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Emergenze e urgenze in gastroenterologia, a San Cataldo esperti a confronto da tutta Italia

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“La gestione integrata delle emergenze-urgenze in gastroenterologia” è questo il titolo del congresso che si svolgerà nell’auditorium “Gaetano Saporito” di San Cataldo, in provincia di Caltanissetta, il 24 e 25 giugno. Nel corso del congresso, presieduto dai responsabili scientifici Salvatore Camilleri e Marcello Maida, si confronteranno i gastroenterologi provenienti da tutta la Sicilia e da altre parti d’Italia.  Sarà presente anche il professore Armando Gabbrielli, del dipartimento di Medicina dell’Università di Verona, che metterà a confronto le esperienze delle regioni Sicilia e Veneto nel campo della gastroenterologia. “L’emergenza-urgenza – spiega Salvatore Camilleri, direttore dell’Unità Operativa di Gastroenterologia degli ospedali riuniti Sant’Elia-Maddalena Raimondi – rappresenta uno dei momenti più drammatici cui può imbattersi il gastroenterologo endoscopista. La competenza e l’abilità dell’endoscopista può salvare il paziente da morte. Quindi è importantissimo conoscere tutte le tecniche e le linee guida su tutte le emergenze che possono sopraggiungere. Il congresso nasce anche in corrispondenza dell’istituzione, da parte della Regione, della rete dell’emergenza dividendo i centri endoscopici in centri hub e centri spoke. I primi trattano le emergenze più gravi e i secondi hanno il compito di valutare l’emergenza e, se non si può intervenire, trasferire il paziente nei centri hub. E’ chiaro che la rete è appena nata e ha delle sue criticità e quindi il convegno si pone come obiettivo quello di metterle a fuoco e cercare di risolverle. Tra le emergenze più difficili da trattare vi sono sicuramente quelle emorragiche perché, se sono copiose, la visibilità all’interno di colon e stomaco è problematica. In questo caso l’abilità e l’esperienza dell’endoscopista fa la differenza. Emergenze riguardanti l’ingestione di corpi estranei sono meno difficoltose per noi perché, salvo qualcuno particolarmente grande o difficoltoso da rimuovere, in genere riusciamo a risolverle senza problemi grazie ai device a disposizione. Per quanto riguarda l’ingestione di caustici invece il nostro compito riguarda la valutazione della gravità e il trasferimento del paziente nel reparto dove dovrà essere trattato, perché in quel caso il danno si fa al passaggio del prodotto ingerito”. Recentemente l’Unità Operativa di Gastroenterologia di Caltanissetta ha presentato uno studio a un congresso internazionale in Giappone. “Lo studio – spiega Camilleri – è stato fatto dal dottore Marcello Maida, che è il corresponsabile scientifico del congresso, e ha riguardato la preparazione delle colonscopie. Abbiamo cioè studiato un nuovo prodotto che consente l’esecuzione delle colonscopie con un’ingestione minima di liquidi. Il paziente dovrà ingerire un solo litro invece dei 2 o 4 previsti. I risultati sono stati ottimi”. Parallelamente si svolgerà il workshop dedicato agli infermieri. “Ci saranno tre relazioni – spiega Angelo Taci, coordinatore infermieristico della Gastroenterologia degli ospedali riuniti Sant’Elia-Maddalena Raimondi – una sulle competenze infermieristiche nel trattamento delle emorragie digestive superiori, un’altra che riguarderà l’endoscopia con videocapsula endoscopica in pazienti che hanno problemi di sanguinamento e infine gli aspetti medico legali legati alla professione. Il ruolo dell’infermiere nelle emorragie digestive è fondamentale sia nella fase acuta, sia nella fase post acuta quando può sopravvenire lo shock emorragico. E’ importante anche il supporto all’operato del medico sia da un punto di vista tecnico che clinico in quanto l’infermiere deve essere a conoscenza di tutti i devices utilizzati durante un’emergenza endoscopica perché può interessare lo stomaco, l’esofago o il duodeno e, a seconda del tipo di emorragia esistono devices diversi”.

