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Enilive porta in Serie A i biocarburanti di Gela, Venezia e Stati Uniti

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I biocarburanti che Eni produce nelle bioraffinerie di Gela ,Venezia, Stati Uniti e presto anche a Livorno si alleano con il mondo del calcio di serie A.


Lega Serie A e Enilive, alla vigilia della presentazione delcalendario del massimo Campionato di calcio italiano, hanno reso noto il nuovo logo della competizione, denominata “Serie A Enilive”.
La società di Eni dedicata ai prodotti e ai
servizi per la mobilità è title sponsor per le prossime tre stagioni, fino al 2027.


Il claim “Serie A Enilive: muove la passione che ci unisce” accompagnerà il racconto di una nuova ed entusiasmante stagione sportiva, con l’obiettivo di far conoscere ad un pubblico sempre più ampio il nuovo brand Enilive, oltre ai tanti servizi e prodotti progressivamente sempre più decarbonizzati disponibili nella propria rete di circa 4.000 stazioni di servizio in Italia.
La partnership offrirà ai clienti Enilive iscritti al programma di loyalty ‘Enilive Insieme’ migliaia di premi ed esperienze esclusive, tra cui un concorso che dal 29 luglio metterà in palio oltre 10 mila ingressi VIP Experience in tutti gli stadi italiani in cui si giocheranno le partite della Serie A Enilive 2024/2025.


Enilive è leader mondiale nella produzione di biocarburanti HVO da materie prime
rinnovabili nelle bioraffinerie di Venezia, di Gela, nella bioraffineria SBR negli Stati
Uniti d’America e dal 2026 anche a Livorno, dove è in corso un’ulteriore
trasformazione di una raffineria Eni.

I biocarburanti HVO sono una soluzione già
disponibile per contribuire a decarbonizzare la mobilità su strada, aerea, ferroviaria, marina e anche i generatori per la produzione di energia elettrica.
Nei prossimi tre anni, inoltre, i gruppi elettrogeni che alimentano la produzione audiovisiva curata e gestita dalla Lega Serie A per le gare di Campionato saranno decarbonizzati essendo esclusivamente alimentati con HVO prodotto da Enilive.

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Attualità

Lunghe file di utenti davanti al Pta dell’Asp

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Una fila enorme. Tanti utenti accalcati davanti all’ufficio del Pta dell’Asp 2. Succede oggi in via Butera, dove sono stati trasferiti di recente gli uffici del Presidio territoriale di assistenza.

Gli utenti sono costretti a lunghe file in piedi e all’aperto, segno evidente che il servizio in termini di personale e locali non è adeguato

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Ecco i programmi degli architetti

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Moderni, dinamici, adeguati alle nuove istanze dei territori. Ecco i programmi di intervento degli architetti delle due liste della provincia di Caltanissetta per il rinnovo dell’ordine degli architetti che si rinnova fra oggi e domani.

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Nuova vita per il Museo storico

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Eccola, ( nella foto) la sala Eschilo. Libera, sgombra dalle casse che da anni la occupavano e pronta per essere ristrutturata e tirata a lucido in vista della riapertura del Museo archeologico di Corso Vittorio Emanuele.

La Sala Navarra, anni fa, conteneva le vetrine della collezione Navarra con le testimonianze della necropoli arcaiche,classica ed ellenistiche, materiale più significative dell’area della polis, ed era  adibita a sala conferenza.

Dopo il gemellaggio fra i rotariani di Gela ed Eleusis ed hanno donato un busto di Eschilo, simile a quello del Liceo classico. A seguito di  la sala fu intitolata ad Eschilo. Le casse della nave erano lì. Quando hanno tolto le vetrine della collezione Navarra e le vetrine sono state collocate nella sala d’ingresso, mentre nella sala Eschilo sono state allocate le casse che contenevano la Nave arcaica. 

Adesso ci sarà un nuovo percorso espositivo. Per la progettazione del nuovo allestimento è stata espletata una gara d’appalto per la progettazione del nuovo allestimento ed è stata vinta dall’archeologo Lorenzo Zurla. Il nuovo progetto, del tutto diverso dal vecchio ormai vetusto, prevede nuove idee. L’archeologia moderna porta nuove informazioni scientifiche che danno nuove visioni rispetto a quella delineata da Orlandini, De Niro, Fiorentini.

Studi recenti hanno evidenziato che ci sono attestazioni prima mai considerate: da qui la necessità di realizzare un nuovo percorso espositivo. La sala d’ingresso, opportunamente ridimensionata rispetto al passato, si presenterà  sgombra: giganteggerà solo con una grande schermo che proietterà un video che ripercorre le tappe fondamentali dell’evoluzione della Gela arcaica.  Corridoio sulla destra e a metà c’è un’apertura che accede ad una sala, la prima del nuovo museo con materiale dell’Acropoli. Le vetrine non saranno sovraffollate: ogni pezzo sarà accompagnato da pannelli didascalici di approfondimento storico – didattico. 

Quindi il Museo avrà una finalità didattica in grado di diffondere cultura ma non più contenitore. Al piano di sopra saranno disponibili le aree che erano occupate dagli uffici, ma non ci sono più gli ampliamenti che sporgevano dalla facciata dove insistevano infiltrazioni . La facciata infatti è tornata snella come nel progetto originario del 1958.

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