I gelesi passano davanti a quel pontile cadente, sanno che ha poca vita, ma a loro interessa poco. “Lo devono distruggere? E vabbe’..! Come la colonna del Duce, come l’ industria ‘do scupazzu’. Continueremo a vivere senza… fa niente!” – sembra suggerire lo loro indifferenza.
Poi arriva una adolescente dalla Lombardia e se ne innamora. A punto di farne oggetto di una ricerca che ha lasciato stupiti gli insegnanti di Muggiò e che suona come uno spot pubblicitario senza commissione ma forse più efficace.
E l’oggetto dello spot del cuore è Gela. La città che ha colpito la fantasia di una ragazzina di 12 anni che da un paio d’anni la frequenta e se n’è innamorata.
E’ Gaia Zarba che l’ha descritta in un power point su input dell’insegnante di italiano che ha richiesto alla classe un lavoro di elementi di realtà, dove si richiedeva di descrivere una regione italiana e gli enti locali, Gaia ha scelto di trattare la Sicilia per la sua ricchezza culturale e storica unica. Ecco cosa ci ha detto alla presenza della sua famiglia.
La decisione di soffermarsi su Gela, in particolare sul pontile sbarcatoio e sulla pietra in cui sono riportati dei famosi versi di Quasimodo, è motivata dall’interesse per i luoghi meno conosciuti ma ricchi di significato. In particolare, nella ricerca viene descritta la storia del pontile sbarcatoio, perchè simbolo della storia industriale e marittima della città e tra le curiosità letterarie viene inserita la pietra di Quasimodo, perchè lega Gela alla letteratura italiana contemporanea. Attraverso queste scelte, non solo sono stati esplorarti aspetti peculiari e affascinanti di Gela, ma c’è stata anche la volontà di sottolineare come le piccole storie locali possano riflettere la grande storia e la cultura della Sicilia e dell’Italia. Ecco alcune delle sfide del lavoro presentato.
I familiari di Gaia hanno sottoposto il lavoro all’attenzione del sindaco Di Stefano che domani alle 19.30 le consegnerà un riconoscimento alla presenza del Consiglio comunale.
Gela ed i suoi talenti sempre protagonisti nel mondo delle arti e dello spettacolo.
La terza giornata della Milano Fashion Week si e’ aperta con un talento gelese il cantautore Holy Francisco già conosciuto al grande pubblico per la sua partecipazione a talent nazionali quali Amici ed Xfactor e non be vuole sapere di lasciare il suo sogno di calcare le scene del mondo dello spettacolo e ci riprova. E con successo anche..!
Holy Francisco a sorpresa apre la giornata della fashion week milanese tra lo stupore dei partecupanti indossando un insolito abito di Simon Craker, fatto di biglietti variopinti. Il marchio indossato riscuote molto successo tra i buyer di Hong Kong e Giappone.
Eccolo mentre sfila, con la disinvoltura che lo contraddistingue.
Holy (Francesco Guarnera) si presta alla moda come forma artistica per ricercare , come già fatto nelle sue canzoni, condizioni di rottura. La parola crack, appunto rottura, contenuta nel marchio indossato ne è la dimostrazione. In particolare Holy indossa un capo che è inno al riciclo per un mondo sostenibile da un punto di vista ambientale.
Per chi ha vissuto ed è cresciuto a Gela un inno al riscatto della città. Una città che molto probabilmente i nostri giovani artisti vorrebbero più pulita meno inquinata e magari che possa garantire ai giovani talenti maggiori opportunità.
In occasione della ‘Giornata della memoria’, lunedì 27 gennaio, alle ore 18,00 presso il salone ‘Pio La Torre’ della Cgil di Gela , l’Auser e lo Spi “organizzano un incontro sul tema : “Parricidio e Memoria”, a cura del prof. Luciano Vullo . Interverrà la prof.ssa Tiziana Faraci . Un’occasione per riflettere sull’importanza del ricordo come strumento di consapevolezza nel presente.
“Il Giorno della Memoria ricorda uno dei periodi più oscuri della storia dell’umanità, quando si compì lo sterminio nei campi di concentramento nazisti contro gli ebrei, oppositori, minoranze e persone vulnerabili.
“Commemorare questa tragedia è un dovere morale – dicono il vicepresidente dell’ Auser, C. Guastella ed il responsabile dello Spi Emanuele Scicolone – Ogni essere umano nasce con diritti fondamentali che tutti dobbiamo rispettare, senza distinzione di colore della pelle, lingua, religione, età o condizione fisica. È fondamentale promuovere valori di libertà, uguaglianza e dignità umana. Il caos verso il quale ci stiamo incamminando rischia di produrre sistemi totalitari. Urge proteggere la democrazia . La conoscenza storica come antidoto al male”.
Tornano a lottare per la vivibilità urbana i comitati di quartiere.
Sin quando non saranno definitivamente delineate ed approvate le nuove aree urbane, i presidenti degli storici quartieri restano coesi per il bene della collettività gelese.
Nella serata di martedì, riuniti in assemblea, con voto palese, é stato eletto Coordinatore dei presidenti di Quartiere Salvatore Terlati per il quartiere Settefarine, Vice Coordinatore Salvatore Ciscardi per il quartiere Cantina Sociale e segretario Francesco Di Silvestre per il quartiere Fondo Iozza e Zampogna.
Gli eletti, con in testa il coordinatore Salvaatore Terlati, fermo restando l’autonomia dei singoli quartieri, faranno da collante e saranno sempre pronti a interfacciarsi con gli amministratori locali per ottenere una città più vivibile e con i quartieri di pari dignità.