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Politica

Forza Italia fa le prove tecniche per le Regionali

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A fine anno un breve confronto, per gli Auguri, tra il sindaco Lucio Greco e il deputato di Forza Italia Michele Mancuso, l’azionista più importante della coalizione che un tempo si chiamava  “Arcobaleno”, ora però ha perso qualcuno dei suoi colori e ne ha preso altri.Il deputato azzurro è arrivato in piazza municipio nella tarda mattinata dell’ultimo giorno del 2020  ed ha incontrato il sindaco alla presenza del capogruppo Luigi Di Dio e dell’assessore Nadia Gnoffo. Insieme agli auguri,  l’impegno a collaborare in modo da far sentire a Roma e Palermo la voce di una città che ha bisogno di aiuto per superare la crisi economica aggravata dal Covid. Tra Mancuso e Greco in questo anno e mezzo di alleanza i rapporti non sono stati sempre cordiali. Ci sono stati momenti di indifferenza, periodi in cui i due non hanno dialogato e anche fibrillazioni notate all’esterno. Ma sono pur sempre  alleati e, se Greco chiama per chiedere un aiuto per la città, Mancuso non si tira indietro.Un patto conveniente per entrambi. Il deputato forzista è più interessato a ricostruire Forza Italia in città, progetto a cui lavora da tempo. Dopo le festività nascerà il coordinamento cittadino con Enzo Pepe in pole position per la carica di punta .Nelle fila di Forza Italia stanno tornando tanti azzurri che si erano allontanati come Carlo Varchi. Ci sono tanti segnali per credere che il gruppo consiliare oggi composto da Luigi Di Dio e Carlo Romano crescerà con l’adesione di Saro Trainito , del presidente del consiglio Totò Sammito e qualche altra sorpresa cui Mancuso lavora da tempo. La macchina per le prossime Regionali è già in moto e Gela è una piazza fondamentale per centrare l’obiettivo della riconferma. Questo il deputato forzista lo sa bene.Perciò tiene in caldo l’alleanza con Greco e la presenza forzista al governo dell città più popolosa della Provincia.

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La DC va agli Enti locali della Regione per la città ma non andrà all’incontro indetto dal sindaco

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La DC non andrà all’incontro indetto dal sindaco con la deputazione e i gruppi di tutti i colori politici ma la prossima settimana il coordinatore Giuseppe Licata con i consiglieri Irti e Guastella e il dirigente Cascino si recheranno dall’assessore regionale agli enti locali che è del loro partito a discutere del prossimo bando sugli aiuti ai Comuni in dissesto e chiedere attenzione particolare per Gela.

La polemica politica non si placa dopo che l’avv.Licata ha spiegato perchè la Dc non ridponderà all’invito del sindaco. Critiche sono state rivolte alla Dc dal capogruppo di Una buona idea Giovanni Giudice e la risposta è arrivata dal capogruppo Dc Armando Irti

“Al consigliere Giudice a cui è stato affidato il compito di rispondere al nostro commissario Giuseppe Licata e che mi sembra confuso come il sindaco – dice Irti – probabilmente non hanno spiegato alcuni passaggi della nostra posizione. Giova a questo punto mettere a fuoco alcuni punti che il consigliere non ha compreso: Licata è stato chiaro , coinvolgere tutte le forze politiche , indipendentemente dagli schieramenti è una cosa buona per risolvere la crisi finanziaria del nostro ente .Ma , nel contempo , non vi è dubbio che diventa una ammissione di incapacità ed impotenza della maggioranza .Ricordo al collega Giudice che rischia di rimanere nell’oblio chi è chiamato a governare e poi non si dimostra capace.Non pemetteremo a chi ha l’onere di governare la Città di prendere in giro i cittadini , il nostro compito è vigilare sull’azione amministrativa. Non va bene la doppia faccia di questa maggioranza: prima si chiede collaborazione e poi si accusa il governo regionale”


“La DC come forza di opposizione seria e responsabile ha dimostrato di essere sempre collaborativa per la città, e il governo regionale , ripetutamente accusato dalla coalizione di Di Stefano, ha dimostrato nelle manovre finanziare di accogliere tutte le richieste provenienti dalle opposizioni”- conclude.

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Strisce pedonali, dossi, autovelox nella mozione presentata della consigliera Pd Lorena Alabiso

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Urge l’installazione  di segnaletuca orizzontale e verticale nonché di dissuasoridi velocità o autovelox fissi nelle aree limitrofe a via Venezia, via Tevere, via Giovanni Falcone, via Buterae in contrada Manfria presso la via Santa Maria degli Angeli, via delle Begonie e via delle Viole. Lo chiede con una mozione la consigliera Lorena Alabiso.

