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Gela calcio, giorni “sospesi” tra Eccellenza, Serie D e la sentenza Bellomo

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Il dato certo al momento è soltanto uno: il Gela calcio di diritto parteciperà al prossimo campionato di Eccellenza. La conduzione sportiva sarà nuovamente affidata al riconfermato diesse Alessandro Bonaffini, la guida tecnica invece – salvo clamorose novità – sarà ancora di mister Andrea Pensabene. Fin qui nulla di nuovo. Poi ci sono le suggestioni e le incognite. I contatti con il Canicattì, per rilevare dalla società biancorossa una matricola che vale la Serie D, da più di una settimana si sono arenati, ovvero da quando è uscito allo scoperto il forte interesse di Massimo Romagnoli.

Discorso chiuso del tutto? Nì. Perché da un lato i termini per effettuare il cambio di denominazione in caso di acquisizione di titoli sportivi è stato prorogato al prossimo 15 luglio, dall’altro perché l’interesse della dirigenza del Gela per il titolo del Canicattì continua ad essere forte. E lo è anche perché sul futuro del Gela nel prossimo torneo di Eccellenza si aggira come uno spettro l’incognita dei punti di penalizzazione rispetto al caso Bellomo. Il prossimo 27 giugno è attesa infatti la sentenza della Corte federale d’appello rispetto al ricorso della Procura dopo il -9 nel campionato 2023/24, cui il Gela era stato condannato dal Tribunale federale territoriale: una pena, secondo il procuratore Paolo Mormando, non realmente afflittiva.

Il Gela, tramite i suoi legali, ha ovviamente esposto anche in questa occasione le proprie ragioni che verranno esaminate, ma il rischio di una forte penalizzazione con cui presentarsi ai nostri di partenza del torneo è tutt’altro che trascurabile. Anche da qui la volontà della dirigenza gelese di non chiudere definitivamente le porte ad un Serie D che verrebbe affrontata senza penalizzazioni di classifica ma anche, presumibilmente, con un budget minore.

Perché impostare un campionato di Eccellenza con l’obiettivo di vincere richiede un investimento molto oneroso, fino al doppio di quanto costerebbe un campionato di Serie D impostato con l’obiettivo di mantenere la categoria. Definitive prese di posizione da parte della società gelese al momento non ce ne sono e la sensazione è che questa fase di stallo possa proseguire ancora per qualche giorno. Resta grande, sullo sfondo, l’attesa delle migliaia di tifosi biancazzurri. 

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Dimissioni del diesse Pardo, futuro incerto per la Vigor Gela

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Simone Pardo non è più il direttore sportivo della Vigor Gela. L’ormai ex dirigente biancazzurro avrebbe rassegnato le sue dimissioni nel primo pomeriggio di oggi, allontanandosi dalla società presieduta da Cristian Paradiso. Ma le dimissioni di Pardo in realtà non sembrano un fulmine a ciel sereno.

Bastava già guardare la distinta del match tra la Vigor e la Pro Favara di sabato scorso, con soli 17 atleti, per accorgersi che qualcosa non andava per il verso giusto. La pagina social dei biancazzurri, poi, non viene aggiornata da quasi una settimana.

Segni che ricondurrebbero ad una situazione di difficoltà se non addirittura di vera e propria crisi interna al club. Pardo quest’estate aveva fatto da collante tra la proprietà e un gruppo di giovani dirigenti che era arrivato con lui alla Vigor. Adesso il futuro è in bilico.

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Flavio Ferrigno protagonista con l’Akragas: per lui la vetrina della Serie D

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Lo scorso anno è stata una delle più belle sorprese in casa Gela calcio, in quella che di certo non fu una delle stagioni migliori della storia biancazzurra. Quest’anno indossa la maglia dell’Akragas, in Serie D, e ha già avuto modo di farsi notare per il suo talento. Flavio Ferrigno, centrocampista classe 2007, sta facendo esperienza in una categoria importante, una vetrina prestigiosa per lui.

L’Akragas non vive una situazione di classifica serena, tutt’altro, ma il giovane calciatore gelese sta crescendo di partita in partita. L’esordio contro la Pro Favara, era la 3° giornata, entrando al 75’. La prima da titolare nel match contro la Reggina, disputando un’ottima prova, quindi il derby contro il Licata e quello di domenica scorsa contro l’Enna.

Le ultime tre partite le ha giocate da titolare, mostrando personalità e sicurezza: doti che aveva già espresso lo scorso anno al Gela. Le strade, tra lui e la squadra della sua città, si sono momentaneamente divise. Chissà che un domani, magari presto, non tornino ad incrociarsi. Magari in quella stessa categoria in cui lui si trova oggi e dove sta facendo bene.

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Ecoplast volley, serve vincere in trasferta per diventare “grandi”

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Il successo conquistato sabato sull’Agira ha permesso all’Ecoplast volley Gela di ritrovare il successo dopo il ko di Giarre. Squadra, quella etnea, che insieme al Santa Teresa di Riva sembra avere quei valori in più in grado di fare la differenza nell’arco della stagione.

Per l’Ecoplast dunque questo campionato di Serie C potrebbe essere privo di ambizioni per il vertice, anche perché soltanto la seconda di ogni girone accede ai playoff. Sembra piuttosto presto, però, per essere rinunciatari.

La squadra di coach Zappalà ha nomi e talenti che le possono permettere di affrontare qualsiasi avversario con l’obiettivo di vincere: ecco perché, anche in una prospettiva di crescita, sarà fondamentale centrare il primo appuntamento con la vittoria in trasferta.

Successo che i gelesi metteranno nel mirino fin dalla prossima gara lontano dal PalaLivatino, in programma sabato a Paternò.

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