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Cronaca

Fatture false: sequestrati 8,2 milioni di euro e diverse società. Quindici arrestati, tra cui un gelese

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C’è anche un gelese tra le 15 persone arrestate dalla Guardia di Finanza di Catanianell’ambito di un’inchiesta della Procura etnea con 29 indagati su un presunto sistema di somministrazione fraudolenta di manodopera e di frode fiscale tramite l’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Si tratta di Gaetano Sanfilippo, 47 anni. I reati ipotizzati sono, a vario titolo, associazione per delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti (Foi), dichiarazione dei redditi infedele e fraudolenta e indebita compensazione di crediti fiscali inesistenti.Il provvedimento cautelare del gip di Catania, emesso su richiesta della Procura, ha disposto anche il sequestro di 28 società e di beni e disponibilità finanziarie per oltre 8,2 milioni di euro.Al centro dell’inchiesta della Procura di Catania l’attività di imprese del settore turistico-alberghiero di Sicilia, Calabria e Lazio. Negli ultimi 5 anni il giro di fatture false legato al sistema di frode, sostiene l’accusa, nel suo complesso sarebbe stato pari a oltre 56 milioni di euro di imponibile e oltre 13 milioni di Iva, garantendo profitti illeciti all’associazione a delinquere per oltre 8 milioni di euro, la metà dei quali sarebbe stata distribuita agli organizzatori del sistema sotto forma di compensi professionali, stipendi, rimborsi spese. Il presunto meccanismo di frode, emerso dalle indagini della guardia di finanza, si sarebbe basato su uno schema operativo ricorrente: la costituzione di entità giuridiche in forma di consorzi (Consorzio Logatrans e consorzio In&out con sede legale, rispettivamente, a Roma e Firenze) e società consorziate (oltre 26 susseguitesi nel tempo distribuite tra le province di Milano, Firenze, Roma, Catania e Messina), tutte prive di una propria organizzazione, di mezzi e senza l’assunzione di alcun rischio d’impresa, aventi di norma un ciclo di vita molto breve durante il quale avrebbero accumulato, senza onorarli, ingenti debiti tributari.Secondo l’accusa, i soggetti giuridici, legalmente rappresentati da prestanome, spesso nullatenenti e privi di competenze, avrebbero operato come meri serbatoi di manodopera utilizzati esclusivamente per assumere un numero elevatissimo di lavoratori, per la maggior parte provenienti dalle aziende divenute clienti, per poi metterli a disposizione proprio di queste ultime sotto forma di appalto di servizi fittizio. In realtà, sarebbe emerso dalle indagini, i lavoratori non avrebbero mutato né sede lavorativa, né qualifica, rimanendo, di fatto, alle dipendenze dell’originario datore di lavoro per continuare a svolgere le proprie ordinarie mansioni. Lo scopo, contesta la Procura di Catania, sarebbe stato dunque quello di esternalizzare, solo in apparenza, la forza lavoro, in modo da conseguire diversi vantaggi.

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Cronaca

Incidente a Montelungo traffico paralizzato

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Traffico palizzato da un’ora sulla Gela- Manfria per un incidente stradale.

Si è verificato all’altezza di Montungo. Due le auto coinvolte.Sul posto vigili del fuoco e 118 per prestare soccorso ai feriti.

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Cronaca

L’Mp nazionale si congratula per l’operazione di Polizia Giudiziaria

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Il segretario nazionale Mp, Antonino Alletto, interviene dopo l’operazione di Polizia Giudiziaria eseguita dagli uomini del Commissariato di Gela, coadiuvati dalla Squadra Mobile di Caltanissetta e di Brescia, coordinati dalla Procura di Gela.

“L’operazione – scrive in una nota- dimostra la capacità investigativa delle forze di Polizia che grazie all’intelligence investigativa ad assicurare alla giustizia dei criminali in possesso di armi da guerra che certamente, essendo in circolazione, avrebbero potuto nuocere alla collettività chissà per quali efferati crimini. L’attività di Polizia sottolinea ancora una volta come sia necessario non abbassare mai la guardia e come sia rilevante l’attività svolta dal Commissariato di Polizia di Gela a cui vanno le nostre più convinte congratulazioni”.

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Cronaca

Operazione di polizia giudiziaria “H24 Store”: la Polizia esegue 5 misure cautelari – video

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La Polizia di Gela, nelle prime ore di oggi ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari custodiali, tre in carcere e due agli arresti domiciliari, emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, per il reato di porto e detenzione illegale di armi. Nei confronti di altre diciotto persone, indagate per detenzione e traffico illeciti di sostanze stupefacenti, è in corso di notifica l’avviso di interrogatorio preventivo di garanzia, secondo le recenti disposizione di legge, in quanto a carico degli stessi è stata richiesta, dalla Procura della Repubblica di Gela, l’applicazione di misure cautelari personali. L’attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, è stata condotta dagli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Polizia ed è stata svolta attraverso l’uso di sistemi di videosorveglianza, intercettazioni telefoniche e ambientali.

Le indagini hanno consentito di accertare un’articolata attività di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti svolta a Gela, tra giugno 2022 e gennaio 2023, la disponibilità di armi e il compimento di diversi reati predatori, anche a connotazione violenta, da parte degli indagati.Nel novembre del 2021, nel corso di attività di intercettazioni, avviate in relazione ad una rapina consumata ai danni di un commerciante ittico gelese, gli investigatori della Polizia di Stato sono risaliti ad una vasta attività di traffico e spaccio messa in atto da diversi pregiudicati gelesi. Nel corso delle indagini, sono stati effettuati da parte dei poliziotti del Commissariato diversi sequestri di cocaina a riscontro dell’attività, con l’esecuzione di numerosi arresti. Le intercettazioni hanno consentito di accertare in particolar modo l’acquisto di un’arma da guerra, segnatamente una mitraglietta, da parte di uno degli indagati, il quale ha affidato l’arma ad un altro indagato che ha provveduto ad eseguire sulla stessa lavori di riparazione.

L’arma successivamente è stata occultata in un terreno, con la complicità degli altri arrestati. Arma acquistata a seguito di alcuni dissidi, verificatisi in un noto locale notturno del ragusano, tra uno degli indagati e un gruppo di giovani gelesi. Grazie alle intercettazioni sono stati identificati gli autori di un’efferata rapina commessa ai danni del titolare di una nota catena di supermercati di Gela, per i quali è stata confermata la pena a sei anni e otto mesi di reclusione dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, oltre che diversi furti perpetrati anche all’interno di abitazioni private.

A questo link il video dell’operazione: https://www.poliziadistato.it/pressarea/Share/link/8933c4b2-a058-11ef-9a95-736d736f6674

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