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L'occhio del bello

Gela e la “resurrezione” culturale che non può più aspettare

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L’abbiamo detto tante volte, in tutti i modi. Questo 2022 potrebbe davvero essere l’anno della svolta per Gela. O forse quello dell’ultimo treno: dipende dai punti di vista. Dal punto di vista culturale e, soprattutto, dal punto di vista delle attività economiche e dello sviluppo legato alle attività culturali e turistiche, la bella stagione che sta per arrivare potrebbe far cambiare passo ad una città che, fino ad oggi, ha sempre arrancato. Sul banco degli imputati la mancanza atavica di una progettualità in tema di politiche culturali e di sviluppo legato alle risorse del territorio.

Le amministrazioni che si sono succedute negli anni a Palazzo di città non hanno mai mostrato vera sensibilità né capacità di far fruttare l’immenso patrimonio archeologico e naturalistico. Forse per scarsa sensibilità, forse per disinteresse. Oggi ci sono dei segnali – che vengono da iniziative esterne – che la città deve mostrarsi in grado di accogliere e rilanciare: la mostra sul mito di Ulisse a Bosco littorio, dove si trova il costruendo museo della nave greca, il museo all’aperto di Open fiber sulla necropoli di via Di Bartolo, il flusso della Costa del mito.

E anche i lavori di ristrutturazione del museo archeologico e la riconquista della centralità delle Mura timoleontee, come luogo di eventi importanti, hanno il loro peso in questa prospettiva che si sta delineando. In più si pensa ad eventi in grande stile in vista del 2023, quando si celebrerà l’ottantesimo anniversario dallo sbarco angloamericano nell’operazione Husky.

Ma ora l’opportunità va colta, non solo con l’autoreferenzialità da social ma con i fatti. Programmando servizi, pulizie, trasporti, rendendo la città se non splendente almeno decente. Quanto vediamo ad oggi in giro non conforta, Gela continua a convivere con i soliti annosi problemi. Serve uno scatto deciso per svoltare, dall’amministrazione alla cittadinanza tutta. Altrimenti non saranno soltanto occasioni perse, come tante altre purtroppo ce ne sono già state. C’è da cogliere una delle poche occasioni che ancora ci restano per risalire la china, riappropriandoci della bellezza della nostra storia e rilanciando un’economia da troppo tempo agonizzante.  

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Il ricordo della maestra Gabriella Tasca, gli alunni in scena al teatro Antidoto

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“Un fiore per te. Il talento in… Tasca”. Con uno spettacolo ricco di emozioni, ricordi e musica, gli alunni delle classi quarte della scuola “Luigi Capuana” diretta dal prof. Maurizio Tedesco, sezioni E-F-G, sono stati protagonisti con il loro talento per onorare la maestra Gabriella Tasca, recentemente scomparsa. «Amica e collega semplicemente meravigliosa», la ricorda così l’insegnante Loredana Palmeri.

La compagnia Antidoto, diretta da Emanuele Giammusso e Guglielmo Greco, ha concesso l’utilizzo del teatro gratuitamente per questo nobile scopo. Ogni alunno ha portato sul palco il proprio talento, nella più ampia libertà: dal canto alla danza, dallo sport alla musica e poi ancora la recitazione, la pittura su tela, la poesia, la scrittura creativa e tanto altro.

Presente anche la famiglia della compianta maestra Gabriella. Lo spettacolo, alla cui organizzazione ha collaborato la coreografa e insegnante di danza Giada Gentili, è stato caratterizzato da «momenti di grande commozione e ricchi d’amore – sottolinea ancora la maestra Palmeri – verso una persona veramente speciale, ma non sono mancati i momenti divertenti e spensierati, che solo i bambini riescono a donare».

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Il memorial “Totò Sauna”, chiusura questa sera nel ricordo di un grande amico 

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Si chiude questa sera la seconda edizione del memorial dedicato a Totò Sauna. Un anno fa la scomparsa prematura di una persona apprezzata e amata da tanti. Lo ricordiamo ancora bene il suo carisma, e lo ricorderemo sempre, che lo caratterizzava così come il suo temperamento, la sua passionalità.

Ispettore della polizia municipale, impegnato nell’associazionismo e nel volontariato, cronista sportivo e grande tifoso del Gela Calcio e della Roma. Totò ci ha lasciato un esempio fatto di educazione, gentilezza e bontà d’animo.

Tanti amici l’hanno ricordato in queste sere proprio nel memorial che vede impegnate le squadre dei giornalisti locali, dei vigili urbani, del Roma club e dei gruppi scout Agesci. La cerimonia di premiazione dalle 22 al centro sportivo Pignatelli: una festa nel nome di Totò, che da lassù continua a guardarci. Ci manca, ma continua a fare il tifo per noi.

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Mini olimpiadi, chiusa la 13º edizione: positivo il bilancio della due giorni alle Mura 

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È positivo il bilancio della 13º edizione delle Mini olimpiadi di atletica leggera. Circa un migliaio di bambini e ragazzi, alunni delle scuole dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, hanno preso parte alla manifestazione promossa dall’associazione Green&Sport presieduta da Giuseppe Veletti, instancabile organizzatore e anima dell’evento.

Due le giornate dedicate alle gare nelle varie discipline, svolte tra giovedì e venerdì nello splendido scenario del parco archeologico delle Mura Timoleontee. Hanno aderito all’iniziativa gli istituti comprensivi “Verga”, “Don Milani”, “San Francesco”, “Gela Butera” e “Don Bosco”, la scuola “Capuana”, il polo educativo Padre Giovanni Minozzi e l’istituto Suor Teresa Valsè. La “Capuana”, in particolare, è stata premiata come scuola più numerosa e per il record di premi conquistati. Tanti i momenti di sport, intrattenimento e spettacolo, con la partecipazione di numerose realtà impegnate nell’associazionismo come la Croce Rossa e il Gruppo archeologico Geloi.

Impegnati nell’organizzazione anche gli alunni del Liceo sportivo “Eschilo” e dell’istituto alberghiero “Sturzo”, i testimonial sono invece stati due talentuosi atleti gelesi come Salvatore Bianca e Kimberly Scudera. «Bimbi che giocano insieme, che vincono e piangono di gioia per aver conquistato una medaglia: tutto davvero molto bello. È importante che ci siano ancora queste emozioni e noi dobbiamo preservarle», ha commentato il prof. Veletti. 

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