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Gela Brainstorming: “l’occasione sprecata di chi ha dato l’appoggio esterno al governo Greco”

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Gela Brainstorming interviene sulla sfiducia di giorno 2 maggio scorso, mai discussa in realtà, anche a seguito dei commenti dei vari gruppi politici profusi in queste ore che parlano di lungimiranza politica ed altri del “bene della Città”.
“Abbiamo avvertito l’onere di vigilare per la Città e i cittadini di Gela sulla sfiducia- sostiene Davide Ferrara Presidente del Comitato Civico – perché si è corso il serio rischio che la sfiducia fosse derubricata a semplice mozione sul lampione malfunzionante”.
“Nei primi minuti, infatti una mossa per nulla inaspettata voleva inibire qualsiasi discussione in aula consiliare sull’Amministrazione – aggiunge Ferrara – purtroppo per loro la presenza della cittadinanza ha impedito che si trattasse di una semplice seduta di rinvio.
Si è dovuta dare una parvenza di istituzione al consiglio comunale – aggiunge Eugenio Catania – anche se poi alla fine la maggioranza consiliare ha avuto il merito di far guadagnare all’Amministrazione qualche giorno, in attesa che l’opposizione per sfinimento ritiri definitivamente l’atto di sfiducia”
“Ad ogni modo è stata una mozione di sfiducia ben articolata che ha sottolineato – aggiunge Ferrara – come nessun punto del programma dell’Amministrazione e della maggioranza politica che sostiene questo esecutivo fosse stato raggiunto in 4 anni.
Nonostante ciò, l’Amministrazione Comunale ha potuto contare sul sostegno di ben 14 Consiglieri, quindi non solo Mpa ed Un’Altra Gela che legittimamente e palesemente sostengono l’Amministrazione Comunale in carica, ma anche e soprattutto “Una buona idea”, Pd e l’Unità progressista con dentro M5s e “Rinnova”, che hanno assicurato una sorta di “appoggio esterno” al Sindaco e l’Amministrazione da lui retta”.
“In effetti – sottolinea Ferrara – considerato che fino al termine dell’estate scorsa, l’amministrazione aveva capacità di spesa, una serie di finanziamenti ereditati dalla precedente amministrazione (patto per il sud), l’agenda urbana (anche questa ereditata dalla precedente amministrazione), se tale aggregazione consiliare in appoggio – forte di un numero cospicuo di 14 consiglieri – si fosse palesata, si poteva fare tanto e cambiare persino il volto della Città, mentre si continuerà a discutere ancora per un mese e più di sfiducia e continuerà il calvario del rischio dissesto da evitare”.

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“Il sindaco Faraci formi un governo tecnico per la salvezza della città”

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Mazzarino.Salvatore Battaglia,Giuseppe Calì e Rosario Lo Bartolo dirigenti comunali di FDI con Fabrizio Marotta dirigente provinciale FDI con una lettera aperta affrontano le questioni della politica locale a Mazzarino e quelle che riguardano il partito.

I quattro esponenti di FdI sostengono che” l’azzeramento della Giunta comunale è solo la punta dell’iceberg di radicate contrapposizioni e beghe interne alla variopinta e litigiosa coalizione di maggioranza, e come ipotizzato in campagna elettorale, sono sfociate in una prevedibile e fulminea crisi politica dell’amministrazione Faraci, che
non sorprende ma preoccupa assai per i nefasti risvolti che ha sulle attività della sclerotizzataamministrazione, oramai in stato comatoso.Ben più pesanti sono e saranno i contraccolpi per la collettività, incapace di comprendere le ragioni di una crisi deflagrata ad appena sei mesi dalle elezioni ma i cui segnali erano chiari fin
dalle prime settimane e sulla quale pende, innanzitutto, la spada di Damocle di un possibile nuovo dissesto finanziario, nonché l’incertezza di una riorganizzazione degli uffici, il casus belli dellacrisi.
Il Sindaco, impegnato in sterili polemiche ed a risolvere le diatribe interne, oltre a scelte estemporanee e velleitarie, è latitante rispetto alle nuove sfide da affrontare, dall’agricoltura, al vasto patrimonio culturale, al degrado sociale, ai servizi sanitari del territorio e su tanto altro ancora.A questa eterogenea ed impalpabile maggioranza, a nostro parere manca un progetto di città, una visione prospettica e strategica del futuro, una idea per fare di Mazzarino una città sicura ed attrattiva valorizzandone la vocazione agricola e turistica, per farne volano di sviluppo economico”.

