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Cronaca

Furto in abitazione

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Ragusa – I Carabinieri della Stazione di Ragusa Principale, a seguito di una rapida attività d’indagine sono riusciti a risalire all’identità di una persona ritenuta responsabile del furto consumato nel pomeriggio del 2 luglio scorso in danno di un esercizio commerciale in via Roma, nel centro storico di Ragusa.


In particolare dopo il furto, il proprietario dell’esercizio aveva formalizzato la denuncia e quindi i Carabinieri, dopo aver visionato i filmati di videosorveglianza presenti in zona, hanno identificato il presunto responsabile che è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ragusa. Oltre a quest’ultimo è stato identificato e denunciato per ricettazione l’acquirente di parte della refurtiva consistente in un telefono cellulare che veniva recuperato e riconsegnato al proprietario.


Sempre i Carabinieri della Stazione di Ragusa Principale hanno deferito in stato di libertà un cittadino italiano ritenuto responsabile di reiterati episodi di furti di gioielli e bigiotteria perpetrati in danno della ex coniuge per un valore di oltre 2.000 euro. Nella circostanza lo stesso veniva denunciato anche per non aver versato l’assegno di mantenimento alla propria figlia.

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Cronaca

Balbo:”la persistenza di Zuccalá al governo è una iattura per Butera”

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Una versione diversa quella fornita dall’ex sindaco oggi consigliere comunale Filippo Balbo sulla movimentare seduta consiliare del 5 marzo riguardante gli atti propedeutici e il bilancio di previsione 2025/2027. Balbo la racconta così:

Una seduta molto importante poiché in gioco lo strumento economico finanziario con cui l’amministrazione dovrà operare e su cui la responsabilità, meglio dirlo, è del Consiglio Comunale.
La seduta si è aperta con le dichiarazioni spontanee dell’assessore Giovanna Donzella, fiore sempre sbocciato e valido per tutte le stagioni, specialmente in campo politico e partitico, data la onnipresenza nelle giunte che si sono succedute da decenni e che si è dimessa dall’appartenere al partito di FdI, se mai lo è stata, dopo i chiarimenti sulla stampa del deputato Totò Scuvera, che ha precisato la non adesione del partito all’amministrazione di Butera.
Quindi la consigliera Cristina Chimera, appartenente al gruppo misto, in opposizione al Sindaco, ha chiesto il prelievo del punto sul piano delle alienazioni, sollevando qualche dubbio sugli immobili inseriti, poiché quasi tutti con destinazione d’uso, richiamando la normativa vigente in materia, chiedendo lumi ai dirigenti in aula e allo stesso tempo mettendo ai voti la richiesta di un parere pro veritate all’assessorato regionale agli Enti locali, sempre per la garanzia verso i consiglieri che si devono assumere la responsabilità di votare atti.


Non si capisce come mai il sindaco e gli oramai esigui consiglieri a lui rimasti affezionati si siano irritati per tale richiesta di chiarimento, avrebbero dovuto supportare senza indugio, proprio per le garanzie che arreca, invece si sono arroccati su una polemica sterile, sintomo di insussistenza e nervosismo, sproloquiando su questioni che eludevano la discussione sul punto all’ordine del giorno, anzi manifestando pretese alquanto insolite e inusuali.
Il bilancio di previsione non corre rischi! Sarà analizzato e votato dalla nuova maggioranza che, sensibile alle esigenze della comunità, metterà in essere tutte quelle iniziative per andare incontro ai cittadini, circostanza che né il sindaco né la sua giunta né, altrettanto, il gruppo consiliare minoritario, che lo sostiene, hanno saputo fare da quando si sono insediati.
Dire che la persistenza del sindaco Zuccalà al governo della città è una iattura per il paese, per l’intera comunità e per il territorio è senz’altro superfluo, i cittadini se ne stanno accorgendo, se ne accorgeranno ancora di più e non basterà un carnevale o una sagra a mascherare il malgoverno che ci affligge.
Prima ci si libera da questa gogna e meglio è!

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Cronaca

Violenza sessuale su minore: arrestato un ventenne

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Caltanissetta- La Squadra Mobile a Caltanissetta ha eseguito un ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa nella fase delle indagini dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un ventenne nisseno per il reato di violenza sessuale su minore.

I fatti risalgono allo scorso mese di gennaio e la violenza si sarebbe consumata tra le mura domestiche della minorenne, presuntivamente abusata dall’odierno arrestato, suo congiunto. Le indagini sono scattate qualche giorno dopo su segnalazione dei medici del pronto soccorso di un presidio ospedaliero di provincia, in quanto la giovane vittima di violenza si era recata in ospedale per essere sottoposta a visita medica. L’odierno arrestato, dopo la notifica degli atti, è stato posto agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

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Cronaca

Oltre 5 milioni per le Mura Timoleontee

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Cinque milioni e 280 mila euro ( 5.292.800) per interventi di prevenzione, messa in sicurezza dal rischio sismico delle Mura Timoleontee con risanamento conservativo, in località Caposoprano nel territorio di Gela, sono stati stanziati dall’Assessorato regionale Cultura .

Ecco quanto pubblicato dal Ministero della cultura:

https://trasparenza.cultura.gov.it/archivio28_provvedimenti-amministrativi_0_24645_726_1.html

Un progetto importante del quale si parla da anni senza aver mai ottenuto nulla. Adesso è arrivato e servirà per conservare adeguatamente il prezioso muro di fortificazioni greche del V secolo avanti Cristo.

Il progetto è stato seguito dal Rup della stazione appaltante Domenico Ficarra. Un risultato superiore ad ogni aspettativa che restituisce speranza per la testimonianza storica unica al mondo per le quali sono stati fatti appelli, chiacchiere, francobolli ma rari interventi strutturali.

Le mura timoleontee sono antiche fortificazioni greche della città di Gela. Costituiscono un’importantissima testimonianza archeologica del sistema difensivo che cingeva la collina sulla quale sorgeva l’antica città greca di Gela, fondata da coloni di Rodi e Creta nel 689 a.C. e definitivamente distrutta nel 282 a.C.

In base alle dimensioni della collina e ai ritrovamenti susseguitisi nei secoli è possibile immaginare una notevole estensione del sistema difensivo dell’antica colonia greca, la quale si espande nella zona di Caposoprano solamente in coincidenza della ricostruzione della città da parte del tiranno Timoleonte nel IV sec. a.C., epoca alla quale appartiene il tratto di mura messo in luce.

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