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Cronaca

Estorsione ai propri dipendenti, due arresti

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Devono rispondere di estorsione e tentata estorsione ai danni di più dipendenti di un’attività commerciale nissena da loro gestita, le due persone arrestate dalla Squadra Mobile di Caltanissetta e poste ai domiciliari. Le misure cautelari personali sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Caltanissetta.

L’ex dipendente di un’attività commerciale, qualche mese fa, presso la Squadra Mobile ha denunciato di aver subito una tentata estorsione da parte delle titolari. In particolar modo, il giovane ha riferito agli investigatori che, dopo un periodo di lavoro in “nero”, a seguito di un controllo ispettivo, era stato “regolarizzato” ma, immediatamente dopo, aveva ricevuto la richiesta della restituzione di parte del denaro – risultante dalla busta paga – a lui consegnato a mezzo bonifico bancario.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico delle due titolari dell’attività commerciale, le quali avrebbero, in più occasioni, effettuato bonifici per l’importo corrispondente a quello previsto in busta paga per la specifica mansione dei dipendenti, per poi richiedere la restituzione, in contanti, di parte del compenso. In questo modo, le indagate si sarebbero avvantaggiate delle prestazioni lavorative dei loro dipendenti versando un corrispettivo per un importo inferiore a quello previsto dai contratti di lavoro. Alcuni dipendenti, ascoltati presso gli Uffici della Squadra Mobile, avrebbero accettato le condizioni imposte per il timore del licenziamento. Altri dipendenti, invece, si sarebbero opposti alle richieste e, per questo motivo, sarebbero stati allontanati. Il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati i gravi indizi di colpevolezza raccolti dalla Polizia di Stato ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica emettendo le due misure cautelari per la datrici di lavoro.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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