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Street-art a Milano: Robico realizza l’opera “Innova•Ture” per FinecoBank

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L’innovazione e l’ambiente: due grandi temi fondamentali nel dibattito culturale contemporaneo che vengono narrati anche attraverso il linguaggio suggestivo della street-art. È quanto sta facendo a Milano Robico, nome d’arte di Roberto Collodoro, lo street-artist siciliano che ormai da diversi anni vive nella metropoli del Nord Italia, dove continua a distinguersi attraverso la realizzazione di diverse opere. 

In questo caso, rinnova la collaborazione con la prestigiosa realtà di FinecoBank attraverso la realizzazione di “Innova•Ture”, un’opera davvero monumentale (55 metri lineari, la parte più bassa è un blocco di 8 metri per 17) su una facciata di quattro piani, quella della sede di viale Padova. Il titolo dell’opera nasce dall’unione delle parole “Innovation” e “Nature”, prevede uno sfondo texture natura con elementi sovrapposti che indicano l’innovazione, attraverso alcuni giovani “immortalati” durante le fasi del loro lavoro. 

Già da diversi anni Robico è protagonista della poliedrica scena artistica di Milano e del Nord: per FinecoBank ha già realizzato due opere negli scorsi anni, ovvero “EterniSea” e “Discovery” (la prima dopo aver vinto un apposito bando), suggellando così un proficuo rapporto di collaborazione. Quest’anno una nuova opera a tema green con la quale completerà la facciata sul corso principale. 

Robico è al lavoro da lunedì e completerà la sua creazione in circa dieci giorni, condividendo con il suo stile ormai noto e apprezzato in tutta Italia gli elementi tematici che caratterizzano la grande pittura murale. L’artista ovviamente porta sempre con sé le sue origini siciliane e a Gela, città in cui è cresciuto e si reca spesso, dirige l’associazione Civico 111 impegnata nella rigenerazione culturale del centro storico attraverso il progetto “Ué – Eventi Urbani”, avviato nel 2023, che ha già portato la città ad ospitare un Padiglione Off di Farm Cultural Park. 

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Nuovo presidente di sezione penale al tribunale di Gela

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Il nuovo presidente della sezione penale del tribunale di Gela è la dottoressa Francesca Pulvirenti. Lo ha stabilito il plenum del Consiglio superiore della Magistratura. Il magistrato, in città da cinque anni, attualmente ricopre l’incarico di giudice delle indagini preliminari e giudice dell’udienza preliminare.

Pulvirenti prenderà il posto di Miriam D’Amore, destinata ad altra sede.

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Indennità integrativa al reddito per ciascun lavoratore delle aree di crisi complessa

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Circa cinquemila euro per ciascun lavoratore delle aree di crisi industriale di Termini Imerese, Gela e Caltanissetta già percettori della mobilità in deroga. L’assessorato regionale del Lavoro ha pubblicato un avviso per l’assegnazione dell’indennità integrativa del reddito, istituita con la legge regionale 28 del 2024. Le risorse disponibili ammontano a 1,2 milioni di euro.

«Attraverso questa misura – dice l’assessore Nuccia Albano – garantiremo a circa 200 persone che si trovano in situazioni di crisi occupazionale un sostegno economico per i periodi di difficoltà economica. L’integrazione del reddito per i lavoratori in mobilità in deroga è un intervento importante che consente ai lavoratori e alle comunità in cui vivono di affrontare le difficoltà, sia economiche che sociali, legate alle crisi aziendali».

Per ottenere l’indennità, chi è in possesso dei requisiti dovrà presentare la documentazione, a mezzo posta elettronica, al dipartimento regionale del Lavoro entro il prossimo 15 febbraio.

L’istanza dovrà essere trasmessa agli indirizzi dipartimento.lavoro@certmail.regione.sicilia.it  e servizio6diplav@regione.sicilia.it.

L’avviso è stato pubblicato sul sito istituzionale della Regione

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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