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Cronaca

Evade dai domiciliari e rapina un’anziana

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Vittoria – I militari della Stazione Carabinieri di Vittoria hanno raccolto la denuncia di una anziana signora rapinata pochi giorni prima della sua borsa contenente effetti personali e il telefono cellulare.

L’anziana ha raccontato che, mentre stava per accedere alla propria abitazione, un giovane le si è avvicinato alle spalle e, con forza, si è impossessato della sua borsa strappandola con una violenza tale da farla poi cadere a terra.

I militari hanno aperto un’indagine per individuare l’autore dell’insano gesto. Le investigazioni sono state condotte mediante la visione dei filmati delle videocamere di sorveglianza installate nei pressi dell’abitazione della donna nonché mediante l’escussione di persone che potevano riferire in merito alla dinamica dell’evento criminoso. Le attività dei Carabinieri hanno così permesso di ricostruire con precisione la dinamica dei fatti ed identificare l’autore della rapina nel giovane vittoriese F.G.F., di 21 anni, agli arresti domiciliari.

È stato accertato che il giovane, poco prima della rapina, era evaso dalla misura cui era sottoposto per consumare il delitto in danno dell’anziana per poi far perdere le proprie tracce rendendosi irreperibile. I Carabinieri, raccolti sufficienti elementi indiziari a carico del giovane, lo hanno defenunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di evasione e rapina, chiedendo al giudice competente l’emissione di una adeguata misura cautelare capace di circoscrivere la sua pericolosità così come evidenziatasi dalla dinamica della rapina.


L’Autorità Giudiziaria, vagliati gli elementi presentati dai militari dell’Arma, ha condiviso le esigenze cautelari emettendo un’Ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere che è stata prontamente eseguita dai Carabinieri nella mattinata del 15 u.s.
I militari, dopo aver rintracciato F.G.F., lo hanno compiutamente dapprima identificato e poi notificato il provvedimento giudiziario, accompagnandolo presso i loro uffici per gli atti di rito. Terminate le formalità di legge, il giovane è stato condotto presso la Casa Circondariale di Ragusa dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Finisce dentro un fossato una mini car Ami. L’incidente che ha coinvolto l’auto di piccole dimensioni si è verificato lungo la via Butera.

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Maxi blitz contro il narcotraffico, affari con la Stidda gelese

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Avevano un forte legame con la Stidda gelese, con cui facevano affari, le 45 persone indagate nell’ambito di una maxi operazione contro il traffico internazionale di droga, operata dalla Polizia sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Brescia. Trenta gli arrestati reclusi in carcere, dodici ai domiciliari e tre destinatari di misure restrittive alternative.

L’inchiesta ha portato anche all’esecuzione di numerose perquisizioni su vasta scala. Gli inquirenti hanno scoperto un sistema strutturato per l’importazione di droga dal Sudamerica, dal Marocco e dall’Olanda. Le sostanze venivano poi distribuite dalla provincia di Brescia su tutto il territorio nazionale. Individuato a Cussago, in provincia di Brescia, un laboratorio per lo stoccaggio della cocaina. Oltre alla Stidda gelese, i narcotrafficanti avevano rapporti con le famiglie mafiose palermitane di Santa Maria di Gesù, Porta Nuova e Partinico-San Giuseppe Jato, il clan di Villaseta nell’agrigentino, quelle napoletane, i Contini dell’Arenaccia e gli Orlando-Polverino-Nuvoletta di Marano di Napoli e le famiglie Nirta e Strangio di San Luca, in Calabria.

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Hashish e cocaina nella cassetta degli attrezzi, un arresto in città

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La Squadra Mobile di Caltanissetta e la Polizia di Gela hanno effettuato una perquisizione all’interno di un garage di Via Bergamo, dove è stato rinvenuto un cospicuo quantitativo di droga. L’attenzione dei poliziotti è stata attirata da un giovane che, con fare sospetto, aveva fatto ingresso all’interno dell’immobile e dopo alcuni minuti era uscito con in mano una pesante cassetta degli attrezzi chiusa con un lucchetto. Al rifiuto di mostrare cosa stesse trasportando, il fermato è stato sottoposto a controllo e trovato in possesso delle chiavi del contenitore. Al momento dell’apertura, gli agenti hanno appurato che l’interno era stato riempito con svariati panetti di hashish, ancora confezionati.

Il controllo è stato esteso anche all’interno del locale in uso al giovane dove, su un soppalco, dietro delle vasche di accumulo dell’acqua, sono state rinvenute altre due cassette degli attrezzi chiuse, anch’esse riempite con panetti di hashish e pezzi di cocaina in pietra, ancora da suddividere in dosi per lo spaccio. A seguito delle attività di analisi e pesatura, l’ammontare complessivo della droga sequestrata è risultato pari a 19 chili di hashish e 330 grammi di cocaina, che avrebbero fruttato, una volta immessi sul mercato, introiti superiori ai 100 mila euro. L’arrestato, al quale è stato contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato condotto al carcere di Gela a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il Gip presso il Tribunale di Gela ha convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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