Caltanissetta- Elly Schlein a Caltanissetta. Ha iniziato il suo tour politico. Per il segretario del PD urge affrontare il tema dell’ autonomia differenziata . “La grande rapina al Sud: come l’autonomia differenziata uccide il Mezzogiorno” il titolo del dibattito. Appuntamento anche con la direzione regionale Dem e una serie di tavoli tematici. C’erano tutti ad aspettare la segretaria del partito che non ha risparmiato bordate per gli avversari. “Questo Paese ha già conosciuto il capo solo al comando e non è andata bene”. Così la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein durante il suo intervento “La democrazia – ha detto – non è acclamare con un capo ogni cinque anni nel giorno del voto se nel resto del tempo non sei libero perché non hai il potere di incidere sulle decisioni prese da un Parlamento che viene eletto al traino di un capo solo al comando. Dall’altra parte c’è una riforma della costituzione che è pericolosissima.
E poi ha parlato della linea politica “
“Quello che stiamo provando a fare in tutti i territori è costruire una coalizione che abbia un programma coerente, perché per le persone è importante, e che sia con candidati credibili. Questo lo facciamo nella maniera più aperta, rivolgendoci a tutte le forze a una condizione: che siano alternative a questa destra”.
E sul tema del lavoro, donne e occupazione femminile. “Non possiamo accettare questi dati di occupazione femminile che sono agli ultimi posti in Europa. Il Pd sta portando avanti tante proposte per sostenere l’occupazione femminile, una che ci sta particolarmente a cuore e che ha fatto registrare il voto contrario della destra che governa, quindi anche di Giorgia Meloni, e il favore di tutte le opposizioni, è una proposta molto semplice, una proposta europea, l’hanno fatta in Spagna e in Francia: si tratta di un congedo paritario pienamente retribuito di cinque mesi per entrambi i genitori che non sia trasferibile tra di loro. Questo sarebbe un modo per sostenere le famiglie concretamente e non con la retorica vuota di questo governo. Una misura del genere, ha aggiunto, “sosterrebbe i padri, tanti vorrebbero avere la possibilità, senza rimetterci a livello professionale, di riuscire a passare più tempo con i figli. Questo redistribuirebbe quel carico di cura non pagato che in una società patriarcale come la nostra pesa di più sulle spalle delle donne’.