Festa della Repubblica con il pensiero ai malati di Covid .Nel suo discorso pronunciato a piazza Martiri, il sindaco Lucio Greco ha legato gli anni bui della guerra e la capacità di rinascere dalle macerie al momento difficile che si sta vivendo oggi .Allora si uscì dal tunnel attraverso uno sforzo straordinario di solidarietà e unità. ” Esattamente le stesse cose di cui l’Italia ha bisogno adesso ha detto il sindaco – per affrontare le sfide di un mondo profondamente mutato e risalire dall’abisso della pandemia. La storia ci insegna che ciclicamente abbiamo conosciuto momenti drammatici, e che ne siamo sempre venuti fuori a testa alta, con la forza delle idee e la consapevolezza di non essere soli ma di essere parte di una nazione, uniti sotto il tricolore e pronti a scrivere nuove pagine.Il mio pensiero, oggi, non può non andare alle principali vittime di questa crisi di portata storica nella quale ci ha fatti sprofondare il Covid-19. Ai malati, alle vittime e alle loro famiglie in primis, ma anche a chi ha perso il lavoro e a chi solo ora, dopo mesi, si sta rimettendo in moto. Penso, però, anche a chi, tra dolore e sofferenza, ha saputo tirare fuori il meglio di sè, con coraggio e competenza, spronando pure gli altri a farlo, sfidando anche una legittima paura: medici, infermieri, volontari, protezione civile, associazioni, club service, la chiesa”
Nel celebrare la memoria di tutti coloro che hanno lottato e si sono sacrificati per lasciarci questa eredità preziosa che è la libertà, abbiamo il dovere di non darla per scontata, di rispettare la democrazia e il diritto al voto e di onorarli ogni giorno con le nostre azioni e i nostri comportamenti.
C’è tanto da fare, c’è un Paese da ricostruire, proprio come nel 1946. Ma, ora come allora, sono certo che nessuno si tirerà indietro di fronte alle proprie responsabilità e che sapremo prendere in mano la nostra Repubblica””Che questa festa della Repubblica- ha concluso- possa sancire l’inizio di un futuro più sereno per tutti, con la speranza che, già dal prossimo anno, si possa tornare a celebrarla nelle piazze, tutti insieme, senza paura, tributando i giusti onori ai padri fondatori e celebrando la libertà, la dignità, la parità”