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Cronaca

Fermato a bordo di un’auto a noleggio con 108 kg di hashish

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Vittoria – E’ stato “colto in flagranza” con 108 kili di hashish a bordo di un’Audi Q3 a noleggio il pluripregiudicato vittoriese, ma residente da anni a San Donato Milanese, arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile di Ragusa e del Commissariato di Polizia di Vittoria nella giornata di sabato 7 giugno.

Nello specifico, nell’ambito di mirati servizi finalizzati al contrasto delle piazze di spaccio di stupefacenti, l’Audi, transitando nei pressi di Viale Colonello Vito Andrea Iannizzotto,  ha attirato l’attenzione degli investigatori perché il conducente, alla vista dei poliziotti, aumentava sensibilmente la velocità di marcia.

Gli Agenti, insospettiti, hanno prontamente bloccato l’auto e identificato il conducente per G.G. di 46 anni, noto pluripregiudicato con precedenti di polizia e penali in materia di stupefacenti.

L’uomo da subito si è mostrato agitato ed insofferente al controllo, motivo per cui gli Operatori hanno perquisito sia lui che l’auto scoprendo, abilmente occultati all’interno del bagagliaio, tre grossi involucri a forma di parallelepipedo, contenenti 108 kg di sostanza stupefacente del tipo hashish, suddivisa in 108 panetti nonché la somma di 10.000 euro in banconote da 50 euro custodita all’interno di un marsupio.

Il quarantacinquenne è stato tratto in arresto in considerazione dell’ingente quantitativo di hashish destinato alle piazze di spaccio vittoriesi e della provincia ragusana e su disposizione del P.M. di turno, condotto presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

Ingente il valore della droga sequestrata che una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato la somma di oltre due milioni di euro.

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Cronaca

Due arresti nelle ultime ore

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Si tratta di un 60enne, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, per il reato di atti persecutori e di un ventenne in esecuzione di provvedimento emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Caltanissetta, dovendo scontare una pena residua a seguito di condanna del Tribunale per i minorenni, confermata dalla Corte di Appello di Caltanissetta, per reati concernenti il traffico e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Entrambi gli arrestati, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti in carcere dagli agenti della Polizia.

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Chiesta condanna di un gelese titolare di una casa per anziani a Porto Torres

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Il Pm di Sassari Andrea Giganti ha chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione per il gelese Crocifisso Catania di 44 anni , titolare a Porto Torres della casa di riposo Pandora dove, secondo l’accusa gli anziani ospiti venivano presi a schiaffi, umiliati e ingiuriati.

Il Pm ha chiesto 4 anni per l’operatrice della struttura Maria Elettra Falchi accusata di aver picchiato gli anziani, tre anni e 4 mesi per Maria Grazia Carta, 43 anni di Porto Torres anche lei operatrice.

I fatti risalgono al 2016 e secondo le accuse della Procura della Repubblica di Sassari, i tre imputati avrebbero percosso gli anziani e fornito loro una alimentazione inadeguata e fatto patire il freddo. Il processo prosegue a giugno.

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Demanio marittimo: la Polizia Ambientale fa ‘pulizia’

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Il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Gela, con il fondamentale e prezioso supporto del 3° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Messina, ha concluso un’importante operazione volta alla tutela del pubblico demanio marittimo e al contrasto dell’abusivismo demaniale nel porto rifugio di Gela.

L’attività ha avuto come obiettivo la rimozione di una serie di “corpi morti” (strutture in cemento utilizzate per l’ormeggio delle unità navali), catenarie e gavitelli di ormeggio che nel tempo erano stati abusivamente collocati sul lato di ponente dello specchio acqueo, ostacolando l’uso pubblico e regolare dell’area portuale. Grazie all’intervento dei militari, sono stati rimossi oltre 38 “corpi morti” in cemento di varie dimensioni con relativi gavitelli di ormeggio, circa 400 metri di cime e 40 metri di catenarie.

L’operazione ha così permesso di ripristinare le condizioni di legalità di un tratto di mare di circa 120 metri di lunghezza per una superficie complessiva di oltre 1.900 metri quadrati di specchio acqueo.

Le unità da diporto che si trovavano illecitamente ormeggiate sono state rimosse e affidate in custodia a una ditta specializzata, opportunamente individuata dalla Capitaneria di Porto, dove i legittimi proprietari potranno andare a recuperarle. Tutto il materiale rimosso dal mare è stato invece posto sotto sequestro penale per il reato, attualmente contestato a carico di ignoti, di occupazione abusiva di area demaniale marittima di cui agli artt. 54 e 1161 del Codice della Navigazione.

L’operazione portata a segno dai militari rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno che la Capitaneria di Porto di Gela spende nella lotta all’abusivismo demaniale per la tutela del mare quale bene comune. Attraverso un’azione costante di prevenzione, vigilanza e repressione delle condotte illecite, il Corpo delle Capitanerie di Porto continua così a garantire il rispetto delle normative vigenti e contrastare ogni forma di utilizzo illecito del demanio marittimo, ribadendo il proprio impegno nella tutela dei primari usi pubblici del mare e della sicurezza della navigazione.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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