L’amministrazione comunale si affida ad un Comitato tecnico scientifico per predisporre un programma utile a collegare Gela agli eventi di Agrigento, capitale della Cultura 2025.
Dopo le prime notizie sul Comitato tecnico scientifico, la sua composizione e le prime consegne date dall’amministrazione, interviene il maestro Giovanni Iudice mostrando tutte le sue perplessità su come si vuole procedere.
Queste le riflessioni del maestro Iudice che teme risultati sterili:
“Un grave errore del Sindaco e della sua amministrazione, dal mio punto di vista, considerare le associazioni o non so chi, parte di un programma culturale della nostra area. Mi spiego. Le associazioni del nostro territorio, rappresentano promozioni secondo un modello di attività che poco ha a che vedere con la Cultura alta, se non una regia di esperti professionisti del settore, che soprintendano scelte oculate sulla qualità degli eventi da attirare l’attenzione del circondario (per es.: ragusano e agrigentino) con ricadute occupazionali…Temo, ancora una volta, della solita retorica di coinvolgimento empatico su opinionisti di folklore, per quella realtà associativa, che poco ha a che fare con la ripresa economica e culturale di un “arido “territorio che tanto merita, se non a mirare ai soliti numerici consensi dell’accontentare dissapori popolari e influenti opinionisti pseudoculturali, con la scaltra finalità di mera propaganda campanilistica e popolare. Cosa ne rimane dunque? Un risultato sterile che continua a perpetrare il fallimento politico contro una chiara vocazione di una comunità, come valso, per esempio, per la grande partecipazione della città alla mostra sulla Trireme Greca di qualche anno fa, indice questo, dell’ardore di una domanda che la città spera da un po’ di tempo. Perché questo spiacevole destino della nostra città , è sempre nelle mani delle solite dinamiche politico-burocratiche, clonando le passate amministrazioni come modelli vincenti?”