale del turismo è una delle più importanti manifestazioni a livello mondiale dedicate al settore: la città sarà rappresentata come parte del Distretto turistico della Valle dei Templi di Agrigento. Alcune imprese e gruppi di lavoro locali si recheranno presso gli spazi espositivi di Rho-Milanofiera a proprie spese, inoltre un video racconterà ai tanti visitatori alcune delle bellezze gelesi.

Saranno presenti il gruppo di Tour Sicilia, che si è appena formato grazie alla partecipazione di alcuni ristoratori ed esponenti delle strutture ricettive, l’azienda vitivinicola Casa Grazia e i membri di Gela tourism, progetto condotto da Eda communication e Terranova travel. Il sindaco Terenziano Di Stefano prenderà parte il 9 febbraio ad un evento su Agrigento Capitale della cultura.

Ieri durante la presentazione dell’iniziativa è intervenuto in rappresentanza del Distretto turistico della Valle dei templi di Agrigento Fabrizio La Gaipa. «Gela sarà l’unica città della provincia alla Bit – ha detto l’assessore al turismo Peppe Di Cristina -, e una delle poche della Sicilia a partecipare. A breve lanceremo un’app e un sito web per promuovere la città e centralizzare tutte le iniziative». 

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In ricordo dell’appuntato eroe, ucciso 34 anni fa

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A 34 anni dalla tragedia, a Caltanissetta è stato commemorato l’eroico appuntato dei carabinieri, Michele Fiore, con una toccante cerimonia, alla quale ha preso parte il Colonnello Alessandro Mucci, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, che assieme alla vedova del decorato, alle Autorità intervenute, ad una delegazione dell’Associazione Nazionale Carabinieri e ad una nutrita rappresentanza dei militari in servizio e in congedo, ha deposto una corona d’alloro sul luogo in cui perse la vita il Militare.

La commemorazione è proseguita con una Santa Messa di suffragio presso “l’Abbazia di Santo Spirito”, officiata dal Cappellano militare del Comando Legione Carabinieri Sicilia, Don Salvatore Falzone, e da padre Giuseppe Alessi.Al termine della celebrazione religiosa, il Comandante Provinciale ha ripercorso la vita dell’eroico Carabiniere, evidenziandone la dedizione e il coraggio nel compimento del proprio dovere, ma anche sottolineando i pericoli cui sono quotidianamente esposti gli appartenenti alle Forze di Polizia nel garantire la sicurezza dei cittadini, talvolta fino all’estremo sacrificio.L’Amministrazione Comunale di Caltanissetta, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri, per mantenere viva la memoria del valoroso Militare, quale segno tangibile di gratitudine e a imperitura memoria ha apposto unalapide.Il 4 febbraio 1991, alle ore 21.45 circa, in Via Filippo Paladini a Caltanissetta, l’equipaggio del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, composto dall’Appuntato Santo Buttafuoco Butera e dall’Appuntato Michele Fiore, nel corso di un controllo ad una autovettura veniva attinto in rapida successione da due colpi di fucile a pallettoni, esplosi dal conducente di una Peugeot 309, di colore bianco, sopraggiunta subito dopo.Il primo colpo attingeva in varie parti del corpo l’Appuntato Fiore, che si accasciava al suolo, mentre l’Appuntato Buttafuoco Butera riparandosi dietro il mezzo militare rispondeva al fuoco, ferendo il malvivente, che ciononostante si allontanava a forte velocità. L’Appuntato Fiore veniva immediatamente soccorso e trasportato presso l’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta, dove giungeva privo di vita. Le immediate indagini, condotte dall’Arma e dalla Polizia di Stato, permettevano di identificare e arrestare l’omicida, trovato in possesso dell’arma utilizzata per l’efferato crimine.Per onorare il Suo sacrificio, il 28 maggio 1992, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri tributava un Encomio Solenne, mentre il 17 novembre 1992, il Presidente della Repubblica conferiva al Militare la Medaglia d’Oro al Valor dell’Arma dei Carabinieri “alla memoria”.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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