L’iniziativa dell’esponente PD nasce da segnalazioni dei cittadini residenti in quei quartieri e dal sopralluogo effettuati da cui é emersa la quasi assenza (poiché ove presenti sono quasi totalmente sbiadite) di segnaletica orizzontale e verticale. E poi ci sono i comportamenti negligente di tanti automobilisti che non rispettano il codice della strada e mettono a rischio la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

“Il fenomeno – sostiene la consigliera- è tanto preoccupante quanto complesso. Da un lato, vi è una crescente superficialità nell’approccio alla guida, alimentata da fattori come la distrazione causata dai dispositivi mobili e l’eccesso di velocità. Dall’altro, le infrastrutture urbane spesso non sono adeguatamente attrezzate per garantire la sicurezza dei conducenti e dei pedoni. Forti di queste evidenze, numerosi cittadini hanno alzato la voce, richiedendo interventi immediati da parte dell’Amministrazione Comunale. considerata l’elevata incidenza di traffico veicolare in quelle zone”. 

Nella mozione la consigliera chiede che l’amministrazione comunale disponga il tracciamento della segnaletica orizzontale nelle vie Venezia,Tevere, Giovanni Falcone e Butera, nelle aree limitrofe per le quali si rendesse necessaria così da regolamentare gli incroci pericolosi e la circolazione nelle area limitando i rischi per l’incolumità di quanti circolano sia a piedi che con altri mezzi di locomozione.Nelle vie di Manfria serve invece posizionare dossi con bande sonore o autovelox fissi, in funzione alle caratteristiche strutturalidellestrade, su via Giovanni Falcone e su via Butera al fine di scongiurare i rischi legati  alle frequenti segnalate violazioni del limite di velocità. Bisogna anche posizionare cartelli toponomastici adeguati”

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Recuperati fondi per la Diga Disueri

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Ci sono gli interventi nella diga Rosamarina e la realizzazione del Tmb di Sciacca tra i progetti recuperati dal governo regionale dopo il definanziamento delle somme del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2014-2020. L’assessorato dell’Energia chiarisce che le nuove risorse provengono, oltre che dal ciclo di programmazione Fsc 2021-2027, anche da altre linee di finanziamento.

Per i lavori di consolidamento e messa in sicurezza della diga Disueri, a Gela, in provincia di Caltanissetta, l’importo iniziale di 20 milioni è passato a 70 milioni. Gli interventi per l’invaso, a uso essenzialmente del settore agricolo, sono stati inseriti nella classe B del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico (Pnissi). La progettazione era già stata finanziata con il ciclo di programmazione Fsc 2014-2020.

Recuperati anche gli interventi di mitigazione della caduta massi sulla sponda destra della diga Rosamarina. In questo caso, il finanziamento arriva dai fondi del Programma operativo complementare (Poc) Sicilia 2014-2020. Il contratto per i lavori, dall’importo di quasi 1,7 milioni di euro, è stato affidato il 19 novembre scorso.

Per quanto riguarda la diga Olivo, il finanziamento di oltre 46 milioni di euro è stato inserito nell’Accordo per lo sviluppo e la coesione del ciclo 2021-2027 stipulato nel maggio scorso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Siciliana. Le opere prevedono interventi di manutenzione straordinaria degli scarichi e del sistema di tenuta del bacino. Il 29 novembre scorso il progetto esecutivo ha ottenuto la verifica del Dipartimento regionale tecnico e a breve si procederà all’appalto.

Nel settore dei rifiuti, il progetto di realizzazione del Tmb (trattamento meccanico-biologico) e della discarica nella contrada Saraceno Salinella a Sciacca, nell’Agrigentino, è stato finanziato il 27 novembre scorso con 30 milioni di euro di fondi Poc 2014-2020. La Srr Ato 11 Agrigento Provincia Ovest dovrà appaltare i lavori.

Per la discarica di Castellana Sicula, in provincia di Palermo, l’intervento da 8 milioni di euro è stato inserito tra i fondi Fsc 2021-2027.

Per il progetto di riqualificazione e recupero del Centro di raccolta (CCR) nella frazione di Massannunziata di Mascalucia, nel Catanese, nel giugno scorso l’assessorato dell’Energia aveva revocato il finanziamento dato che il Comune non aveva sottoscritto alcun “Obbligo giuridicamente vincolante” entro la scadenza prevista del 31 dicembre 2022.

L’assessorato, infine, ricorda che le bonifiche ambientali nei Comuni sono di competenza delle rispettive amministrazioni.


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