Non la classica presentazione di testi, in questo caso due ma il compendio di due opere cui fa da cornice uno spettacolo cultural-musicale che si compone di musica, poesia e recitazione. Venerdì 27 gennaio alle ore 17.30 presso l’Hotel Villa Peretti di Gela si terrà la presentazione dei libri “Il viaggio- Percorso musicale nella musica colta” di Alberto Lo Scalzo e “Se chiudo gli occhi non esiste- Poesia per l’Ucraina” di Ornella Laura Gallo. Dialoga con gli autori Teresa Mammoliti che ha curato l’introduzione al testo poetico e modera Andrea Cassisi.
“Il viaggio- Percorso musicale nella musica colta” di Alberto Lo Scalzo nasce dall’idea di realizzare una selezione dei migliori e più famosi brani di musica classica, nasce dalla volontà di avvicinare alla “musica per eccellenza” tutti coloro che per curiosità, per apprendimento o per semplice ascolto, vogliono conoscere i gioielli più preziosi scritti dai più grandi geni musicali di tutti i tempi. L’opera rappresenta un buon supporto conoscitivo per quanti si accingono a intraprendere un viaggio musicale nel tempo. La scelta delle opere e dell’ordine in cui sono inseriti nei dieci volumi, pur non rispettando un assetto storico cronologico, non è un caso. In ogni volume, infatti, si trovano opere arcinote e opere meno conosciute ma considerate indispensabili per potersi definire grandi estimatori o comunque cultori della musica classica. Lo scopo è quello di suscitare interesse e curiosità prediligendo le pagine musicali che, per un motivo o per un altro, in qualche modo abbiamo ascoltato almeno una volta nell’arco della nostra vita. Dal 3 gennaio 1954, data ufficiale dei programmi televisivi in Italia, la musica classica è stata sdoganata dai teatri (unico luogo in cui si potevano ascoltare opere sinfoniche e liriche) ed è entrata prepotentemente nelle case di tutti attraverso le varie sigle televisive e le pubblicità; non a caso molte arie ci risultano familiari anche se non ne conosciamo il titolo o l’autore. Quest’opera, nella sua essenza, ci consente di approfondire e di capire quali sono i capolavori che ogni amante della musica classica dovrebbe conoscere.
Alberto Lo Scalzo racconta la musica da oltre quarant’anni. È nato nel 1967 e vive a Gela. Sin da ragazzo ha imparato ad amare, conoscere ed esplorare la musica in tutta la sua completezza. È musicista e insegnante di pianoforte. Negli anni ha avviato una ricerca minuziosa che ha il fine di trasmettere la sua passione per la musica e, in senso largo, promuoverne la diffusione.
“Se chiudo gli occhi non esiste- Poesia per l’Ucraina” di Ornella Laura Gallo rappresenta un’ode alla pace in tempo di guerra. L’ autrice come l’elegiaco Tibullo rifiuta la guerra cantando in versi i sentimenti di pace per tutti i popoli.
“Non è mai facile parlare di guerra, ma parlare della guerra in Ucraina è forse anche più difficile – scrive la prof.ssa Teresa Mammoliti, nella sua prefazione – perché essa ci ha sorpreso in una mattina come tante, si è presentata a noi strisciando, quasi in sordina, e si è accampata saldamente nelle nostre case e nei nostri pensieri ormai da troppo tempo.
Tutto oggi ci parla di guerra, i mezzi di comunicazione ci aggiornano costantemente sulla sua evoluzione e sulle sue dinamiche, com’è naturale che sia, raccontandoci e mostrandoci con terribile, ma necessaria brutalità, i suoi orrori, che poi sono gli orrori di tutte le guerre.
Quello di Ornella Gallo è un racconto altro della guerra, un racconto “gentile”, delicato, quasi sussurrato all’orecchio per non fare troppo male, pur non venendo mai meno al realismo. Dagli squarci dei palazzi sventrati di Kiev e di Bucha, di Mariupol e di Donetsk si materializzano, facendo capolino tra i suoi versi, Polina con la sua ciocca rosa, Kirill, un fagottino avvolto in una coperta azzurra, Assan, che ha percorso da solo 1000 km a undici anni, e tanti altri ancora, protagonisti innocenti e ignari di questa terribile pagina di storia dell’umanità.
I versi di Ornella Gallo descrivono un immenso dolore, ma è un dolore non urlato, le grida rimangono in gola, e la visione di tanto orrore sembra modulata su toni quasi fiabeschi, narrata come si narrano le favole, tanto amare e spesso popolate di mostri, e che tuttavia si raccontano ancora e ancora ai bambini per insegnare loro la vita, i suoi orrori, i suoi dolori.
L’autrice ci prende per mano e ci conduce sulle strade dei piccoli e grandi protagonisti di questa guerra, ce li presenta con dolcezza, ci racconta le loro storie e, ancor prima di potercene accorgere, noi ne siamo parte. I versi sembrano anch’essi provenire da sguardi bambini, innocenti, tuttavia stroncati o graffiati nell’anima per sempre.
Non dimenticheremo mai la mamma che, nel terrore di perdere la propria figlia, scrive sulla sua schiena un messaggio, o ancora la giovane giocatrice di hokey, improvvisamente consapevole di una felicità che non tornerà più, o il fotoreporter, che muore dopo avere scattato le sue foto, testimonianza di tanto orrore.
Ornella Gallo è insegnante di Lettere e i suoi versi non possono non tradire l’amore per Dante, per Leopardi, per Foscolo, per Ungaretti. Il linguaggio talvolta è ricercato, prezioso, letterario, altre volte si veste invece di una disarmante semplicità e sembra farsi preghiera sommessa, litania di dolore.
La sintassi, spesso articolata e complessa, improvvisamente si fa rinuncia e nudità, e anche la punteggiatura viene meno di fronte a tanto sgomento. I versi trovano infine la loro più significativa bellezza nell’esistere e resistere, malgrado il deserto del male”.
Il ricavato della vendita del libro andrà in beneficenza a una famiglia ucraina presente durante la serata.
Nel corso dell’evento, musiche dal vivo con i maestri Giovanni Favata, Diletta Ligori e Matteo Sammito, recita di alcune poesie da parte dell’attore Stefano Rizzo e piccolo rinfresco per i partecipanti.