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Cronaca

Fermati e identificati i responsabili dell’aggressione al pizzaiolo

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Modica – È arrivata in modo efficace e solerte la risposta dei Carabinieri della Compagnia di Modica all’episodio che ha coinvolto un giovane cameriere di una nota pizzeria del posto vittima di una bravata di alcuni giovani.

Al termine della giornata lavorativa verso le 24 di sera il 21enne, mentre effettuava rientro presso la sua abitazione lungo il Corso Umberto di Modica, è stato affiancato da un’autovettura con a bordo 4 ragazzi che, approfittando della quiete e della mancanza del traffico quotidiano, lo hanno spinto facendolo cadere rovinosamente a terra e costringendolo ad impattare con un’altra auto.

I Carabinieri della Stazione di Modica hanno attivato tutti i loro canali informativi al fine di rintracciare i responsabili della vicenda, oltre ad effettuare una precipua attività di acquisizione filmati, estrapolati dalle telecamere di videosorveglianza della zona.

Proprio in seguito a questi riscontri è stato possibile ricostruire l’intero episodio che ha visto coinvolta questa comitiva di ragazzi, tutti minorenni ed incensurati ad eccezione del guidatore maggiorenne, che si è resa protagonista di questa assurda vicenda, definita proprio dai protagonisti come una “goliardata”.

Tutti i ragazzi sono stati deferiti in stato di libertà presso le rispettive Procure competenti, quella dei minori di Catania e ordinaria di Ragusa, per le lesioni provocate al giovane pizzaiolo.

L’immediata replica del personale dell’Arma, che sin da subito ha provveduto a mettere in campo le sue energie al fine di ottenere la rapida risoluzione del caso, ha fornito un’adeguata risposta al clamore mediatico che l’episodio ha ingenerato nella realtà modicana.

La risoluzione della vicenda è frutto, ancora una volta, dell’osmosi info-operativa che lega le varie componenti dell’Arma con quelle della società civile.

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Cronaca

Gravissimo incidente stradale: un morto e due feriti

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E’ di un morto e due feriti, il tragico bilancio di un gravissimo incidente che si è verificato sulla strada statale 189 “Della Valle dei Platani”, in territorio di Campofranco, nel Nisseno. La vittima aveva 50 anni. La strada è stata chiusa in entrambe le direzioni. Sul posto stanno operando le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e le squadre Anas. Dalla centrale del 118 di Caltanissetta è stato inviato l’elisoccorso che ha trasportato uno dei due feriti all’ospedale Sant’Elia, in codice giallo. L’altro ferito è stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Agrigento.

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Cronaca

Due arresti a Niscemi

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Due niscemesi, sono stati arrestati dalla Polizia in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria.

Un 28enne, condannato a un anno e 4 mesi di reclusione per il reato di furto in abitazione, che stava scontando la pena in regime di detenzione domiciliare, è stato condotto in carcere dagli agenti, in esecuzione di provvedimento della Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Gela, per aver violato le prescrizioni evadendo dal suo domicilio. Un 57enne, dovendo scontare la pena della reclusione a 2 anni, 9 mesi e 10 giorni, per il reato di furto in abitazione, a seguito di sentenza della Corte d’Appello di Caltanissetta, è stato condotto in carcere, in esecuzione di provvedimento della Procura Generale della Repubblica presso la locale Corte d’Appello.

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Cronaca

Antimafia nell’agrigentino, arrestati anche 4 gelesi

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Ci sono anche quattro gelesi coinvolti nel blitz antimafia eseguito nell’agrigentino dai Carabinieri, sviluppo naturale dei ventiquattro fermi scattati meno di un mese fa. Gli indagati sono cinquantuno. Per trentasei di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per altri quindici i domiciliari.

Arrestati Giuseppe Nicastro, 36 anni; Giuseppe Piscopo, 49; Antonio Salinitro, 25 e Rosario Smorta di 52. Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, su richiesta del procuratore aggiunto Sergio Demontis e dei sostituti Claudio Camilleri, Giorgia Righi e Luisa Bettiol.

Le accuse – a vario titolo – sono associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione di armi. Molti degli indagati si trovano già in carcere poiché raggiunti, appena tre settimane fa, da misura cautelare.

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