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Attualità

Gela fa passi indietro: lancio di uova come negli anni 70/80

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Una città che invece di fare passi avanti torna rovinosamente indietro: ed ecco servito per Carnevale il lancio di uova ai passati.

Come avveniva negli anni Settanta e Ottanta quando i giovani gelesi sfoggiano la loro noia. Fu merito di due assessori del tempo Grazio Trufolo e Giorgio Donegani introdurre e fare crescere la tradizione della sfilata dei carri di Carnevale che fu un’ottima valvola di sfogo delle noie e della maleducazione di tanti giovani.

Da allora niente più lancio di uova. Ora il triste ritorno al passato ce lo racconta con un post suo social una delle vittime del lancio di uova, la runner Angela. Riportiamo il suo racconto e le sue considerazioni

“Salve a tutti, volevo denunciare un fatto accaduto stamani .Fatto molto grave che è sintomatico del grado di maleducazione senza ritorno di questa disgraziata città.
Ore 5:30 AM io e due amici runners corriamo nel tratto dal porto rifugio al porto ,veniamo avvistati da una 500 nero con fascia bianca .
Nella serenita’ del mattino e nella tranquillità di chi è uscito all’alba per la sua corsetta ,veniamo avvicinati dall’auto e dal finestrino ci lanciano delle uova .
Gesto assolutamente premeditato,chi va in giro con delle uova in macchina alle 5:30 del mattino?Nell’immediato non riusciamo da cosa siamo stati colpiti ,eravamo zuppi ,ovunque ;abbiamo capito dopo di cosa si trattasse.
Poteva essere qualsiasi cosa e,non voglio pensare cosa.
Credo che le ultime uova lanciate a carnevale risalgano nel lontano 1985,quindi questo gesto è indicativo di come siamo andati indietro a livello di cultura ed educazione, livello zero aggiungo.
Ogni mattina usciamo per la nostra corsetta e tra : randagismo,sporcizia,strade dissestate ,tratti di strada bui come quello percorso dall’episodio ,maleducazione e incivilta,sembra che andiamo in guerra .
Il tratto suddetto è al buio come dicevo ,pur essendoci un ufo che potrebbe illuminare anche il Louvre, ma ovviamente è spento rendendo quei 100 poco sicuri e pericolosi.
Ci riserviamo il diritto di denunciare chi di dovere compreso il Comune, dato che ha l’obbligo morale e tecnico di tenere illuminata la città, soprattutto tratti riconosciuti come pericolosi.
Questa non è e ,non deve passare come una ragazzata burlona,è qualcosa di profondamente grave”

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Romano componente del Gruppo tecnico “Sviluppo del Mezzogiorno”

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L’imprenditore gelese Giuseppe Romano è stato nominato, su proposta del Direttore Generale di Confindustria Cisambiente, Dott.ssa Lucia Leonessi,componente del Gruppo Tecnico “Sviluppo del Mezzogiorno” per il prossimo biennio.

Romano ha ringraziato oltre che il direttore generale anche il Presidente confederale Emanuele Orsini per aver accolto con favore questa richiesta.

“Sotto la guida del Vice Presidente Natale Mazzuca, ci impegneremo a lavorare su temi cruciali per il nostro Paese, con l’obiettivo di diminuire la distanza tra Nord e Sud. Affronteremo questioni fondamentali come le infrastrutture, il PNRR e la questione della Zes Unica, tra gli altri. Sono determinato a dare il mio contributo e a impegnarmi attivamente in questo progetto, collaborando con tutti i membri del Gruppo per costruire un futuro migliore e più equo per il Mezzogiorno”- ha dichiarato l’imprenditore.

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“La chimica nell’arte”: convegno all’istituto “Majorana”

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All’auditorium dell’istituto “Majorana” si è tenuto il convegno “La chimica nell’arte”. L’evento ha visto la partecipazione del prof. Giunta, docente di chimica e autore del libro “La statua di Maria Ss. Addolorata di Enna”, e di Maria Angela Sutera, restauratrice di fama.

Il convegno ha visto la partecipazione degli studenti dell’indirizzo professionale “Industria e Artigianato per il Made in Italy” e del Liceo artistico, che hanno approfondito il ruolo fondamentale che la chimica gioca nel restauro dei beni culturali. I relatori hanno illustrato come le tecniche chimiche siano essenziali per la conservazione e la valorizzazione delle opere d’arte, contribuendo alla loro preservazione per le future generazioni.

La dirigente Carmelinda Bentivegna ha apprezzato il grande entusiasmo degli studenti, che hanno posto numerose domande interagendo attivamente con i relatori. L’evento è stato organizzato dalle docenti Milena Pizzo e Sonia Madonia, che hanno propiziato una riflessione profonda sulle sinergie tra scienza e cultura, fondamentali per la crescita delle nuove generazioni.

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Cittadinanza onoraria alla Polizia, nel ricordo di Calogero Zucchetto

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Domani il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani, a Sutera, presenzierà alla cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria alla Polizia di Stato, in memoria di Calogero Zucchetto.

La cerimonia si svolgerà al museo etnoantropologico alla presenza del Questore Pinuccia Albertina Agnello, del Prefetto Chiara Armenia, del Sindaco di Sutera Giuseppina Catania, della sorella dell’agente vittima del dovere, Santina e di altre Autorità civili, religiose e dei vertici militari della provincia.
Calogero Zucchetto entrò in polizia a 19 anni, fu uno dei primi agenti di scorta di Giovanni Falcone. Abile poliziotto nonostante la giovane età, nei primi anni ’80 faceva già parte nella Squadra Mobile di Palermo diretta da Ninni Cassarà, collaborando a stilare il rapporto contro “Michele Greco + 161” che rappresentava la compagine delle cosche mafiose uscite vittoriose dalla seconda guerra di mafia. La sera del 14 novembre 1982, due killer attesero Zucchetto in via Notarbartolo, fuori da un bar di Palermo, uccidendolo con cinque colpi di pistola, all’età di 27 anni. Oltre ai due esecutori materiali furono successivamente condannati anche altri membri della Cupola di Cosa Nostra come mandanti.

A Gela, il Commissariato di Polizia insiste sulla strada intitolata proprio a Calogero Zucchetto.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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