In un’epoca parricida in cui si è figli di nessuno, da subito si è pronti ad essere statisti in pectore senza spazio per la gavetta, è indispensabile tornare al confronto: il destino del paese non può essere affidato alla mediocrità e all’improvvisazione o peggio ridotto a
pura mercificazione. I 4 esponenti meloniano rivendicano il salto di qualità, primariamente, per il Circolo locale di FDI.
“Il congresso ha rappresentato, per noi- sostengono, lo spartiacque rispetto il recente passato, sancendo la nuova fase di un partito strutturato, non autoreferenziale, inclusivo, critico, propositivo, pronto ad affrontare sfide e a cogliere opportunità di sviluppo determinando le scelte future della
città: bisogna iniziare il dialogo con tutte le forze che si riconoscono nel centro-destra ed il confronto con le istituzioni per affrontare gli atavici problemi cittadini.
Coerentemente con i principi statutari, l’azione politica di FDI deve guardare esclusivamenteall’interesse collettivo, essendo stati ed essendo alternativi sia alla conflittuale maggioranza sia all’opposizione e, non avendo rappresentanza consiliare, per evitare alla città un ulteriore vulnus ed una continua pantomima, proponiamo al Sindaco ed alla sua irresponsabile coalizione di fare un
passo indietro e di costituire un governo per la salvezza della città di alto profilo e di natura esclusivamente tecnica, con un preciso mandato: immediata approvazionde del bilancio pluriennale riequilibrato, ed esecuzione di tutte quelle iniziative non procrastinabili, al termine del quale procedere con nuove elezioni.


“In attesa che il coordinamento comunale indichi e l’assemblea degli iscritti determini la linea politica di FDI, facciamo nostro il patrimonio ideale, morale e storico della destra mazzarinese, improntato da sempre alla chiarezza ed alla lealtà, il quale non deve essere svilito da scelte personalistiche e non partecipate e dalle quale, eventualmente, noi in rappresentanza di
numerosi iscritti, simpatizzanti ed elettori di FDI, fin da ora ci dissociamo”- concludono.

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Poliziotti Reparto Mobile incontrano i bambini

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I poliziotti del 12° Reparto Mobile della Polizia di Stato di Reggio Calabria, in questi giorni aggregati a Caltanissetta, hanno fatto visita ai bambini de “La Casa del Sorriso Onlus”.

I bimbi hanno trascorso alcuni momenti di allegria e di spensieratezza con gli amici poliziotti mostrandosi particolarmente interessati all’equipaggiamento delle uniformi della Polizia di Stato.

Gli agenti hanno portato ai bimbi alcuni doni e, al termine dell’incontro, si sono congedati con una torta.

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Rappresentanza di genere non inferiore al 40% nelle Giunte comunali

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La commissione Affari istituzionali all’Ars ha detto si alla norma che garantisce una rappresentanza di genere non inferiore al 40% nelle giunte comunali siciliane.

Il ddl sulla riforma degli ‘Enti locali’  che dovrà passare al voto dell’ Ars  ora contiene un articolo che introduce anche in Sicilia la parità di genere nella composizione delle Giunte municipali. L’emendamento  ha trovato in commissione consensi unanimi dei due schieramenti politici.  

Il contenuto è questo: nessun genere può essere rappresentato per meno del 40% nelle giunte comunali. I sindaci dei grossi centri dovranno adeguarsi entro 90  giorni dall’entrata in vigore della legge. Solo i Comuni da tre a 15mila abitanti) potranno farlo a  partire dalla prossima tornata elettorale.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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